Wednesday, March 19, 2008

BRUSCA CADUTA A WALL STREET, PERDE LA BORSA


BRUSCA CADUTA A WALL STREET, PERDE LA BORSA

Perla Madonna!! (Non vi preoccupate, anche la Cassazione ha detto che non è una bestemmia, e poi io mi riferivo alla cantante pop)

Dio tassista!! (Questa sì è una bestemmia, ma involontaria perchè per via di un refuso non ho messo l’apostrofo)

Ma vogliamo finirla con queste mezze notizie e mezze verità?
Vogliamo finalmente squarciare il velo di omerdà che nasconde i fatti?
Inzomma, volete uscire allo scoperto e dirci a chiare lettere cosa ci faceva la signora Brusca (moglie del noto mafioso incarcerato) a New York, e perchè è caduta? Eppoi, cosa ci aveva dentro la borsa, che facite tanto rumore?

Aspetto risposte e non Casini!

Aldo Vincent
GODERE CON LA LINGUA
Viaggio attraverso i neologismi dei nostri quotidiani
(Tu, invece, cos’avevi capito, porcellino?)
http://www.giornalismi.info/aldovincent
http://guide.dada.net/satira/

Tuesday, March 11, 2008

PAR CONDICIO

PAR CONDICIO
Per non tornare sempre a scrivere le medesime cose, tanto non cambia mai nulla, ad uso e consumo di quei giovani virgulti che grazie ai potenti mezzi messimi a disposizione di Carlo Gubitosa, seguono le mie lezioncine sulla comunicazione, riposto le riflessioni che mandai in giro al momento dell’approvazione della legge.



Le notizie addomesticate:

Vi sarete chiesti, forse, perche’ in Inghilterra per esempio, alle ore 18 di ogni giorno – ora di massimo ascolto, poiche’ il lavoro finisce alle 17,00 - la televisione trasmetta UN SOLO telegiornale e poi piu’ nulla fino alle 22,00 all’inizio della seconda serata, mentre in Italia, per esempio, OTTO telegiornali nazionali inizino a dare le loro notizie dalle 18,50 fino alle 21,10.
Se poi ci fate caso, escluso i due telegiornali burletta STUDIO APERTO e STRISCIA LA NOTIZIA le notizie sono tutte uguali, e se fate zapping noterete addirittura che vengono date nello stesso momento, escluso il mitico Fede che piu’ di un giornale fa uno spettacolo di cabaret (che io seguo con grande sollazzo) e le notizie contrarie a Berlusconi o se le dimentica o le da’ in fondo, dopo i commenti sul tempo o i problemi della senescenza (la sua).

D’altra parte, per una sorta di autocensura dovuta piu’ alla paura che alla morale, i direttori dei TG si attengono pedissequamente ai lanci di agenzia che hanno degnamente sostituito le veline del Minculpop ma che non ne hanno cambiato l’effetto.
Se consideriamo poi che su alcuni avvenimenti c’e’ il trombone fisso che segue questo o quello 365 giorni all’anno, i corrispondenti dalle capitali estere che ci aggiornano sui raffreddori della regina o sul pericolo d’estinzine della foca ballerina, e che su avvenimenti clamorosi ci sono tre/cinque/sette giornalisti che si piazzano all’esterno di edifici e zoommando sui citofoni, portoni e numeri civici, auto scortate che passano con finestrini fume’, ci raccontano quello che hanno letto sui giornali del pomeriggio, e non e’ raro che il conduttore in studio abbia piu’ informazioni del pirlone di turno che sta facendo la sentinella sul luogo, e benevolmente lo aggiorni in diretta, davanti ai nostri occhi.
Ma non doveva avvenire il contrario?

E allora, perche’ tanto spreco?
La risposta e’ complessa e non c’e’ mai una sola ragione che muove le vicende della nostra politica, ma la principale e’ che i partiti sono diventati enormi macchine di consenso che hanno bisogno – per mantenere il proprio organico – di molti piu’ soldi di quanti vengano loro assegnati, e nel nostro caso la soluzione e’ semplice: basta far assumere nei telegiornali i giornalisti dei loro uffici stampa e il gioco e’ fatto! Il problema sorge quando detti giornalisti CONTINUANO a fare glu uffici stampa del partito, e i risutati si vedono.

