Friday, November 04, 2005

godere con la lingua



FIACCOLATA
Via, non venitemi a dire che vi aspettavate Fassino e Giuliano Ferrara in giro fuori dall’ambasciata iraniana con torce fiammanti , faci e tede !
Si chiamava fiaccolata perche’ era una manifestazione di notte, e poi la fiaccola evoca ideali da tenere alti…
Un problema pero’, almeno sotto l’aspetto semantico, questa fiaccolata l’ha evidenziato:
Nemico degli ebrei chi non era alla fiaccolata
(anatema ebraico)
Sporco sionista chi vi partecipava
(anatema iraniano)
Bertinotti partecipava ma non era alla fiaccolata
Come andrebbe definito?
Fini e Martino erano alla fiaccolata (col cuore) ma non partecipavano
Come classificarli?


“CATTANEO HA INIZIATO IERI IL SUO MÉNAGE À TERNA”.
(Antonio Polito, sulla prima pagina del Riformista)



DEGONFLES
di Marc Augé

Agiscono così i Degonflés, gli irriducibili nemici dei fuoristrada che nelle strade di Parigi di notte combattono la loro battaglia contro l'inquinamento sgonfiando le gomme di quei mostri meccanici. Gesto che all'ingrosso appartiene alla critica militante della società dei consumi, e però qui assume una sensibilità più ecologica che politica e sociale. I movimenti contro il consumismo e la pubblicità denunciano l'inquinamento mentale, mentre per i Degonflés in cima alla lista delle preoccupazioni c'è l'inquinamento atmosferico. I fuoristrada per loro sono il simbolo di un'offesa alla natura tanto inutile quanto ostentata, e di un atteggiamento indifferente alla collettività. Le loro azioni di piccolo sabotaggio sono perciò una risposta a ciò che i fuoristrada simbolicamente rappresentano, scorrazzando per le vie cittadine dove non rispondono ad alcuna utilità pratica: sono semplici status symbol destinati a esibire il potere e la ricchezza dei loro proprietari, un atto di provocazione figlio di un egoismo arrogante.


FAMILISMO MORALE:

L’assessore regionale della Calabria che ha fatto assumere la moglie ha dichiarato: «Non ho certo commesso illeciti, né una illegalità, inserendo mia moglie nella struttura speciale» (Corriere della Sera, 25 ottobre). «Giunta e consiglio regionale sono pieni di parenti ». «Ho assunto mia moglie? Lo fanno tutti» Questo fenomeno diffuso viene attribuito al «familismo amorale». (Sabino Cassese Corriere della Sera, 27 ottobre).


IL GENERO DI BAZOLI EDITORIALISTA DEL CORRIEREGregorio Gitti, giovane professore di Diritto privato all’Università Statale di Milano, fa il suo esordio sulla prima pagina del Corrierone di Mieli con un editoriale dal titolo “Dalle primarie una riforma dei partiti”. Bene: non entriamo nel merito di affidare il tema “riforma dei partiti” a un prof di Diritto privato (l’Italia è terra di tuttologi e nientelogi), ma Gitti chi è?
Figlio di Tarcisio, emerito professore di procedura civile all’università di Pavia, Gregorio Gitti è il ragazzo fortunato che ha impalmato l’incantevole Francesca Bazoli, rampolla del presidente di Banca Intesa e azionista-principe di Rcs. Ovviamente trattasi di un perfetto caso di “familismo morale”. (Dagospia 03 Novembre 2005)

*
Michele Santoro torna alla carica: "Lunedì 14 novembre torno in Rai, mi presento in azienda e da quel giorno spero si ricominci a creare la condizione per lavorare, non certo per subire mobbing".

LINGUAGGIO GOSSIPPARO:
Ieri mattina, ore 10, l’inferillato Cattaneo era attovagliato al bar Ciampini di piazza San Lorenzo in Lucina in compagnia della sua ombra Gigi Marzullo. Stamattina, ore 12 e 30, arieccolo con un signore non-identificato. …


I record del magico Giulio
Il signor ministro del disastro economico Giulio Tremonti aveva occupato la sua scrivania al ministero dell'economia nel 2001 con un'aria burbanzosa e scanzonata. Fece notare che aveva la scrivania di Quintino Sella (me' cojoni!), mostrò alle compiacenti telecamere un grafico da cui risultava che il governo uscente gli aveva lasciato un buco spaventoso, e si accinse subito al suo lavoro di stregone dei numeri. Qualcosa nella magica pozione non ha funzionato, nemmeno le alchimie contabili, le entrate una-tantum, i condoni.
Contrordine di Alessandro Robecchi (Il Manifesto, 30-10-2005) -


