HO PUBBLICATO IERI GLI INSULTI DELLEX MINISTRO DEGLI INTERNI
e mi chiedevo: ma da dove deriva tutta questa maleducazione?
Ho trovato un vecchio articolo che me lo spiega:
Il bon ton con gli
avversari
"Veltroni è un
coglione" (Berlusconi, 3/9/95). "Veltroni è un miserabile"
(Berlusconi, 4/4/2000). "Giuliano Amato, l'utile idiota che siede a
Palazzo Chigi" (Berlusconi, 21/4/2000). "Prodi? Un leader d'accatto
(Berlusconi, 22/2/95). "La Bindi e Prodi sono come i ladri di Pisa:
litigano di giorno per rubare di notte" (Berlusconi, 29/9/96). "Prodi
è la maschera dei comunisti" (Berlusconi, 22/5/2003). "Prodi è un gran
bugiardo pericoloso per tutti noi" (Berlusconi, 21/10/2006). "Prima
delle elezioni ho potuto incontrare due sole volte in tv il mio avversario, e
con soli due minuti e mezzo per rispondere alle domande del giornalista e alle
stronzate che diceva Prodi". (Berlusconi alla scuola di formazione
politica di Forza Italia, 2 luglio 2007)."Con Prodi a Palazzo Chigi è
giusto dire: piove governo ladro" (Berlusconi, 10/4/2008). “Il
centrosinistra? Mentecatti, miserabili alla canna del gas” (Berlusconi,
4/4/2000)."Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta
montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo
di kapò" (inaugurando la presidenza italiana dell’Unione europea e
rispondendo a una domanda del capogruppo socialdemocratico, il tedesco Martin
Schulz, sul conflitto d’interessi, 2 luglio 2003). "Sono in politica
perché il Bene prevalga sul Male. Se la sinistra andasse al governo l’esito
sarebbe questo: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il
comunismo (Berlusconi, 17/1/2005).
Il rispetto per gli
elettori
“Lei ha una bella faccia da stronza!” (alla signora riminese Anna Galli, che
lo contestava, 24/7/ 2003).“Non credo che gli elettori siano così stupidi da
affidarsi a gente come D’Alema e Fassino, a chi ha una complicità morale con
chi ha fatto i più gravi crimini come il compagno Pol Pot” (Berlusconi, 14
dicembre 2005). "Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per
pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il
proprio disinteresse" (discorso di Berlusconi davanti alla Confcommercio
il 4/4/2006). “Le nostre tre “I”: inglese, Internet, imprese. Quelle
dell’Ulivo: insulto, insulto e insulto” (27/5/2004).
L'armonia con gli alleati
Berlusconi: “Parliamo
della par condicio: se non abbiamo vinto le elezioni, caro Follini, è colpa tua
che non l’hai voluta abolire”. Follini: “Io trasecolo. Credevo che dovessimo
parlare dei problemi della maggioranza e del governo”. Berlusconi: “Non far
finta di non capire, la par condicio è fondamentale. Capisco che tu non te ne
renda conto, visto che sei già molto presente sulle reti Rai e Mediaset”.
Follini: “Sulle reti Mediaset ho avuto 42 secondi in un mese”. Berlusconi: “Non
dire sciocchezze, la verità è che su Mediaset nessuno ti attacca mai”. Follini:
“Ci mancherebbe pure che mi attacchino”. Berlusconi: “Se continui così, te ne
accorgerai. Vedrai come ti tratteranno le mie tv”. Follini: “Voglio che sia
chiaro a tutti che sono stato minacciato” (Discussione con l’Udc Marco Follini,
secondo i quotidiani dell’11 luglio 2004).
