L’alfabeto della crisi. Luoghi comuni, frasi fatte, parole chiave e tormentoni al tempo del Coronavirus
APERITIVO
Quello razzista fu inventato da Nicola Zingaretti e Alessandro
Cattelan, per dimostrare che il virus era un’invenzione dei leghisti. Si
distinguono di due tipi: pessimi se presi al Papeete, ottimi sui
Navigli. Tipologie: arcobaleno, hipster, Vip, scellerato. Con o senza
oliva. Comunque, non avrà più il gusto di una volta.
APOLOGO
Ricordare quello manzoniano di Don Ferrante che, con dotte e raffinate
tesi, si era intestardito a voler dimostrare che la Peste non esistesse;
e fu il primo a morirne. Stessa cosa alla redazione de La7: Mentana,
Formigli, Myrta Merlino… Poi, è successo quello che è successo.
AUTOCERTIFICAZIONE Muta più velocemente del virus.
BALCONI
«Non si sente più la gente cantare dai balconi» (peccato...). Moniti:
«Prima i balconi, poi i forconi». Ma anche: «Tanti balconi, pochi
tamponi». I runner ci fanno le maratone. La Sinistra preferisce le
terrazze.
BOLLETTINO
Ha sostituito il rito dell’aperitivo alle 18. «Com’è il bollettino di
oggi?». «Positivo». Parole chiave: Indice di trasmissione, picco,
plateau, curva, ansia... Domanda irrisolta: «Ma quando finirà?». Si
attende il bollettino come fosse lo stipendio. Modi di dire: «Bollettino
di guerra», «Bollettino truccato». «Quando arriva il bollettino?». E,
verso l’ora di cena: «Cosa bolle in pentola stasera?».
CINESI
Abbracciare un cinese. Visitare le scuole con i cinesi. Mangiare
cinese. Ma anche (indignati): «La Cina ha taciuto!» oppure (ironici):
«Beati voi che vi fidate dei cinesi». E soprattutto: «I cinesi mangiano i
pipistrelli!». Non cedere di un millimetro sul fatto che il virus viene
dalla Cina. «Ce l’hanno portato loro» (da destra). «Sì, ma anche le
mascherine...» (a sinistra).
CRISI Citare
sempre la falsa etimologia secondo cui la parola «crisi», in cinese, è
composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro
l’opportunità. Kennedy la utilizzava regolarmente nei suoi discorsi.
Abusata da consulenti finanziari e motivatori. Ha guadagnato grande
popolarità nei talk, sulla stampa e sui social. Non è vero, ma fa colpo.
«Questa crisi può essere una opportunità». Variante: «Grazie a questa
crisi, dopo avremo un boom». Speriamo.
CULTURA «Ottima per combattere i virus!».
D-DAY «La prima cosa che farò appena potrò uscire è...».
ERRORI Tra i maggiori della Storia: 1) Hitler quando attaccò la Russia 2) la Decca Records che scartò i Beatles 3) #MilanoNonSiFerma.
EUROPA «Senza Europa saremo soli» (molto divertente...).
FIERA Fieri.
FOCOLAI Senza tentennamenti: «Sono gli ospedali!».
GENIO
Ce ne sono stati molti. «Quel genio che ha programmato il film Virus
letale in prima serata...». «Chi è il genio che ha detto che si può
ricominciare a uscire?». «Il genio italiano ha costruito un ospedale in
dieci giorni...». «Hai visto quanta gente all’inaugurazione? Che
geni...».
GIORNALI «La diffusione di notizie false è un virus pericolosissimo».
INFERMIERI Commossi: «Eroi».
INFLUENZA Malattia infettiva respiratoria acuta, appena meno grave del Coronavirus. Citare anche le influencer, in crisi.
INVOLTINO Uno, non fa primavera.
JOGGING «Spiegami perché non posso fare jogging se sono da solo?! No, spiegamelo!».
LIVE
Le dirette live si sono diffuse a macchia di leopardo. «E ora
prepariamo la torta al latte caldo in diretta live con...». «Giuseppe
Conte stasera alle 21 in live streaming». «Una giornata di live
streaming con...». «A che ora oggi c’è la conference in streaming?».
«Stasera ci facciamo un party in streaming?». La quarantena è un
mortorio. Ma live.
MASCHERINE
Mascherine mancanti. Mascherine fai-da-te. Mascherine sbagliate.