Chiassosi, imprevedibili, ingovernabili, irriducibili, petulanti, profeti, mosche cocchiere, grilli parlanti: riecco i radicali. Il congresso che riconduce la formazione di Marco Pannella, Emma Bonino e Daniele Capezzone dagli anni del fiancheggiamento del centrodestra al nuovo soggetto con i socialisti e all'alveo del centrosinistra, libera fermenti interessanti nel grigiore della politica italiana. (Gianni Riotta sul Corriere)

godere con la lingua


AVANTI POP Forum di ML Rodota’ del 04 ottobre 2005

«Ma come parli?» Frasi fatte e parole odiose
L'«attimino» imperversava negli anni 90. Ora va il «trendissimo».
Non si salva nessuno: dal «tamarro chic» al manager

VORREI MA NON POSSO - Esclusivo, Vip, trend, eccetera. Giusto. Cartellino rosso. Gli unici esonerati sono i fans confessi di Flavio Briatore. Tutti gli altri sono esonerati dal conversarci, va da sé.

FINTO RISOLUTI - Dicono «assolutamente sì», che è l’attimino socialmente ripulito del nuovo millennio. Assolutamente preoccupanti. Quando lo dicono, non c’è da fidarsi.

TAMARRO CHIC - Quelli che usano espressioni giovanili per esorcizzare il timore del prepensionamento, o dell’invecchiamento semplice. Peccato veniale. Specie in caso di «strafigo» (anglicizzato in «strafàigo», anche), «pazzesco», «cià», «troppo bello» (lo diceva il paninaro di Drive in, che diamine). Più grave (e giustamente segnalato) rivolgersi a camerieri, guidatori di autobus e altri con l’appellativo «capo». Bisogna aver il coraggio di chiamare «capo» con quel tono il proprio megadirettore galattico (quello di Fantozzi) per essere veri uomini/donne, altrimenti non vale.

ANTIMILANESI - Sia i diminutivi, cellularino, carnina, cafferino, cinemino (denotano tentativi di calore umano); e ancor più gli accrescitivi, battutone, sorpresone, weekendone, festone (segnalano voglia di vivere in una città infinita – espressione odiosa ma utile - sempre più deprimente). Ma fatemi continuare col rubricone.

BUSINESS ORIENTED - E’ il linguaggio degli uffici, delle riunioni, dei managerini dei manageroni e degli aspiranti tali. I sani di mente che si guadagnano la vita in questi ambienti soffrono. Anche per i complimenti: non si sentono dire che sono competenti bensì «skillati» (dall’inglese skills). Non lavorano in gruppo ma in team, non si riuniscono fanno meetings; non parlano, si interfacciano. Quando fissano incontri per qualcuno schedulano. Come scrive una provatissima Eva K. «meglio pensare al dopoufficio, happy hour o training nel fitness club». Poi certo che il Paese versa in una crisi strutturale, come fa una/uno a illustrare una buona idea con quelle parole.

BUONI SENTIMENTI DELLA SETTIMANA - Servono a evitare inutili atti di violenza. Genere Nanni Moretti in Palombella rossa, quando schiaffeggia la giornalista urlando «ma come parli» e sentenziando «le parole sono importanti. Chi parla male pensa male e vive male»


………………………………………………………………………………………………………..

GODERE CON LA LINGUA



Scarti

Finisco postandovi questa cosa che non so come archiviarla. Si tratta delle note musicali quando non si usava ancora il Do:

UT queant laxis
REsonare fibris
MIra gestorum
FAmuli tuorum
SOLve polluti
LAbe reatum
Sancte Iohannes"



Sono molto contento di essere Qui, diceva il nipote di Paperino.
Anch'io sono contento di essere Qua, diceva l'altro nipote.
Il terzo non parlava perche', essendo stato coinvolto in un Qui pro Quo quando parlava lo prendevano per Qui ma lui era Quo e ci soffriva.




Lettera a Dagospia:
Assolutamente, praticamente, un attimino, diciamo, teoricamente. Parole che vanno o sono andate di moda, adesso è il momento di “quartierino”, “lingottino” e meno male che Solferino è di per se un vezzeggiativo, così i creativi non si sono dovuti sforzare più di tanto nemmeno su Dagospia, però hanno apposto un bel “furbetti” che non è niente male. Questa moda è stata lanciata, se non erro, da un “tipino” molto “furbetto”, quel “falchetto” di Ricucci, che il vezzeggiativo l’ha nel cognome, e tutti dietro come baccalà. Il Paese va a rotoli e giornalisti, commentatori e politici giocano con gli ini e gli ucci. Ma basta, per carità, basta! Il problema degli italiani è uno che ha il cognome che termina in oni.
Franco Due