La sacralità delle toghe
“I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza
umana... Se fai quel mestiere, devi essere affetto da turbe psichiche”
(Berlusconi, The Spectator, 10/9 2003). “In tutti i settori ci possono essere
corpi deviati. Io ho una grandissima stima per la magistratura, ma ci sono
toghe che operano per fini politici. Sono come la banda della Uno bianca”
(Berlusconi, dopo l’arresto del giudice Renato Squillante, 14/5/96. Ma il
riferimento è per quelli che l’hanno arrestato). “I Ds sono i mandanti delle
toghe rosse. Noi non attacchiamo la magistratura, ma pochi giudici che si sono
fatti braccio armato della sinistra per spianare a questa la conquista del
potere” (Berlusconi, 1/12/99). “I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono
un’associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento
dell’ordine democratico” (Vittorio Sgarbi, “Sgarbi quotidiani”, Canale5,
16/9/94).“Gian Carlo Caselli è una vergogna della magistratura italiana, siamo
ormai in pieno fascismo: si comporta come un colonnello greco, in modo
dittatoriale, arbitrario, intollerante. I suoi atti giudiziari hanno portato
alla morte” (Vittorio Sgarbi, 8/12/94). “Nelle mie televisioni private non ci
sono mai state trasmissioni con attacchi, perchè noi siamo liberali”
(Berlusconi, 21/ 5/2006). "Silvio Berlusconi, durante l'ufficio di
presidenza del Pdl ancora in corso, secondo quanto riferito da alcuni
partecipanti, ha parlato di una vera e propria persecuzione giudiziaria nei
suoi confronti , che porta il paese sull'orlo della guerra civile" (Ansa,
29/11/09)
La fiducia nella
democrazia
"Si è messo mano
all’arma dei processi politici per eliminare l’opposizione democratica. Non
siamo più una democrazia, ma un regime. Da oggi la nostra opposizione cessa di
essere opposizione a un governo e diventa opposizione a un regime"
(Berlusconi, dopo una condanna in primo grado tangenti, 8/8/98). “La libertà
non si può più conquistare in Parlamento, ma con uomini lanciati in una lotta
di liberazione. Senza la devoluzione, da qui possono partire ordini di attacco
dal Nord. Io sono certo di avere dieci milioni di lombardi e veneti pronti a
lottare per la libertà” (Umberto Bossi al “parlamento padano”, presente
Berlusconi, Ansa, 29/9/2007). "Boicotteremo il Parlamento, abbandoneremo
l’aula, se necessario daremo vita a una resistenza per riconquistare la libertà
e la democrazia” (Berlusconi, 3/3/95). "In Italia c’è uno Stato manifesto,
costituito dal governo e dalla sua maggioranza in Parlamento, e c’è uno Stato
parallelo: quello organizzato in forma di potere dalla sinistra nelle scuole e
nelle università, nel giornalismo e nelle tv, nei sindacati e nella
magistratura, nel Csm e nei Tar, fino alla Consulta. Se si consentirà a questo
Stato occulto di unirsi allo Stato palese, avremo in Italia un regime
vendicativo e giustizialista, mascherato di legalità e ostile a tutto ciò che è
privato" (Berlusconi, 5/4/2005). "Adesso diranno che offendo il
Parlamento ma questa é la pura realtà: le assemblee pletoriche sono
assolutamente inutili e addirittura controproducenti".(Berlusconi,
21/5/2009)
Il galateo istituzionale
“Il presidente Scalfaro è un serpente, un traditore, un golpista”
(Berlusconi, La Stampa, 16/1/95). "Altro che impeachment! Scalfaro
andrebbe processato davanti all’Alta Corte per attentato alla Costituzione. E
di noi due chi ha maneggiato fondi neri non sono certo io. D’altra parte,
Scalfaro da magistrato ha fatto fucilare una persona invocandone
contemporaneamente il perdono cristiano. Bè, l’uomo è questo! Ha instaurato un
regime misto di monarchia e aristocrazia” (Berlusconi 18/1/95). "Io non
sono in contrasto con il capo dello Stato, non ne ho nessun motivo, anzi sono
un suo sostenitore convinto. Ho con lui un rapporto molto cordiale"
(Berlusconi, 28/2/95). "Ma vaffanculo!" (Berlusconi, accompagnando
l’insulto con un gesto della mano, mentre il presidente emerito Scalfaro
denuncia in Senato il «servilismo» della politica estera del suo governo nei
confronti degli Usa sull’Iraq, 27/9/2002). "Italia vaffanculo" (Tre
eurodeputati leghisti, commentando in aula a Strasburgo l'intevento del
presidente Carlo Azeglio Ciampi, 5/7/05). "Questi signori, che hanno vinto
delle elezioni taroccate, hanno arrogantemente messo le mani sulle istituzioni:
il presidente della Repubblica è uno di loro" (Berlusconi, riferendosi al
presidente, Giorgio Napolitano, 21/10/06).
da Il Fatto Quotidiano
del 16 dicembre 2009
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