Pimpante
[pim-pàn-te]SIGN Sgargiante, appariscente; allegro, vivace, esuberante
dal francese [pimpant] 'attraente, seducente',
affine a [pimper] 'vestire in modo sgargiante', variante di [piper]
'attrarre, adescare'.
Questa parola entra in italiano
nella seconda metà dell'Ottocento, dal francese, e non solo è
gustosissima, ma riserva qualche inattesa suggestione etimologica.
I primi significati con cui è attestata sono affini agli originali francesi: il pimpante è dapprima lo sgargiante, l'appariscente, il vistoso. In altri termini, nasce come qualità imperniata sull'essere attraente, seducente. Sono poi i connotati laterali di baldanza, di vivacità che volentieri accompagnano un simile modo d'essere a diventare preponderanti.
Infatti oggi, se parliamo di uno stile pimpante, difficilmente intenderemo dire che si tratta di uno stile lezioso e vistoso. Piuttosto vorremo metterne in luce l'
energia, l'irriducibile allegria, magari con qualche pecca d'eleganza, che però nell'
esuberanza
è normale. E questo è il pimpante che ci è più consueto. Avuto il
rimborso dal fisco ce ne andiamo pimpanti per la via, salutando anche
gli estranei; la cena che pregustiamo ci rende pimpanti già da metà
pomeriggio; e ci rodiamo dalla curiosità per il messaggio, letto sotto
al tavolo, che ha reso l'amico così pimpante.
Forse - e questa è un'ipotesi dibattuta - l'origine francese è anche alla base del pimp anglosassone, ossia il lenone (il magnaccia, il protettore), figura di cui certo non mancano gli omologhi nostrani, e che però ha assunto dei caratteri propri sulla
scena globale per via dello stile esagerato, specie nel vestire e nell'agghindare le automobili. Niente di straordinario, fa solo ridere che possa essere parente della Pimpa.
DA NON CONFONDERE CON LA POMPA E SUOI DERIVATI
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