Thursday, November 03, 2005

godere con la lingua



TERZA VIA

Ne parla Giuliano Ferrara sul Foglio.
In Italia qualcuno ricorderà ancora la “terza via”, tra comunismo e socialdemocrazia, di cui si parlò nel Pci, una volta constatato il fallimento del modello sovietico, recuperando una precedente intuizione di Giorgio Amendola.
Anthony Giddens, l’ideologo del blairismo, ha dato in un suo celebre libro un senso diverso all’espressione, definendo la terza via come momento intermedio tra socialdemocrazia classica e liberismo thatcheriano. Ora sfrutta questo stesso termine per proporre una mediazione fra il “sistema sociale europeo” difeso da Jacques Chirac e le innovazioni proposte da Tony Blair.
Il termine “terza via” è per sua natura ambiguo, visto che identifica soltanto uno spazio intermedio tra due proposte precedenti, e forse proprio per questo gode di tanta fortuna.
L’idea non sembra granché nuova, proponeva semplicemente di imitare il modello scandinavo, in cui fortissime protezioni sociali convivevano con un mercato del lavoro molto libero.
Nel mondo, invece, ha suscitato interesse, per un certo periodo, quella lanciata da Bill Clinton.
Si trattava di conciliare nobili aspirazioni con il pragmatismo di chi governa.
Secondo il direttore de IL FOGLIO, le varie “terze vie” proposte, si spostano progressivamente in direzione del liberismo e del mercato, cioè, per usare una vecchia formula “verso destra”.
Come lui.



Giuliano Ferrara su IL FOGLIO del 7 Settembre scorso, scriveva:
“... illustre di giornalisti, pm, danarosi MARRAZZONI, tecnici prestati alla politica (in realtà in debito con la politica) e vario altro GREMBIULAME. ...”
(www.ilfoglio.it/editoriale.php - 23k - 7 set 2005 –)
Come spesso succede in questi casi, grembiulame è stato subito ripreso da un editoriale di Pierluigi Battista sul Corriere della Sera del 9 u.s. che lo fa risalire addirittura ad un paradigma cospirazionista della Rivoluzione Francese, con la definizione di “finanza laica” contro “finanza cattolica” a proposito del caso Fazio che avrebbe scatenato una CANEA (che altri non è che un clamoroso contrasto di chiasso e di suoni tali da far pensare all’inseguimento della preda da parte dei cani … mentre di COSPIRAZIONISTA non si trovano le tracce nei vocabolari)

Piuttosto, è questo marrazzoni che mi lascia perplesso. Infatti, malgrado venga citato di foglio in foglio da giornalisti di ogni livello da Diego Cugia (Sono ankora ingalera DAVVEROPORKODIO!e non ci credo più a GNENTE e ne ho pieni i coglioni di Strisce, Marrazzoni,iene cugini, nani e ballarini... ) Aldo Cazzullo lo mette in bocca a Rossella (Tocca sempre all´America liberare il mondo dai marrazzoni, ieri in Europa, oggi in Medio Oriente ) e pure un blog che raccoglie testi: http://www.testicoli.splinder.com/ riporta: (Pensate a quei marrazzoni che stanno a spaccare il capello in quattro e che non vogliono sfilare contro il terrorismo a fianco di Schifani. Pensateci.) ma nessuno dei vocabolari, dei dizionari italiani e nemmeno quello della Crusca lo riporta.
Che derivi da MARRAZZO, famoso giornalista prestato alla politica?
Ah, saperlo.



I CUSTODI DELLA LINGUA DI GESU' CRISTO !!
Ve lo giuro. Mi e' capitato in mano un pezzo di La Repubblica e non so neppure di che giorno e'
e parla del villaggio siriano di Maaloula dove una piccola comunita' cerca di salvare dall'estinzione
l'aramaico, l'antica lingua del Messia...
Ah, ecco. Li' per li' mi aveva fatto una certa impressione...

