Tav, il «trucco» giuridico di Conte che mette d’accordo Salvini e Di Maio
Nella missiva del premier italiano a Telt si evita accuratamente il termine «bandi». E si fa riferimento esclusivamente alla necessità di «soprassedere dalla comunicazione dei capitolati di gara, al fine di evitare che soggetti terzi possano formulare offerte per la realizzazione dell’opera, condizionando, per tale via, le libere, definitive, determinazioni che il mio governo si riserva di assumere nel prossimo futuro».
La risposta di Telt è inequivocabile. La società prima ricorda al governo italiano di aver già rinviato la pubblicazione dei bandi «su richiesta del governo italiano e con l’accordo del governo francese», e poi conferma che «un nuovo rinvio di tali pubblicazioni oltre il mese di marzo comporterebbe la riduzione della sovvenzione europea di 300 milioni di euro». Di qui la necessità per il cda di procedere lunedì, «in assenza di atti giuridicamente rilevanti che comportino istruzioni di segno contrario», a pubblicare «gli avis de marchés». La lettera si conclude puntualizzando che l’avvio delle fasi successive della procedura, a partire dalla «trasmissione dei capitolati per la presentazione delle offerte», sarà subordinata al «preventivo avallo dei due governi»
ECCO FATTO, ET VOILA' NIENTE IN QUESTA MANO NIENTE IN QUEST'ALTRA...
CONTE HA FATTO UN ALTRO GIOCO DI PRESTIDIGITAZIONE DEI SUOI:
NIENTE AVVIO DEI LAVORI, NIENTE FINE LAVORI, NIENTE BANDI, MA SI' AI BANDI CHIAMANDOLI IN ALTRO MODO
NIENTE SOLDI PERSI MA SOLO SOLDI PERDUTI...
ADESSO IL PROBLEMA E' SPIEGARE STO MALLOPPO A TONTINELLI...
ehehehe
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