Nei giornali di carta il fenomeno e’ ancora piu’ complesso ma non dissimile e il risultato e’ che poi ognuno legge le notizie come le vorrebbe sentire e l’obiettivita’ va a farsi benedire.
Faccio un esempio:
l’altro giorno il presidente della Repubblica ha SCRITTO che occorrerebbe applicare la par condicio PRIMA dello scioglimento delle camere, dichiarazione subito raccolta dalle agenzie.
I giornali riportano cosi’ la notizia:

La stampa:«SPAZIO A TUTTI IN RAI ANCHE PRIMA DELLO SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE» Ciampi: subito la par condicio Berlusconi: «E’ una norma ingiusta e illiberale»
Il Capo dello Stato interviene sul problema della «par condicio» con una inusuale lettera di richiamo al presidente della commissione di Vigilanza, Paolo Gentiloni, spedita venerdì ma resa pubblica solo ieri…


Il Corriere della Sera:
Ciampi: «In Rai par condicio da subito»
Berlusconi: «Seguiremo la legge, ma è un bavaglio»
Prodi: valga per tutte le tv
Il Quirinale: «Pari accesso anche prima dello scioglimento delle Camere»
ROMA - Ciampi torna a chiedere il rispetto delle regole in tv e fissa i paletti per impedire diluvi mediatici? Il richiamo del Quirinale, il secondo effettuato nel giro di poche settimane, non trova orecchie troppo attente nel premier Berlusconi…


La Repubblica
Par condicio, scontro Ciampi-Berlusconi"Applicarla subito" "No, è legge-bavaglio" ROMA - Sulla politica in tv, nuovo scontro Ciampi-Berlusconi. Per il capo dello Stato - che lo ha scritto nero su bianco al presidente della Vigilanza Gentiloni - la Rai deve garantire fin da ora una vera par condicio in tutte le trasmissioni radiotelevisive, senza attendere la data di scioglimento delle Camere. Ma è un invito che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non sembra intenzionato ad accogliere….


IL FOGLIO
CIAMPI: “irrinunciabile la data del 9 aprile per le elezioni, non rinviabile per le note esigenze costituzionali”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso ieri dal Quirinale al termine dell’incontro tra il presidente del Consiglio Berlusconi e il capo dello stato. Il presidente della Repubblica ha anche convocato i presidenti del Senato e della Camera per sabato 11 febbraio. Lo stesso giorno il premier ha fissato il Consiglio dei ministri al fine di deliberare l’indizione, per il 9 e 10 aprile 2006, delle elezioni politiche. Berlusconi: “Non abbiamo ottenuto un prolungamento della legislatura, ma un minor accorciamento” dell’attività parlamentare, “perché la scadenza naturale della legislatura cade nel mese di maggio”.



Notata nessuna sottile differenza?

Aldo Vincent
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Saturday, March 08, 2008

HORRESCO REFERENS:


HORRESCO REFERENS:
(Dotta citazione per significare che ho letto l’Eneide, e l’episodio di Lacoonte, libro II, 204)


Scandaloso commercio di neonati
povere gravide “prenotavano” i figli a coppie abbienti
coinvolta la malavita.
Sembra un titolo del Corriere di ieri.
E invece e’ un articolo del Mattino di Napoli del 1966.
La differenza e’ che allora le povere erano napoletane che vendevano i figli alle coppie torinesi.
E’ cambiata solo la geografia

Perche' sembro il solo che si ricorda le cose?Io sono un emigrante .Il console di Corfu' mi disse che non si dice emigrante ma residente all'estero.Ecco, io sono residente all'estero e mi ricordo quando eravamo noi gli extracomunitarie quelli che vendevano i bambini.Per entrare in Svizzera ci vaccinavano perche' temevano impestassimo le loro vacche.Ricordo che alla dogana di Briga un'infermiera svizzera ci fece spogliare a torso nudo in mezzo alla ferrovia e con un pennarello rosso ci scrisse il numero progressivo sul palmo della mano destra e sulla spallacome i buoiIo andavo all'Universita' a Neederad ( Francoforte s.M) e le chiesi in perfetto tedesco se per favore poteva marchiarmi il numero a fuoco.Warum?mi chiesePerche' quando raccontero' questa storia, qualcuno non mi credera'... risposiEcco, io mi ricordo.
Ø
Arrestate Cesare Ragazzi!!

Sono anni ormai che continuo questa battaglia solitaria e grido come voce nel deserto, ahime’ senza esito.
Certo, direte voi, in un paese che non si vergogna piu’ di nulla, dove in parlamento siedono tanti di quei pregiudicati e avvocati difensori che piu’ che essere a Montecitorio sembra di stare a Regina Coeli nell’orario di visite, dove il padrone del Napoli Calcio ( che non ha mai pagato) ha venduto agli italiani 270.000 Cascella autentici senza finire in galera e dove Vanna Marchi ha accumulato fortune come spacciatrice di sale e rosmarino, ecco, direte voi, ma proprio con Cesare Ragazzi, dobbiamo prendercela?