GODERE CON LA LINGUA



Dopo l'uscita dei maggiori vocabolari aggiornati con le nuove paroleavevamo chiesto quali avrebbero aggiunto. Ecco i risultati. SorprendentiCopincolla, forwarda, non trezzareSono i neologismi scelti dai lettoridi DARIO OLIVERO
ROMA - Proviamo a immaginare questo dialogo. Persona A: "Gli ho copincollato e forwardato la risposta dopo che ci eravamo smsati e abbiamo schedulato di brieffarci in modo mandatorio il prima possibile per upgradarci e non fare sempre le cose in modo randomico. Non ho avuto feedback. Mi sa che la cosa shifta". Persona B: "Smettila di trezzare, ti ho sgamato che sei solo un cazzabubu". Difficile pensare che i due interlocutori parlino la stessa lingua e che questa lingua sia l'italiano. Eppure questo è il risultato dell'iniziativa di Repubblica.it che ha chiesto ai lettori di suggerire i neologismi che ascoltano o usano ogni giorno e che non sono compresi nelle edizioni aggiornate e fresche di stampa dei maggiori vocabolari italiani. Nonostante la manica larga dello Zingarelli che ha inserito 700 nuove parole ormai entrate nell'uso comune e del Garzanti che ne ha scelte 500 (più severo il Sabatini-Coletti, 127), i lettori ne hanno trovate altre. Sono termini che derivano soprattutto dall'informatica, da Internet, dal mondo della pubblicità o dallo slang dialettizzato delle infinite realtà provinciali del nostro paese. Incrociandoli viene fuori un esempio di dialogo come quello sopra. Che tradotto suona così: "Ho copiato e incollato il testo di un documento e gli ho inoltrato per e-mail la risposta dopo che ci eravamo scambiati degli sms e abbiamo programmato di incontrarci obbligatoriamente il prima possibile per aggiornarci e non fare sempre le cose in modo casuale. Non ho avuto alcuna risposta". E l'altro: "Smettila di perdere tempo, l'ho capito che sei una persona che non prende le cose sul serio e poco affidabile". Corretto, ma molto meno agevole.
Ecco un elenco dei neologismi suggeriti dai lettori di Repubblica.it con relativa definizione. E una curiosità: c'è chi fa notare che nello Zingarelli non c'è il termine Pacs, una parola che riempie le cronache politiche tutti i giorni. INTERNET/TLC àddami: aggiungi il mio nickname al tuo programma di chat bloggare: partecipare a un blog bookmarkare: aggiungere una pagina o un indirizzo Internet ai preferiti copincollare: copiare e incollare il testo in un documento word debuggare (pron. debaggare): ricerca e correzione di errori in un programma informatico. Usato anche figurativamente. Es: debuggare q.sa , rimuovere gli errori presenti in q. sa . di default: per intendere le impostazioni standard; ma anche ciò che avviene normalmente. Es: "Il sabato sera di default vedo la mia ragazza" draftare un documento: fare la prima bozza di un documento embedded: termine introdotto dallo Zingarelli e divenuto comune dopo la guerra in Iraq: definisce un giornalista al seguito delle truppe. In realtà, fanno notare molti lettori, il termine "sistema embedded" identifica genericamente dei sistemi elettronici a microprocessore progettati appositamente per una determinata applicazione. Un software embedded è un software dentro qualcosa. fare il merge: unire, esatta traduzione di "to merge". feedback: "dare un feedback", cioè una risposta a qualcuno. Termine che compare nello Zingarelli ma non è usato in questo senso così "umano". forwardare: inoltrare una email, ma non solo. Inoltrare qualsiasi informazione, numero di telefono o addirittura passare oggetti ricevuti da altri. Es: Faccio arrivare il pacco a casa tua, poi me lo forwardi? googlare: cercare nel web con un motore di ricerca. Google diventa il motore per antonomasia. loggarsi: connettersi. restartare: riavviare non solo un hardware, ma anche una situazione. Es: Fermati, rilassati e restarta. retrivare: verbo largamente usato in IT per definire l'operazione di reperimento informazioni da un database. Dall'inglese "retrieve". scannare: come sinonimo di scannerizzare, scansionare immagini con uno scanner. schedulare un appuntamento: metterlo nell'agenda. Dall'inglese "to schedule". sharare: scambiarsi o mettere in comune file e informazioni. shiftare: dall'inglese "to shift" per indicare la traslazione di un oggetto, quasi sempre un grafico. Ma anche figurato. Es: "shiftare di un posto", quando si scala in una tavolata. Sms-are: inviare e ricevere sms. splittare: dividere. Esatta traduzione di "to split". spammare: invio di spam. Lo Zingarelli ha solo spam e spamming. switchare: cambiare, saltare da una situazione ad un'altra o da una modalità a un'altra. In finanza, ormai anche nell'uso gergale dei promotori indica la chiusura di una posizione d'investimento e l'apertura contestuale di un'altra. Il termine switch, che può essere gratuito o a pagamento, ha fatto la sua apparizione nei prospetti informativi dei fondi (commissioni di switch). updatare, upgradare: aggiornare. wiki: enciclopedia che nasce su Internet e viene aggiornata dai navigatori. Il termine diventa generico e indica ogni cosa che viene modificata in modo open source. zippare: comprimere non solo file, ma anche oggetti quotidiani. SLANG appezzottare: inserire una patch. In origine a Napoli indicava l'operazione di modifica del numero di serie di un motore. asciugare o acetare: rubare in situazione non prevista e in ambito di conoscenza o perlomeno reciprocità di interessi (a concerto per esempio). Asciugone: ladro in tale situazione. Usati soprattutto nel norditalia. bella: espressione romanesca usata come sinonimo di "ciao". Es: bella Francè, ciao Francesco. cartume: insieme di carta e cartone messi alla rinfusa. spacchioso: dal siciliano, aggettivo traducibile con l'inglese "cool". berlusconare: fare andar male qualunque cosa si faccia, ma anche andare a zonzo in modo casuale. Molto usato nella zona di Correggio (Reggio Emilia). cazzabubu: diffuso nel basso Sulcis, persona priva di qualsiasi credibilità in quanto dedita esclusivamente allo scherzo e/o alla diffusione delle menzogne più improbabili; per estensione persona non affidabile. pecoro: persona dabbene, cialtrone ma in senso buono. perplimere: rendere perplesso. spizzare: si sente sempre più nelle telecronache delle partite di calcio come sinonimo di sfiorare e deviare leggermente il pallone con la testa. trezzare: verbo intransitivo, perdere tempo in cose divertenti ma inutili, fingendo di lavorare o studiare. Es. "Smettila di trezzare, vieni a darmi una mano!" 2. Dedicarsi pigramente a giochetti ripetitivi e rilassanti, giocherellare. Es. "Mentre parlo al telefono, trezzo sempre con il solitario di windows" Originariamente: "Trezzare": muovere freneticamente il joystick durante un videogioco, per totalizzare il massimo punteggio senza doversi concentrare, specialmente in giochi di sport. Da cui: Trezzo (sostantivo maschile), l'attività del trezzare. PUBBLICITA'/MARKETING briffare/briefare: riunirsi, fare un briefing deletare: cancellare, annullare, da "to delete" deliverare: per indicare il trasporto di informazioni o servizi verso clienti. Dall'inglese "to deliver" o "delivery". ingressare: far entrare gradatamente in produzione dei processi. efficientare: rendere efficiente. mandatorio: obbligatorio. ocheizzare o okeizzare: dare il consenso, essere d'accordo, da "ok". pick up: sostantivo (fare il pick up) per intendere l'andare a prendere o accompagnare una persona in aeroporto, stazione o altro. spottizzato: pubblicizzato. ANGLICISMI applicare: dall'inglese "to apply" cioè inviare la propria candidatura, candidarsi. Es: Hai letto quell'offerta di lavoro? Perché non applichi? IMHO: molto usato nei forum, anche quelli italiani: "In my honest opinion". sono supposto di fare qualcosa: supporre dall'inglese "to suppose" nel senso di dover fare qualcosa e non nel senso di immaginare o credere (5 ottobre 2005) La Repubblica

