Il termine (che deriva dal lemma
tricot, che designa
generalmente un lavoro fatto a maglia, artigianalmente o
industrialmente) viene impiegato per indicare una persona di sesso
femminile che lavora, appunto, a maglia servendosi di
lana o
cotone; in passato veniva usato specialmente in riferimento alle donne che si sedevano abitualmente intorno alla
ghigliottina durante la
Rivoluzione francese, nella
Francia del
XVIII secolo, per assistere in prima fila allo "spettacolo" della decapitazione mentre restavano intente a lavorare a maglia.
Riferimenti nella letteratura
Nel ciclo di
romanzi della baronessa
Emma Orczy su
La primula rossa, la protagonista
Pimpernel si traveste come una
tricoteuse venditrice di vino per far evadere clandestinamente gli aristocratici da
Parigi, nascondendoli nelle botti.
Nel
romanzo di
Charles Dickens Racconto di due città, la protagonista
Madame Defarge è una
tricoteuse accanita ed assetata di sangue durante
il Terrore.
Nel romanzo di Paolo Coelho Adulterio, a pag. 141.
La notizia:
Daniela, l’uncinetto davanti ai giudici
«Per mia figlia non perdo un’udienza»
Dieci anni fa la morte di Emanuela, una
delle 32 vittime del disastro ferroviario di Viareggio. La madre sta
seguendo il processo: «Ho bisogno di concentrarmi in qualcosa che mi
tenga un po’ staccata da certe parole e ragionamenti che sento fare lì
dentro »
C’è una donna che da mesi lavora all’uncinetto in un’aula di giustizia.
Si chiama Daniela, sta seguendo il processo per la morte di sua figlia e
non manca mai a nessuna udienza. Ogni volta arriva davanti ai giudici
della Corte d’appello di Firenze, stretta nella maglietta con la
fotografia della sua Emanuela stampata sul davanti. Si siede, rovista in
un sacchetto pieno di gomitoli e comincia a ricamare centrini colorati.
Intreccia filo e ricordi. Per ore. «Ho bisogno di concentrarmi in
qualcosa che mi tenga un po’ staccata da certe parole e ragionamenti che
sento fare lì dentro — dice —, sennò non saprei trattenermi,
brontolerei tutto il tempo perché, mi creda, ne sento di cose che mi
fanno venire voglia di urlare...».
https://www.corriere.it/cronache/19_febbraio_26/daniela-l-uncinetto-ai-giudici-58dabd24-3a0c-11e9-a27a-3688e449a463.shtml
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