Spelonca
[spe-lón-ca]SIGN Grotta, caverna; covo; casa squallida e tetra
dal latino [spélunca], dal greco [spélygx], dalla stessa radice di [spélaion] 'caverna'.
Di questa parola si sono affermati
alcuni significati secondari, tanto da farne perdere di vista l'origine,
che però ne contiene tutto il colore.
Il nocciolo etimologico da cui
scaturisce ci è più consueto in parole come 'speleologia' e affini:
infatti la spelonca è in principio la caverna, la grotta ampia e
profonda. Classicamente è una spelonca quella in cui vivono Polifemo e i
suoi fratelli
ciclopi, ma si può parlare delle molte spelonche che si aprono nella
valle, così come delle straordinarie pitture scoperte nei recessi di una
spelonca.
Ora, i caratteri
della spelonca sono molto suggestivi: una volta entrati, non senza
difficoltà, c'è buio, c'è freddo, c'è inquietudine, c'è pericolo.
Diventa quindi in genere un luogo chiuso che abbia questi caratteri,
figurati o meno. E in particolare è diventata il covo di malviventi e
l'abitazione squallida. L'amico orso ha sempre difficoltà ad
accogliere nuove persone nella spelonca del suo cuore, quella che era la sede di un'istituzione prestigiosa
è diventata una spelonca di ladri e arraffoni, e ci complimentiamo con
l'amica per l'affare immobiliare anche se ha comprato una spelonca
("Magari mettendo delle belle tende...!").
È una parola vivace, dai significati articolati e potenti. Da tenere pronta.
* * *
SAVIGLIANO
Segnatevi
questo nome perché rimarrà negli annali della storia. Infatti,
Savigliano, florido paesotto del Cuneese,.é il primo comune di
Eurolandia dove è stata registrata un'eurotruffa.I fatti:Martedì 5
gennaio, un pensionato settantenne - che si trovava da solo nella sua
cascina perché figli e nipoti erano al mercato - ha ricevuto la
visita di un giovane in giacca e cravatta. Il quale si è spacciato
per funzionario di un'azienda di credito locale, desideroso di
spiegare tutti i segreti della nuova moneta unica europea; e ha
convinto il pensionato a consegnargli tutti i soldi per convertirli
in euro. Figli e nipoti, rincasati, hanno potuto solo denunciare la
truffa. Nuova moneta vecchio sistema.Adesso aspettiamo la prima
truffa AI DANNI dell'EUR. Vedrete che succederà dalle nostre parti.
SAVOIARDI Biscottini
monarchici un po’ esiliati
SAN COLOMBANO AL LAMBRO
San
Colombano deve il suo nome al monaco irlandese fondatore del
monastero di Bobbio (Piacenza) di cui il paese collinare fu un
possedimento. Venne indicato fino al 1803 soltanto con il nome del
santo; poi, con Napoleone, nacque l'accoppiamento con l'indicazione
geografica.
Nella
zona, per esempio, l'aggiunta «al Lambro» tocco' a San Colombano,
San Zenone e Cerro.
Ma dal
Lambro ingrato la popolazione ricevette solo miasmi, malanni e guai.
Finché
gli abitanti di San Colombano finalmente si ribellarono e persa la
pazienza ottennero dalle autorità di poter indire un referendum per
porre rimedio a quella insostenibile situazione.
E il
referendum ci fu. Civile. Pacato, ma gli abitanti di San Colombano,
con fermezza fecero valere le proprie ragioni, ed adesso con estrema
soddisfazione stanno aspettando la delibera della Regione che
autorizzarà il paese a chiamarsi SAN COLOMBANO AL COLLE e non più
San Colombano al Lambro. Buonanotte, cari Sancolombanesialcolle,
buona notte!
SANITOMETRO
Un bel
giorno in Parlamento è sboccata una Rosy, quella Bindi ministro
della sanità che tra un moccolo e l’altro si mise in testa un
nuovo metodo per catalogare gli italiani, come a suo tempo erano
stati introdotti (mai verbo fu più appropriato) il riccometro e del
redditometro. A quel che avevo capito volevano dividere i cittadini
in tre fasce:
La
prima categoria composta da quei cittadini fasciati per le fratture
varie dovute ad incidenti, e che vengono dimenticati così come
stanno.
Alla
seconda categoria tutti quei cittadini fasciati a bigné dopo le
operazioni chirurgiche, cioé ripieni di pinze tamponi e ogni ben di
dio dimenticato dai chirurghi. La terza categoria invece, fasciata
come le antiche mummie prima di andare al cimitero con buona pace di
tutti.
Si
pensò anche ad una "Tessera intelligente", almeno lei,
porella. Ma poi come al solito, non se ne fece più nulla.
SANREMO
Da
quando c’e’ la televisione, ogni anno he Dio manda in Terra,
piova o faccia vento, a fine febbraio si apre il Festival di Sanremo,
una volta con Baudo, un’altra con la Carra’, poi ancora Baudo e
alla via cosi’. Per una settimana miriadi di giornalisti
nullafacenti in nome di testate nullascriventi, intervistano gente
che non sa parlare davanti ai taccuini di giornalisti che non sanno
scrivere, a beneficio dei loro fans che non sanno leggere. Poi le
polemiche, i vestiti, i plagi, le chiambrettate, le marchette, gli
scandali, le pastette, ma dischi, nisba. Non se ne vende piu’
nemmeno uno dai tempi della Cinquetti. Vi suggerisco alcune semplici
regole per sopravvivere alla visione del Festival: «Sedetevi in
salotto e dite: era meglio l'anno scorso» Come sempre. Tutti in coro
si deve dire, ad apertura della sigla: «Era meglio l'edizione
precedente. Anzi, erano meglio tutte le edizioni precedenti». Come
sempre. L'importante è non cambiar canale. Come sempre. Le signore
presenti potranno commentare senza alcuna pietà gli abiti di
conduttori e cantanti. Come sempre é lecito pregare affinché
qualcuno inciampi e cada dalla scalinata cheè stata messa lì
apposta. Come sempre. A turno si dovrà dire «com'è invecchiato»
di chiunque compaia sul palco. Salutarsi con un sorriso, dirsi «beh,
in fondo ci siamo divertiti» e congedarsi fischiettando uno di quei
motivi che erano impossibili da ricordare. Come sempre.
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ALDO
VINCENT
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Aldo Vincent
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