Wednesday, November 02, 2005

GODERE CON LA LINGUA




AUTOSCHEDIASMO
Con l’aiuto di una poetessa di queste parti sto tentando di modernizzare il linguaggio di Eschilo per il locale Teatro Comunale.
Impresa quantomeno ardua, sia per l’ignoranza di questo popolo che e’ seconda solo alla nostra, sia per la loro radicata propensione a non cambiare nulla. E forse e’ un merito.
Nel mio ultimo viaggio in Italia ho comprato Euripide tradotto da Filippo Maria Pontani, eminente grecista e dotto insegnante che nella sua introduzione, a proposito di Euripide scrive:
“Il suo autoschediasmo etiologico sollecitato dalle sue risorse icastiche…”
Ora, a parte il fatto che a mio parere quell’autoschediasmo se lo e’ inventato di sana pianta, forse facendolo derivare dal greco skedio (disegno), io mi domando come sara’ mai possibile avvicinare i giovani ai testi antichi se nelle introduzioni si usano questi commenti…
Mah



La bustina di Umberto Eco:
Agli inizi del 1991, parlando della Guerra del Golfo, avevo spiegato che il 'fuoco amico' è "la bomba che ti tira addosso per sbaglio uno stronzo che porta la tua stessa divisa". Forse oggi, dopo il caso Calipari, i lettori sarebbero più sensibili al fatto che di fuoco amico si muore; ma 15 anni fa moltissimi reagirono non all'immoralità del fuoco amico bensì all'immoralità della parola 'stronzo'. C'erano state molte lettere di lettori e, se ricordo bene, anche critiche su altri giornali, a tal punto che ero stato costretto a scrivere una successiva Bustina in cui ricordavo quanto illustri autori della nostra letteratura avessero usato parole consimili.

In 15 anni il costume cambia e Rizzoli può permettersi oggi di pubblicare 'Stronzate' di Harry G. Frankfurt (6 euro e si legge in un'ora). Frankfurt è professore emerito di filosofia mi pare a Princeton e l'italiano 'stronzate' traduce, in quanto a funzionalità, il titolo inglese di 'Bullshit' che, sostantivo usato talora in funzione verbale, significa letteralmente 'merda di toro', ma viene usato nelle stesse situazioni in cui in italiano si userebbe stronzata o stronzate. Credo che si possa definire stronzata anche qualcosa per cui non valeva la pena di spendere denaro perché non funziona ("Questo cavaturaccioli elettronico è una stronzata") ma più comunemente si applica il termine a qualcosa che viene affermato, detto, comunicato: "Hai detto una stronzata, quel film è una vera stronzata".


