MALEDETTO CONGIUNTIVO:
“GIGGINO” NE SBAGLIA TRE IN UNA VOLTA SOLA - NESSUNO PUÒ DIRE COME
ANDRANNO LE ELEZIONI DEL 4 MARZO. MA QUELLA FRA DI MAIO E LA LINGUA
ITALIANA SEMBRA UNA BATTAGLIA PERSA
Luigi Di Maio ci casca ancora una volta. Sempre il congiuntivo, quel maledetto.
Presentando la proposta di un patto che impegni tutti i partiti a dimezzare lo stipendio dei parlamentari, il capo politico del MoVimento 5 Stelle ha postato su Instagram la foto del foglio con il testo. Puntualmente zeppo di errori grammaticali.
"Io sottoscritto - si legge nel documento ambiziosamente intitolato Impegno politico per dare un governo all'Italia -
mi impegno a far votare [...] una legge che dimezza le indennità dei
parlamentari e introduce la rendicontazione puntuale dei rimborsi
spesa." Con due indicativi là dove invece la lingua italiana
richiederebbe due congiuntivi, dimezzi e riduca.
Senza contare che i puristi del web già rimproverano al candidato grillino anche la forma errata "rimborsi spesa" invece di "rimborsi spese".
Ma gli errori continuano se si controlla il profilo Instagram del
politico campano, che nella versione estesa del post infila un altro
congiuntivo sbagliato. "Io sono convinto che il voto del 4 marzo parlerà
molto chiaro e che il governo del MoVimento 5 Stelle è l'unico
possibile per non far ripiombare il Paese nel caos". Ancora una volta,
un è in luogo del corretto sia.
di maio e grammatica
Nessuno
può dire come andranno le elezioni del 4 marzo. Ma quella fra Di Maio e
il congiuntivo sembra proprio una battaglia persa, per la lingua
italiana.
Un furioso botta e risposta, quello tra Vittorio Sgarbi e Fiorella Mannoia. La cantante, infatti, non aveva gradito (per usare un eufemismo) un post del critico d'arte all'indirizzo di Cecilia Strada.
'ex presidente di Emergency, infatti, aveva pubblicato la foto di una
scritta sul muro che invitava le donne a non concedersi ai fascisti.
Sgarbi, seguendo la stessa linea di Casapound, aveva
pubblicato un post in cui affermava che Cecilia Strada non è una donna
attraente e che di certo per i fascisti sarebbe un sacrificio e non un
piacere. «La figlia di Gino Strada può stare tranquilla: non troverà
fascista che voglia fare sesso con lei, e tanto meno riprodursi in lei;
non vorranno darle una gioia, sacrificandosi» - il post di Sgarbi su
Facebook - «La f... è un’altra cosa, e non ha orientamento politico.
Per questo faticherà a trovare anche comunisti disposti a fare sesso
con lei. Diciamo che la questione non è politica, e finirei qui».
cecilia strada post
Il commento di Sgarbi non è piaciuto a Fiorella Mannoia,
che su Twitter ha replicato così: «Non le dico Capra per non offendere
l’intelligenza di questi innocenti animali. Posso solo dire: Si vergogni!...se ancora riesce a farlo».
A questo punto, Sgarbi ha replicato con varie citazioni delle più famose canzoni della cantante: «La polemica con
Fiorella Mannoia ? Che sia benedetta. Beva un caffè nero bollente e
metta in circolo il suo amore, perché tanto il tempo non torna più.
Comunque, preferisco quello che le donne non dicono».
No comments:
Post a Comment