DE MITA A 91 ANNI, È STATO RIELETTO SINDACO DEL PICCOLO COMUNE DELL’ALTA IRPINIA, DOVE È NATO IL 2 FEBBRAIO 1928 E DOVE RISIEDE DA SEMPRE – PER L’EX LEADER DEMOCRISTIANO È IL SECONDO MANDATO CONSECUTIVO…
CONTE QUESTO POMERIGGIO E' VOLATO A BRUXELLES DOVE DOMATTINA SI TERRA' IL PRIMO VERTICE EUROPEO...
La parola del giorno èCapitare
[ca-pi-tà-re (io cà-pi-to)]SIGN Arrivare, specie per caso; accadere; presentarsi per caso
attraverso l'ipotetica forma del latino parlato [capitare], dal latino [caput] 'capo'.
Il capitare sa subito di caso inatteso. Si vede bene che dentro c'è il caput latino, e quindi magari ciò che capita dev'essere ciò che arriva fra capo e collo, o anche solo sul capo. No?
In effetti le cose sono un po' diverse. Il capo, nel capitare, ha un valore figurato che ce lo racconta
come un punto, un fine. Tant'è che quando emerge in italiano (ai suoi
albori, per via popolare), ha i significati di giungere, di far capo, di
finire — fin da subito con una certa sfumatura di casuale, di
improvviso, perfino di inopportuno. È il capitare di quando durante il
viaggio capito in un villaggetto delizioso, di quando capito in cucina mentre il cane sta
frugando silenzioso nella spazzatura, di quando capito a casa tua nel bel mezzo di una cena romantica.
Gratulazione
[gra-tu-la-zió-ne]SIGN Rallegramento, congratulazione
voce dotta, recuperata dal latino [gratulatio] 'congratulazione, rallegramento', da [gratus] 'grato'.
A volte è togliendo un
prefisso che da una parola comunissima se ne fa una letteraria — senza
neppure stravolgere il significato. Questo può sembrare strano, ma
vediamo il nostro caso.
Gratulazione: a guardarla si capisce
subito che si parla di rallegramenti, di congratulazioni. Anzi, è
evidente che si tratta di un più trasparente 'congratulazione' senza il
prefisso 'con-'. Sia la gratulazione sia la congratulazione ci parlano
di un'espressione verbale di gioia, gradimento, ammirazione, specie
davanti a un successo altrui, a un conseguimento importante, a un lavoro
particolarmente riuscito, e si può ben dire che sono sinonimi. Addirittura
sono entrambe voci dotte recuperate nel Quattrocento (ma
'congratulazione' qualche decennio prima), ed entrambe sono usate quasi
solamente al plurale. Con la conferma dei dizionari si potrebbe
ammettere che abbiano la stessa definizione, ma questo
ci farebbe perdere una sfumatura toccante sia della gratulazione sia,
soprattutto, della congratulazione.
LE VIGNETTE DI OGGI:
‘’TROPPISMO’’ SENZA LIMITISMO – DAL TEATRO ALL'ARCHITETTURA, DALLA MUSICA ALLA MODA VA IN SOFFITTA L’ESTETICA DEL MINIMALISMO CHIC. OGGI SI PORTA L’ECCESSO, L’ARTIFICIO, IL RIDONDANTE. VOLGARITA’ COMPRESA
Michela Tamburrino per ''la Stampa''
Un' era geologica va compresa tra due estinzioni di massa.
Oggi
abbandoniamo l' epoca del minimalismo, della sottrazione ottenuta per
scarnificazione e abbandoniamo la percezione del vissuto in purezza, l'
orrore del superfluo al cui attribuire potere sovrannaturale e facciamo
spazio all' età della sovrabbondanza, delle emozioni forti. Segnali
netti arrivano dal teatro, dall' architettura e dal design, dalla
cucina, dal life style, dalla moda.
architettura Fenomeno immenso di
inclusione e intensi stimoli globali, mescolanze e compresenze, viaggi,
incontri, vite articolate, che contraddice la politica dell' esclusione e
del protezionismo. Architettura e design assorbono il momento del
grande pluralismo nonostante le forze che si oppongono alle mescolanze.