Neologismi del 27 ottobre 2005-

ZIGNARE
I dizionari elettronici consultati riportano: LEMMA NON TROVATO. Quindi dovremmo dedurne che se lo e’ inventato Berlusconi quando rispondendo alla giornalista del TG3 ha usato: “voi che venite a zignare…” A chi gli ha chiesto cosa volesse dire ha risposto: “Fare domande fastidiose come le zanzare sul didietro dell’eklefante.”
Da registrare

SPENDITORI
Nemmeno questo vocabolo e’ riportato dal dizionario eppure l’ha usato il presidente del consiglio per definire i rappresentanti di Comuni e Province: «Dobbiamo contenere le spese. Il governo come un buon padre di famiglia lo chiede anche a voi».
E agli enti locali: «Fate shopping, non delibere»



Dalla stampa:

HapMap,
l'atlante delle malattie nasce confrontando i geni
Su "Nature" la mappa dei genomi di 269 persone provenienti da sei paesi del mondo. "Le differenze per svelare il segreto delle varie patologie"

NIGERGATE
Francesco Cossiga interviene sulle polemiche scoppiate intorno al "caso Niger". Ieri su Repubblica e' apparsa la prima puntata dell'inchiesta: "Cosi' il Sismi consegno' alla Cia il falso dossier sull'uranio". Dossier che parlava del tentativo fatto dall'ex rais di Baghdad Saddam Hussein di procurarsi uranio grezzo in Niger e che conteneva un'escalation di accuse strumentali al successivo intervento militare in Iraq. Il cosiddetto "Nigergate" ha provocato un duro attacco contro il Sismi e il suo direttore generale Nicolo' Pollari.


IN MEDIO STAT VIRUS
Come riporta Repubblica.it: “I parlamentari del centrosinistra fanno cordone per proteggere i ragazzi, quelli di An escono da Montecitorio e si piazzano davanti all'ingresso della Camera con aria di sfida. Daniela Santanché deputata di Fini, stizzita, mostra il dito medio…”. Un vaffa di mano che ha origine dalla grandinata di insulti partita dagli studenti. Lo slogan più simpatico recitava: “Daniela e Letizia, zoccole a prima vista”.

ARIA FRITTA MONTEZEMOLO
Parlando a Chieti ha detto: "Abbiamo bisogno di mettere in fila pochi, chiari, fondamentali obiettivi e per noi governare significa decidere, fare delle scelte, assumersi delle responsabilità prima del consenso". Piroette di bla-bla.


“IL DOVERE DI ESSERE ONESTO”
"E' una situazione delicata e difficile. Ma ritengo di avere il dovere di essere onesto, di assumermi le mie responsabilità e dirlo per primo. Avendo informato, ovviamente, mia moglie". La situazione "delicata e difficile" cui si riferisce Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta, Altezza Reale, 62 anni, da 18 sposato con Silvia Paternò di Spedalotto, è che Amedeo aspetta un figlio da una donna che non è sua moglie. E Amedeo conclude: "Sono stato fortunato perchè pur essendo, il nostro, il ramo cadetto e quindi trasgressivo della famiglia, i miei figli non hanno conosciuto né droga, né grandi trasgressioni. Finora penso di aver fatto bene. Spero che capiranno anche questa volta".



NEOLOGISMI del 26 Ottobre 2005

Alberto Arbasino per “Il Foglio” Se un giovanotto va coi travestiti, sarà femminista oppure antifemminista biasimare la ragazza perché lo lascia? O perché usa la traduzione modaiola del termine straniero “different life-style”? Ma sarà poi maschilista o antimaschilista solidarizzare con un ragazzo che va coi travestiti e non coi maschi?


ROMANZERIA
Con tutti i Meridiani dedicati a scrittori viventi, tuona Renzo Paris sul Corriere, nemmeno uno per il compianto Alberto Moravia! Il 26 settembre cadevano i quindici anni dalla morte, e non abbiamo letto «un rigo di commemorazione». Un vero moraviano devoto, il Paris: «new born moravian» . L'unico superstite, dopo che i vari Onofri, Cordelli, Colasanti hanno rinnegato il Maestro, abbracciando blasfemi culti New Age. Ma ciò che più lo indigna è l'ingratitudine dei giovani scrittori: «l'assenza del riferimento moraviano nella ROMANZERIA italiana giovane, da Piperno a La Gioia» . E pensare che gli debbono tanto!



