Nella parte di Francia più vicina all'Italia, poco a sud di Lione e
poco a ovest di Grenoble, c'è il minuto paese di Albon. Microscopico
paese, è vero, paese da nulla, ma però...
Intorno all'anno Mille lì c'era un castello, che aveva come signore
Ghigo. Il nipote di Ghigo, Ghigo III, divenne conte di Albon. E come
stemma (non è chiaro perché, forse c'entrò la moglie, di origini
inglesi) ebbe un delfino; suo figlio Ghigo IV, nato sotto i due delfini
azzurri in campo oro della contea, fu soprannominato le dauphin. La regione controllata dal Delfino fu chiamata il Delfinato.
Il titolo di 'Delfino del Viennois' (la città di Vienne è eponima)
spettò a Ghigo V e alla sua discendenza per dieci generazioni, fino a
Umberto II, alla metà del Trecento. Senza eredi e rovinato, cedette il
Delfinato a Filippo VI di Valois, re di Francia; nel trattato fu
previsto che il Delfinato conservasse uno statuto speciale, e rimanesse appannaggio del principe ereditario.
Così
il principe ereditario francese divenne 'Delfino di Francia'. Per
l'esattezza, rimase anche 'Delfino del Viennois' fino al quattrocentesco
re Luigi XI il Prudente — poi 'Delfino' fu solo un titolo onorifico, e
di grande successo, che trasmetteva tutta la freschezza, la forza,
l'agilità e l'eleganza di un principe gagliardo.
Durò fino al 1830, alla rivoluzione di luglio (quella della Libertà che
guida il popolo, di Delacroix), che pose fine alla monarchia borbonica
restaurata.
Ancora oggi si parla di come Tizio sia il delfino del
grande professore, di chi sia il delfino del dittatore nell'autocrazia
orientale, del delfino di un capitano d'impresa: successore di un pezzo
grosso, descritto con un tono lievemente derisorio, visto il paragone. E c'è un'ultima questione.
Il Gran Delfino, figlio del Re Sole, per la sua educazione poté contare su un'intera collana di classici che i suoi precettori avevano fatto appositamente stampare: ad usum Delphini, "per uso del Delfino" era stampato su tutti i frontespizi. Ora, i testi erano stati convenientemente epurati di tutti i passaggi licenziosi e scabrosi. Fu una scelta che fece tendenza.
La locuzione ad usum Delphini è rimasta per descrivere tutti i documenti addomesticati in favore di un uso non maturo, semplificati, edulcorati — talvolta anche con intenti manipolatorî. Della storia controversa viene diffusa una rassicurante versione ad usum Delphini, si danno istruzioni ad usum Delphini sulle norme igieniche, e i miti greci smussati ad usum Delphini diventano storie che non vogliono dire più niente.
No comments:
Post a Comment