Per Marco Casamonti, architetto a capo di Archea, tutto è inarrestabile e
anche il minimalismo, che non ha mai preso veramente il sopravvento,
resta un' opzione sul tavolo, pur se minore.
seletti + toiletpaper ph antinori
«Siamo
in un mondo plurale e ogni tentativo di egemonizzare un' estetica è
impensabile. Sentiamo forte la richiesta di maggiore espressività e l'
incrocio di esperienze le più varie porta come contraltare la ricerca
della propria personalità. Se l' architettura minimal è la riduzione del
formale, nelle città e nelle case oggi si vuole trovare se stessi, in
spregio all' omologazione del pensiero». Esempio fulgido è l' Hudson
Yards Vessel a New York, installazione urbana di stupefacente
ridondanza, una pigna rivestita di rame lucido, una sommatoria di scale
che ha come unico scopo quello di far vedere e farsi vedere.
harry styles e alessandro michele di gucci versione gender fluid
Pure
nel design si scelgono oggetti capaci di portare una propria memoria.
Abbiamo bisogno di sommare immagini che sappiano interpretare il revival
di sentimenti, carichi di significati, di storie diverse.
camp gucci
Nelle stanze non più asettiche deve entrare il ricordo del viaggio, la foto dei figli, la vita.
Esempio
fulminante, la riscoperta della Mocha che ci dà sicurezza perché il suo
successo è legato al desiderio della nostra narrazione.
La moda
Anche la moda interagisce con opposti richiami, a metà fra avanguardia e
trasgressione, fra cultura alta e pop, tendenza del nostro tempo
celebrata da una mostra al Met di New York.
Gucci 2018
Ecco
cos' è Camp, il potere dell' esagerazione, da Re Sole a Lady Gaga, «L'
essenza del camp è il suo amore per l' innaturale: l' artificio e l'
esagerazione». Così, 55 anni fa, la spiegava la scrittrice Susan Sontag
che mai confuse kitsch con Camp: quest' ultimo contiene un valore
fondante che l' altro non prevede: la celebrazione della libertà, e
infatti è parte importante della cultura gay.
Alessandro
Michele, stilista di Gucci, è il massimo esponente del «troppismo»,
genere, appunto, che mischia vintage, broche, spille americane. Per
lanciare la linea maison Gucci ha creato uno spazio temporary con
oggetti trouvaille, pezzi da mercatino reinterpretati e in questo mood
ritrova la logomania, etichette intarsiate su scarpe e cappotti, vedi
Valentino.
rihanna per guo pei
Il
consumatore sente l' aria che tira, sovranismo anche culturale,
chiusure, crisi e tristezze che vanno superate in controtendenza,
reazione forte che significa divertimento, colori, carattere. Ce lo dice
Daniela Kraler, top buyer e trend setter che si rifà a una formula
matematica «per sposare pop art e temporary, carpe diem e dinamismo, il
vintage sì ma come ispirazione per andare avanti e la natura a cui
affidarsi appieno».
beyonce nude look al met
Musica e cucina
Anche nell' hotellerie di lusso, via il minimalismo della camera-cella e
avanti il massimalismo dato dai servizi sempre più accurati e legati al
territorio. Negli alberghi Waldorf Astoria si dorme tra i Tiepolo e i
Warhol. Si punta su effetti sempre più emozionali.
Perché
l' emozione è stupore e abbondanza. Abbondanza anche nella musica che
elegge i Bts coreani a star occidentali, ragazzini dai capelli rosa con
tuxedo fluorescenti e in cucina con Chris Oppenheimer, grandissimo chef
immaginifico che plaude al nuovo: «Finalmente: i miei piatti parlano la
lingua di chi li mangia e il minimalismo lo lascio volentieri ai giovani
cuochi che pur di finire in prima pagina vendono una foglia di basilico
a duemila euro. Le persone entrano nei ristoranti per mangiare bene e
per passare una bella serata, come si va al cinema per vedere un film e a
teatro per vedere uno spettacolo. Non la liofilizzazione di un sogno».
lady gaga uno degli outfit
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