"In area centromeridionale, il congiuntivo esortativo tende ad essere rappresentato dal congiuntivo imperfetto". Chi lo scrive è Luca Serianni, ordinario di Storia della lingua italiana presso l'Università di Roma "La Sapienza". E non lo cita come errore grammaticale, ma semplicemente come una variante rispetto all'uso tradizionale del congiuntivo presente in proposizioni esortative.Poi che un leghista debba fare lezioni di grammatica italiana è veramente il colmo!SQuizz0l0 http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=37380


Dal Bestiario di Giampaolo Pansa :
Neppure don Bosco salvò il Parolaio Si è paragonato al santo per il dono della 'bilocazione'. Ha invocato la Provvidenza. Ma Bertinotti è il vero sconfitto nelle primarie dell'Unione :
"Questa capacità si chiama bilocazione. Nell'Ottocento, a Torino, c'era una santo sociale, don Bosco, che aveva quel dono: poteva essere in due posti nello stesso tempo. Noi abbiamo la bilocazione come don Bosco". Vi sembra un'invenzione del Bestiario?
Macché, andatevi a cercare il 'Corriere' del 17 ottobre.

Neologismi di Novembre


Neologismi di Novembre

Effetti del nuovo linguaggio in telecronaca. Se un certo difensore del Palermo avanza veloce e improvviso verso la porta dell´Udinese non servono tante parole e il telecronista sintetizza così: "Sale Grosso". Che in enigmistica è una soluzione di crittografia mnemonica perfetta.
Guida al Campionato, sabato dopo Milan-Juve. Capello sembra tutto sommato sereno, ma si ritrova dallo studio Maurizio Pistocchi che inizia a parlare di arbitraggi dell´anno scorso. Capello perde tutta la serenità e definisce Pistocchi "Il rieccolo". Sconcerto in studio, e Capello allora spiega che era l´appellativo che Indro Montanelli usò per Fanfani quando tornò al governo eccetera. Fornita la spiegazione, Capello si è tolto l´auricolare e se n´è andato sdegnato. (Antonio Dipollina per “La Repubblica”)


Ma quale Concordato, quale laicità: al congresso dei radicali, piuttosto, è tornato Satanasso. Raccolgono firme per intitolare una strada a Moana Pozzi; è in vendita "La dolce vita", rotocalco interamente dedicato a quella "bendetta pianta" che sarebbe la cannabis; e all´ingresso si possono acquistare cappellini e magliette dell´associazione "No God" (no Dio). E non c´è nulla davvero che manchi, abolizione di finanziamenti e facilitazioni alla Chiesa, mini-divorzi e pillole, aborto eutanasia e pacs.
(Filippo Ceccarelli per “La Repubblica”)

Ciagate,
è bufera
sulla Casa Bianca
Bush: "Prove serie"
Incriminato Lewis "Scooter" Libby, braccio destro del vicepresidente Cheney: rischia 30 anni e una maxi multa. Si è già dimesso.

DISMISSIONI
Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra correttiva per un importo di complessivi 6 miliardi di euro. Ha spiegato Tremonti: «Oggi il governo ha deciso di intervenire sugli incassi delle dismissioni immobiliari ipotizzate in precedenza». Per le dismissioni immobiliari secondo Tremonti, erano previsti incassi per 6 miliardi di cui quasi tre da pagarsi dall’immobiliare americana a cui farebbe capo Bush padre che si e’ pappato i piu’ bei palazzi del monopolio tabacchi. Il governo ha invece incassato 600 milioni da qui la manovra correttiva (cioe’ spostare il credito nel bilancio del prossimo anno).


De Mita, ha accusato Ambrogio Ietto di aver fatto "una stronzata" quando aveva lasciato la Margherita per l'Udeur di Clemente Mastella. Di qui la rabbia dell'assessore salernitano che, dopo qualche giorno, presa carta e penna, ha scritto prima a De Mita e poi a una cerchia di amici salernitani, tra cui il senatore della Margherita Roberto Manzione, per manifestare il proprio stato d'animo, vale a dire quello di "chi, fedele e coerente per cinquant'anni ai valori del popolarismo, si sente appioppare dal segretario regionale dei Dl dello stronzo". (P. Forilli su L’Espresso.)




Neologismi di fine Ottobre

LECTIO MAGISTRALIS
Cosi’ definisce Antonio di Pollina, il critico televisivo di Repubblica l’esibizione di Benigni al programma televisivo Rockpolitic di Adriano Celentano.
Celentano è la spalla. Tanto che è sua la parte di Peppino, seduto con la penna in mano, nel rifacimento della gag della lettera, Benigni-Totò detta il testo e Celentano ("Ma come, tutte quelle polemiche per questo bischeraccio??" si era chiesto Benigni in avvio, indicando lo stranito conduttore) fa il suo, resta serio fin che può poi scoppia a ridere quando è tardi…

