La parola del giorno è
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[at-tìn-ge-re (io at-tìn-go)]
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SIGN
Prendere, tirare su; ricavare, trarre; raggiungere, toccare, conseguire
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voce dotta
presa in prestito dal latino [attingere] 'toccare, raggiungere',
derivato di [tàngere] 'toccare', con prefisso [ad-] che indica un
avvicinamento.
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Com'è che posso attingere acqua dal pozzo ed essere
attinto da un pugno sul naso? Sono usi molto diversi, e
specie l'attingere-raggiungere può suonare disorientante. Ma
dopotutto i significati più semplici sono quelli che si prestano ad
essere usati nei modi più varî— e qui dobbiamo fare i conti con le
possibilità vastissime del 'toccare'.
Entra in uso nel Trecento come voce dotta, presa in prestito
dall'attingere latino, che è un semplice
derivato di tàngere, 'toccare'. E già guardando
quell'attingere latino si capisce la varietà delle pieghe
che un concetto del genere può prendere, perché oltre al
significato generico del toccare, del raggiungere, era un verbo che
poteva applicarsi tanto all'azione del prendere le armi o quanto a
quella dello sfogliare un libro, di un occuparsi seriamente o
di uno sfiorare
appena. Pieghe che, in pratica, in italiano non sono passate.
Il nostro primo attingere è proprio l'attingere-raggiungere,
generico, quello che troviamo nei verbali e negli articoli di
cronaca quando raccontano che qualcuno "è stato attinto da un colpo
di arma da fuoco". Un toccare di sapore ormai letterario, spesso
formale e sempre sostenuto, per cui potremmo attingere con lo
sguardo una persona che ammiriamo, la casa può essere attinta dalla
luce dorata del pomeriggio, l'amica nel caldo d'estate attinta da
una secchiata d'acqua. Questo attingere-toccare diventa
figuratamente anche un conseguire: l'imprenditore indefesso
attinge una grande fortuna, il pittore attinge riconoscimento e
gloria
artistica.
la parola del giorno:
DROPLET
(gocciole)
CLUSTER
(grappolo)
Queste le nuove parole inserite nel decreto varato ieri dal governo ITALIANO!
"Droplet"La parola d’ordine è "droplet", che tradotto dall’inglese significa "gocciolina", ma che in realtà indica il criterio di tenersi alla giusta distanza affinché le goccioline di saliva che disperdiamo nell'aria starnutendo, tossendo o anche soltanto parlando, non arrivino agli altri. E la giusta distanza è calcolata in almeno un metro. Tutti i musei, istituti e luoghi di cultura sono aperti al pubblico, ma devono "assicurare modalità di fruizione contingentata”, ovvero evitare "assembramenti" e comunque fare in modo che i visitatori rispettino la distanza di almeno un metro.APPROPO' CHE FINE HA FATTO PETALOSO? |
Monday, March 02, 2020
un verbo che sorprende
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