Eh si’, dico io. Perche’ e’ un cattivo esempio per i nostri giovani imprenditori, che poi, invece di studiare sane strategie per trasferire impunemente soldi all’estero o per impiantare fabbriche in Romania in kulo ai sindacati, si mettono in testa chissa’ che cosa e si mettono ad investire in Italia sulla base di false promesse.

Perche’ di false promesse si tratta. E su questa china sono sorte varie industrie come la Panthen che fanno altrettante false promesse.
Perche’, cari miei, ve lo dico ancora una volta, Cesare Ragazzi mente sapendo di mentine! Che se ci fosse qualcosa per far ricrescere i capelli Berlusconi l’avrebbe gia’ comprata da un pezzo e invece che andare in giro con grave sprezzo del ridicolo con un elmetto color Chippendale, a quest’ora ci avrebbe messo su una catena di merchandising con sede a Panama.

E invece niente!
E allora?
Arrestate Cesare Ragazzi, intanto. Poi chiudete Lourdes ( che se servisse a qualcosa Veltroni, per esempio, ci sarebbe gia’ andato)…


Che fine ha fatto Flavia vento, quella che fece campagna elettorale per Starace?
E Marcello Veneziani?


Aldo Vincent
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Sunday, March 02, 2008

RECESSIONE

RECESSIONE
Prima di tutto una domanda: cosa direste se il fine settimana comparisse il farfallinato Luca Mercalli e vi sciorinasse il tempo di ieri? Oppure, andreste dall’astrologo che dopo una serie infinita di meline vi rivelasse cosa vi è successo la settimana scorsa? Suppongo di no, almeno nella maggior parte dei casi italici, tra i quali s’intende, c’è sempre il coglione di turno che ti dice quanto è bello scoprire che tempo ha fatto ieri, ma questo è un altro discorso...

Succede invece in Economia che emeriti Soloni nobelitati (minchia, che neologismo!) salgano sul podio dell’opinione pubblica per dirci cos’è accaduto ieri, il mese scorso o addirittura negli anni passati e non ce n’è uno che abbia le idee chiare su cosa si debba fare per non finire col culo per terra.

E’ un po’ come se voi usciste da una delle fermate della metropolitana di Tokio (a me è successo) ed incontraste un economista a cui chiedere dove vi trovate.
- Siete all’uscita della metropolitana – vi risponderebbe
- Questo lo so, ma dove mi trovo?
- A Tokio. Se foste a Mosca sareste nelle medesime condizioni...
- Sù, ma mi dica almeno che ore sono...
- E’ passato un cane mezz’ora fa...
-
Vi sembra un colloquio assurdo? Allora leggete le recenti dichiarazioni di Barnanke, il capo della Federal Reserve americana. Dice che non c’è recessione, ma banche falliranno, il dollaro non si sa quando riprende, il petrolio va come gli pare, e si sono persi milioni di posti di lavoro...

A contrastare queste opinioni in America c’è Jagdish Bhagwati della Columbia University che afferma che la globalizzazione va difesa ad ogni costo, ma gli fa eco il coreano Ha Jong Chang auspica un arcigno protezionismo.
Blinder invece parla di sostegno alle famiglia con interventi dello Stato contraddicendo la buonanima del premio Nobel Milton Friedman che tanti danni ha provocato all’intero sistema mondiale con la sua teoria de liberi tutti e chi non ce la fa, chissenefrega.

A casa nostra non è che vada molto meglio.Tra paginate di quotidiani con giornalisti-economisti che non spiegano mai un kazzo, l’altro giorno se n’è uscito l’inossidabile Tremonti – uno dei più qualificati amministratori di condominio d’Europa – che presentando la parte economica del programma del prossimo governo, auspica dazi e quote per difendere le nostre produzioni dalla concorrenza asiatica, riduzione dei regolamenti comunitari europei, affidare al governo il compito di comprare beni di prima necessità per distribuirli ai meno abbienti (e come, con la tessera annonaria?).
“Di fronte alla globalizzazione abbiamo bisogno di uno Stato più forte” va predicando l’insigne economista.
Mah, io vengo da Cuba e questa ultima sua teoria è stata applicata in modo spietato, con supermercati senza merci, gente senza cibo, e l’invenzione di una doppia moneta per ancorare i prezzi alle stelle.
Ottimi economisti anche i dirigenti cubani, non c’è che dire...

Per finire c’è Almunia della Commissione Europea che ha accolto i dati italiani sul deficit, con manifesta soddisfazione mentre Montezemolo dice che siamo ultimi in qualsiasi classifica Europea.