Mascherine rubate. Mascherine ferme in magazzino. Aziende riconvertite
nella produzione di mascherine (quante sono!?). «Ma le mascherine, se
non sei un medico, servono?». «Sì. Per l’inquinamento». Rinfacciare sui
social che il tale vip o il talaltro non indossa la mascherina, da cui
il detto: «Fare gli infermieri con le mascherine degli altri».
METRO (UN) Meglio due.
MILANO Dall’apericena all’epicentro.
NATURA
Quella del virus non si conosce. «Alla fine la Natura ha ripreso i suoi
spazi». Citare la fake dei delfini a Venezia, i fagiani in piazza
Duomo, le polveri sottili azzerate. Minimizzare sul fatto che è la
plastica che ci sta salvando. «Ma Greta, che fine ha fatto».
OLANDA Uno
dei peggiori paradisi fiscali del mondo, che ha incassato miliardi di
entrate da altri Paesi, nega gli Eurobond e l’aiuto finanziario a Italia
e Spagna. Citare il contratto choc sottoposto agli anziani che
contempla l’eutanasia. Con enfasi: «Ah, l’Olanda: la patria delle
libertà».
POST
(su Facebook): «Anche se viviamo un’emergenza senza precedenti possiamo
cogliere tante opportunità». «Il virus cambierà i nostri stili di
vita». «Ne usciremo migliori» (mah...).
PAROLE
(che hanno cambiato significato) «Positivo». «Domiciliari». «Ferie».
«Febbre». «Convivenza». «Europeismo». «remoto». (Al telefono): «Dove
sei?». «Che bello starsene a casa sul divano...».
PREGIUDIZI Pericolosissimi.
«Quello che non si giustifica è l’allarmismo che ha portato molti
italiani ad evitare ogni contatto con i cinesi che vivono qui,
addirittura smettendo di frequentare i negozi e i ristoranti gestiti da
cinesi. Il danno per questi ultimi rischia di essere molto rilevante»
(il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori).
PREPOSIZIONI Ma si muore con o per il virus? A volte anche di, a, da, in, con, su, per, tra, fra.
QUARANTENA
Torta. Videochiamate. Sirene di ambulanza. «Non dirmi niente, non ci
voglio pensare!». Altra torta. Dirette dal salotto. «Ma quando
finirà?!». Le bambine di Conte. Ronzio di aspirapolvere. Affetti
ritrovati. Pazienza. Tanta pazienza. Torta. Meme che invadono le chat.
Troppe chat. Il senso di unità nazionale. «La quarantena ci costringe a
cogliere ogni spiraglio di luce nel buio». Frasi fatte. Ancora torte.
#UnitiSiVince. #CeLaFaremo. Ma anche no. «Cosa dite, oggi facciamo una
torta?».
RAI Ottimo il servizio del 2015 sul virus creato in un laboratorio cinese, a Wuhan.
SILENZIO Ce ne sarebbe bisogno di più. È durato un minuto.
SLOGAN
Di solito, eccellenti antivirali. Esempi: «Senza Europa saremo soli».
«Salvini untore!». #MilanoNonSiFerma (#PerchéNo?), ma anche: «Non c’è
nessun pericolo». «Siamo prontissimi». #AndraTuttoBene «La situazione è
assolutamente sotto controllo». “#Maledettttttttiiiiiiiii!!!!”.
TAMPONE Non tutti sono uguali davanti a un tampone. Priorità del tampone: 1) Calciatori 2) Politici 3) Giornalisti 4) Gli altri.
balconi durante la quarantena
«U» (INVERSIONI A...) Sull’emergenza virus, frequentissime.
VIRUS L’unico virus è quello del razzismo.
(SMART) WORKING
«Svolta epocale». «Certo che lavorare da casa è un’altra cosa...».
«Pensa a chi non ha il wi-fi». «Dopo cambierà tutto». «Una nuova sfida»
(hai detto «sfiga?»). Scoperta: la chiave dello smartworking sono le
pause. Molte pause. Step dello smartworker: Frigo. Caduta connessione.
«Mi sentite?». Frigo. Flessibilità. «Mi vedete?». Frigo. «Per fare un
buon smartworking occorre: un buono schermo, comunicazione efficace,
tastiera comoda, sedia ergonomica». Frigo. «Abbiamo cambiato la modalità
di lavoro, ma non la qualità del servizio!». Pausa. Tante pause.
«Niente sarà più come prima!». «Purtroppo...».
ZONA ROSSA
Dove molti rinchiuderebbero i politici e gli opinionisti.
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