LEONARDO DA VINCI E' FRANCESE !!
telecronaca del nostro presidente
nel cinquecentenario della morte ( Mattarella con i funerali et similia ci sguazza) e la tv francese - ancora una volta - manda in giro in Eurovisione questa maxi bufala.
Infatti, se non è esatto dire che la Gioconda è italiana, in quanto Leonardo la vendette a Francesco primo, di fatto arrivò in Francia portato dal Melzi (villa sul lago di Como) due anni prima della morte, con un bagaglio di disegni e dipinti...
E NON POTE' REALIZZARE NULLA IN QUANTO ARRIVO' CON UNA LEGGERA PARALISI CHE GLI IMPEDIVA DI
MANEGGIARE ARTI E PENNELLI.
Quindi tutto ciò che ha realizzato e che si conosce, è stato realizzato in italia.
Punto
Nell’aprile del 1519 Leonardo lasciò le sue volontà testamentarie al notaio Guglielmo Boreau. Dispose di essere sepolto nella chiesa di San Fiorentino, richiedendo una cerimonia funebre in grande stile, con cappellani, frati e sessanta poveri, ciascuno reggente una torcia. Richiese, inoltre, la celebrazione di molte messe solenni in diverse chiese.
A Francesco Melzi, esecutore testamentario, Leonardo lasciò libri, strumenti di lavoro, la collezione di disegni e il guardaroba. Ai collaboratori De Vilanis e Salaì lasciò un terreno e una casa a Milano, mentre ai fratellastri, nonostante i pessimi rapporti, lasciò il suo patrimonio fiorentino, composto di una somma in denaro e da possedimenti a Fiesole.
Leonardo morì il 2 maggio 1519. L’evento intristì particolarmente il re Francesco I di Francia, che nutriva per l’artista una stima davvero enorme.
Cinquant’anni dopo la morte, in occasione degli scontri religiosi che si manifestarono in tutta la Francia, la tomba di Leonardo fu saccheggiata e i suoi resti dispersi.
Cosacazzo abbia venerato il nostro presidente della repubblica nella cappella di Sant’Uberto, nel Castello di Amboise. non è dato di sapere.
ANDREA DELOGU SI CONFESSA:
“OGGI HO SUPERATO E METABOLIZZATO LE DIFFICOLTA’ DELLA MIA DISLESSIA. MA SONO ANCHE ‘DISCALCULICA’
La parola del giorno è
Recumbente
[re-cum-bèn-te]SIGN Coricato o semicoricato, in particolare al modo degli antichi distesi a mangiare
dal latino [recùmbere], dal verbo non attestato [cumbere] 'giacere', con prefisso [re-] 'indietro'.
Chi conosce questa parola potrà
stupirsi del fatto che non si trova nei dizionari. Non è un caso così
raro; certo, il fatto di non potersi affidare alle fonti di studiosi
eminenti che l'abbiano recepita e analizzata nelle loro opere ne rende
più incerta l'osservazione; ma qualcosa si può notare, e uno scorcio
sulla vita di questo bel termine si può aprire.
Innanzitutto chiariamo il
significato, che è magnifico: come aggettivo descrive una posizione
coricata o semicoricata come quella degli antichi Romani adagiati a
mangiare sul triclinio, come quella delle figure che ornano certi
sarcofaghi etruschi; proprio nella storia
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