COGLIONI (Grazie alla Cassazione)
Vorrei ringraziare pubblicamente la Corte di Cassazione che mi ha permesso di includere questo lemma nella mia rubrica GODERE CON LA LINGUA.

Ve la sentireste di toccare senza precauzioni Fabrizio Corona, Calderoli, Buttiglione o Mastella? Si? Beh, fate attenzione perchè da oggi secondo la Corte di Cassazione, toccare i coglioni è reato.
Non ho ancora letto la motivazione ma già mi immagino le forse dell’Ordine che intervengono di brutto durante le partite quando gli uomini in barriera di mettono le mani lì per non prendere pallonate.
Ma forse sono previste attenuanti, come quando Berlusconi dice che con lui al governo vivremo tutti fino ai 120 anni ed uno si trova in un polmone d’acciaio ma non riesce a toccare ferro...

Oppure sente Mastella che si propone quale presidente del consiglio per dignità...
O sente Veltroni e la castrazione chimica...
O gli si paventa l’immagine di tutto il Billionaire alla Camera...
O Miccicchè al Senato...
O Casini premier...
O Vespa che prepara un plastico con la botola di Gravina...
O rianimare tutti i prematuri (anche Ferrara? Boh)

Certo, questi giudici devono aver poco da fare se si mettono a discettare su queste quisquillie...




SALVATE LE OCHE!!
Credevo fosse un movimento per la tutela della Marini e di tutte quelle nostre sgallettate con la carriera artistica basata non certo su quello che hanno in mezzo alle orecchie, e invece è il solito principe di Galles a cui non piace il pathè fois gras.
Ha risposto prontamente il nostro Montezufolo con una campagna per la difesa della poltrona Frau.
Si intitola:
O CHE BEL SEDERE!


Aldo Vincent
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(Tu, invece, cos’avevi capito, porcellino?)
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LIECHTEINSTEIN
A proposito dei politici che hanno un “tesoretto” nel Granducato, registro la dichiarazione di Buttiglione:
“Ho lavorato nel Linchenstein per l’Internazional Academy of Philosophy dove ho percepito dei soldi. Per questo motivo ho aperto laggiù un conto nel quale adesso ho solo 3.000 euro”

E bravo Buttiglione. Adesso hai soltanto 3.000 euro.
Ma è dal 2003 che un paio di volte all’anno ho mandato in giro una noterella accussì cuncepita:



Ma Buttiglione e’ sempre residente nel Liechtenstein? E prende sempre lo stipendio da quella Universita’ dove ha una Cattedra di Filosofia? E dove paga le tasse inerenti tali emolumenti?
Il principale sponsor di tale Universita’ e’ sempre la Fondazione Banca di Roma? Versa sempre i suoi bei cinque miliardi su un bilancio consolidato di 900 milioni?
Ma perche’ nessuno mi risponde?


Vuoi vedere che adesso qualcuno finalmente mi risponde?

RECESSIONE


RECESSIONE
Prima di tutto una domanda: cosa direste se il fine settimana comparisse il farfallinato Luca Mercalli e vi sciorinasse il tempo di ieri? Oppure, andreste dall’astrologo che dopo una serie infinita di meline vi rivelasse cosa vi è successo la settimana scorsa? Suppongo di no, almeno nella maggior parte dei casi italici, tra i quali s’intende, c’è sempre il coglione di turno che ti dice quanto è bello scoprire che tempo ha fatto ieri, ma questo è un altro discorso...

Succede invece in Economia che emeriti Soloni nobelitati (minchia, che neologismo!) salgano sul podio dell’opinione pubblica per dirci cos’è accaduto ieri, il mese scorso o addirittura negli anni passati e non ce n’è uno che abbia le idee chiare su cosa si debba fare per non finire col culo per terra.

E’ un po’ come se voi usciste da una delle fermate della metropolitana di Tokio (a me è successo) ed incontraste un economista a cui chiedere dove vi trovate.
- Siete all’uscita della metropolitana – vi risponderebbe
- Questo lo so, ma dove mi trovo?
- A Tokio. Se foste a Mosca sareste nelle medesime condizioni...
- Sù, ma mi dica almeno che ore sono...
- E’ passato un cane mezz’ora fa...
-
Vi sembra un colloquio assurdo? Allora leggete le recenti dichiarazioni di Barnanke, il capo della Federal Reserve americana. Dice che non c’è recessione, ma banche falliranno, il dollaro non si sa quando riprende, il petrolio va come gli pare, e si sono persi milioni di posti di lavoro...

