"Sempre più migliori' non è un errore". Stefano Bartezzaghi "assolve" la ministra Fedeli
In un botta e risposta avvenuto su Twitter con Mattia Feltri, il giornalista ed ex docente di semiotica pone un'ipoteca sul dibattito che ha diviso l'Italia della purezza linguistica
Nei giorni scorsi aveva destato particolare scalpore il video
- ripreso dalla diretta streaming del Miur - in cui la ministra
dell'istruzione Valeria Fedeli si lasciava andare a quello che era stato
considerato uno scivolone linguistico. La frase incriminata era: "C'è
il rafforzamento della formazione per i docenti che svolgono le funzioni
di tutor dedicati all'alternanza. Perché offrano percorsi di assistenza
sempre più migliori a studenti e studentesse".
Il web, insomma, non aveva perdonato alla titolare del ministero
della pubblica istruzione l'utilizzo di "più migliori", complice anche
la disavventura che l'aveva vista protagonista appena qualche giorno
prima di un congiuntivo sbagliato in una lettera inviata al Corriere della Sera.
Ecco, il web sbagliava. Almeno secondo Stefano Bartezzaghi,
giornalista di Repubblica e vera e propria autorità in tema di lingua
italiana, che rispondendo su Twitter a Mattia Feltri pone una seria
ipoteca sul dibattito che in questi giorni ha diviso l'Italia della
purezza linguistica:
Mmmh, Stefano. "Perché offrano percorsi sempre più migliori"? Io non credo che tu lo scriveresti mai.
Confermo, non lo scriverei: ma solo per evitare equivoci. Diciamo che "suona male". Grammaticalmente però non è un errore (anzi, è un errore considerarlo tale). Garantismo anche linguistico!
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