Oggi
vorrei parlarvi di
Temistocle.
Premessa:
quando accompagnavo mio figlio adorato a letto , lui per conciliare
il sonno non mi chiedeva di raccontargli una storia, ma voleva sapere
La Storia e io gli narravo le imprese dei protagonisti di ogni epoca,
e la passione gli è rimasta anche adesso che è grande, per questo
Temistocle lo racconterò per lui e già che ci siete ascoltatela
perchè dalla Storia c'è sempre da imparare.
Questo
Temistocle è stato uno dei generali, ammiragli, uomini politici più
importanti e gloriosi della neonata democrazia greca. Lungimirante si
impose per convogliare soldi pubblici per costruire la più grande
flotta Ateniese e con essa battè i Persiani
per ben due volte diventando il politico più popolare di allora,
grazie anche ad una politica a favore del popolo che lo adorava.
I
suoi avversari politici (andatevi a cercare Alcmeonidi e Filaidi su
Wiki e vi divertirete molto più che seguire le vicende del
matrimonio di Pamela Prati) lo misero in cattiva luce prima con le
calunnie poi con accuse specifiche che lo portarono all'Ostracismo
che era una pratica popolare secondo la quale se almeno seimila
cittadini scrivevano il nome dell'accusato su di un coccio, questo
veniva esiliato.
Si
racconta che questo Temistocle, forte della sua fama e potenza decise
di dare battaglia contro i suoi avversari politici ma un giorno
all'Agorà incontrò una vecchietta con un coccio in mano che non
riconoscendolo gli chiese se poteva scrivere per lei il nome di
Temistocle perchè non sapeva scrvere. Lui le
chiese perchè voleva ostracizzare questo grande uomo e lei rispose
che aveva sentito parlarne un gran bene ma se tutti lo acclamavano
voleva dire che sapeva nascondere qualcosa di turpe. Temistocl
capì che
contro quella forza misteriosa e mortale che si chiama volontà
popolare, non si può fare niente, e se ne andò in esilio (pensa,
presso i Persiani) dove morì
dimenticato.
Io
avevo definito questi due pulzelli di governo verdescureggiallo,
Salvini centometrista e Di Maio Martoneta, vedo che Salvini non
arriva nemmeno ai cento metri e di questo devo
dire
che un poco me ne dispiaccio, perchè il figliolo aveva molte doti
nascoste,
purtroppo...
La parola del giorno è
SIGN Propenso, incline
Proclive
[pro-clì-ve]SIGN Propenso, incline
voce dotta, recuperata dal latino [proclivis]
'inclinato all'ingiù', derivato di [clivus] 'clivo, pendio', con
prefisso [pro-] 'in avanti'.
Fra le persone che con autorità superiore ha abbracciato e promosso questa strategia c'è Leon Battista Alberti, insigne architetto e umanista eclettico, che pur scrivendo molte delle sue opere in latino ha riconosciuto e sostenuto la dignità e l'autenticità del volgare: dal latino, questa nuova lingua poteva attingere a piene mani con recuperi dotti - specie ora che gli spunti non mancavano. Ebbene, è proprio in un'opera giovanile di Leon Battista Alberti che si trovano le prime attestazioni del termine 'proclive'.
la vignetta del giorno:
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