A contrastare queste opinioni in America c’è Jagdish Bhagwati della Columbia University che afferma che la globalizzazione va difesa ad ogni costo, ma gli fa eco il coreano Ha Jong Chang auspica un arcigno protezionismo.
Blinder invece parla di sostegno alle famiglia con interventi dello Stato contraddicendo la buonanima del premio Nobel Milton Friedman che tanti danni ha provocato all’intero sistema mondiale con la sua teoria de liberi tutti e chi non ce la fa, chissenefrega.

A casa nostra non è che vada molto meglio.Tra paginate di quotidiani con giornalisti-economisti che non spiegano mai un kazzo, l’altro giorno se n’è uscito l’inossidabile Tremonti – uno dei più qualificati amministratori di condominio d’Europa – che presentando la parte economica del programma del prossimo governo, auspica dazi e quote per difendere le nostre produzioni dalla concorrenza asiatica, riduzione dei regolamenti comunitari europei, affidare al governo il compito di comprare beni di prima necessità per distribuirli ai meno abbienti (e come, con la tessera annonaria?).
“Di fronte alla globalizzazione abbiamo bisogno di uno Stato più forte” va predicando l’insigne economista.
Mah, io vengo da Cuba e questa ultima sua teoria è stata applicata in modo spietato, con supermercati senza merci, gente senza cibo, e l’invenzione di una doppia moneta per ancorare i prezzi alle stelle.
Ottimi economisti anche i dirigenti cubani, non c’è che dire...

Per finire c’è Almunia della Commissione Europea che ha accolto i dati italiani sul deficit, con manifesta soddisfazione mentre Montezemolo dice che siamo ultimi in qualsiasi classifica Europea.


COGLIONI (Grazie alla Cassazione)
Vorrei ringraziare pubblicamente la Corte di Cassazione che mi ha permesso di includere questo lemma nella mia rubrica GODERE CON LA LINGUA.

Ve la sentireste di toccare senza precauzioni Fabrizio Corona, Calderoli, Buttiglione o Mastella? Si? Beh, fate attenzione perchè da oggi secondo la Corte di Cassazione, toccare i coglioni è reato.
Non ho ancora letto la motivazione ma già mi immagino le forse dell’Ordine che intervengono di brutto durante le partite quando gli uomini in barriera di mettono le mani lì per non prendere pallonate.
Ma forse sono previste attenuanti, come quando Berlusconi dice che con lui al governo vivremo tutti fino ai 120 anni ed uno si trova in un polmone d’acciaio ma non riesce a toccare ferro...

Oppure sente Mastella che si propone quale presidente del consiglio per dignità...
O sente Veltroni e la castrazione chimica...
O gli si paventa l’immagine di tutto il Billionaire alla Camera...
O Miccicchè al Senato...
O Casini premier...
O Vespa che prepara un plastico con la botola di Gravina...
O rianimare tutti i prematuri (anche Ferrara? Boh)

Certo, questi giudici devono aver poco da fare se si mettono a discettare su queste quisquillie...




SALVATE LE OCHE!!
Credevo fosse un movimento per la tutela della Marini e di tutte quelle nostre sgallettate con la carriera artistica basata non certo su quello che hanno in mezzo alle orecchie, e invece è il solito principe di Galles a cui non piace il pathè fois gras.
Ha risposto prontamente il nostro Montezufolo con una campagna per la difesa della poltrona Frau.
Si intitola:
O CHE BEL SEDERE!


Aldo Vincent
GODERE CON LA LINGUA
Viaggio attraverso i neologismi dei nostri quotidiani
(Tu, invece, cos’avevi capito, porcellino?)
http://www.giornalismi.info/aldovincent
http://guide.dada.net/satira/




LIECHTEINSTEIN
A proposito dei politici che hanno un “tesoretto” nel Granducato, registro la dichiarazione di Buttiglione:
“Ho lavorato nel Linchenstein per l’Internazional Academy of Philosophy dove ho percepito dei soldi. Per questo motivo ho aperto laggiù un conto nel quale adesso ho solo 3.000 euro”

E bravo Buttiglione. Adesso hai soltanto 3.000 euro.
Ma è dal 2003 che un paio di volte all’anno ho mandato in giro una noterella accussì cuncepita:



Ma Buttiglione e’ sempre residente nel Liechtenstein? E prende sempre lo stipendio da quella Universita’ dove ha una Cattedra di Filosofia? E dove paga le tasse inerenti tali emolumenti?
Il principale sponsor di tale Universita’ e’ sempre la Fondazione Banca di Roma? Versa sempre i suoi bei cinque miliardi su un bilancio consolidato di 900 milioni?
Ma perche’ nessuno mi risponde?


Vuoi vedere che adesso qualcuno finalmente mi risponde?