APOTROPAICO
Che cosa è l’apotropaicità? «È quando si compie una sorta di streganza esorcizzante». Ah beh, volevo ben dire. «Io mi diverto a giocare con le parole». Grasso ha scritto che tu parli un linguaggio coltamente maccheronico. «Sì, è vero. Mi piace parlare semplice, usare il vernacolo, ma è ancor più divertente quando c’è il contrasto con parole complesse. Esempio: “Namo affà ’n rito apotropaico”. Quando leggo un libro e vedo una parola un po’ particolare la sottolineo e la memorizzo». Mica parole qualsiasi. Esoscheletro... saprofita... «Varieganza. Ex abrupto. Polimorfo».
(Claudio Sabelli Fioretti intervista Paolo Bonolis per il Magazine del Corriere della Sera - www.sabellifioretti.com)


FORMI-OIL – Oil for foodMilano che beve, Milano che parla. Il pomeriggio di ieri sarà ricordato per la fibrillazione che ha attraversato la città in attesa delle rivelazioni contenute nel rapporto dell'Onu sull'affare Oil for Food. Nove pagine del dossier sono state dedicate agli italiani e alle iniziative "umanitarie" di Roberto Formigoni e del suo amico Mazzarino De Petro. Il rapporto ha confermato che 24,1 milioni di barili sono stati consegnati all'amico di Formigoni che ha incassato più di 800 mila dollari dalla vendita del petrolio.
(Dagospia)

Sempre su Dagospia:

DA CATANIA A TAORMINA
Sembra un percorso turistico e invece si tratta di un grosso topo trovato su un treno ha rovinato la giornata di Elio Catania, il manager delle Ferrovie che si sente ormai accerchiato e pensa che cimici e animali fetenti siano messi apposta per distruggere la sua immagine. Ed è proprio all'immagine delle Ferrovie che sono dedicati gli spot televisivi per i quali gli uomini di Catania avevano impegnato gli spazi sin dal settembre scorso. L'arrivo delle cimici e delle "talpe" (alle quali si è aggiunto ieri il topo di mostruose proporzioni) ha costretto le Ferrovie a spostare la campagna pubblicitaria innescando una mostruosa incazzatura presso Publitalia e Sipra. Che hanno minacciato penali per gli spazi prenotati e disdettati e si rivolgeranno all’avvocato Taormina per la tutela dei propri interessi.

Il participio passato di disdire dovrebbe essere disdetto e non il (molto usato dai giornalisti) disdettato.
Vedrai che a furia di sbagliare verra’ disdettata la forma corretta e adotta questa.



Il Riformista,: “Tira un’aria da bruta a pessima, dalle procure, anche per l’opa Unipol su Bnl. Il fronte difensivista vuole fare bingo. Ma potrebbe essere ormai troppo tardi…”
Blah

DIZIONARIO DELLE PAROLE FRAINTESE

DIZIONARIO DELLE PAROLE FRAINTESE
Da: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1525

Una società che non sente i problemi della sua lingua, nel loro continuo muoversi e intrecciarsi, nel suo intrinseco civismo, è una società di istintivi, di estrosi, di irresponsabili, e perciò simbolo di non-libertà e di non-giustizia.
Giacomo Devoto

Questa citazione del famoso linguista è un utile punto di partenza per renderci conto di un problema cui dovremmo porre più attenzione: usiamo ormai parole di cui ignoriamo il significato. Una società libera poggia su una lingua che non può esserlo: una lingua in preda all’anarchia e alla fantasia diventa ambigua, diventa mezzo eletto per ingannare. Si fa un abuso spropositato di termini che non hanno nulla a che vedere con quello che si sta indicando. Aiutandoci con il Devoto-Oli e altri testi, ecco una piccola lista di esempi.

Guerra:
Lotta armata fra stati o coalizioni per la risoluzione di una controversia internazionale più o meno direttamente motivata da veri o presunti (ma in ogni caso parziali) conflitti di interessi ideologici ed economici, non ammessa dalla coscienza giuridica moderna. (segue una lunga lista di esempi, come “guerra fredda”, “guerra civile”, “guerra batteriologica”: non è contemplato il caso della “guerra preventiva”).
Era divertente, dopo gli attentati di Londra, vedere Giuliano Ferrara bearsi al Tg5 e dichiarare con un certo visibile orgoglio: “dobbiamo renderci conto che questa è una guerra”.
Evidentemente si riferiva alla fantomatica guerra al terrorismo proclamata dal governo americano. E’ ovvio che se la guerra è una lotta armata fra stati o coalizioni, e il terrorismo non rientra in queste due categorie, non di guerra possiamo parlare.

Terrorismo:
Possiamo trovare numerose definizioni del “terrorismo”, più o meno concordanti ed esaurienti. Tuttavia vi è una convergenza generale nel considerarlo come una forma di azione violenta, tale da mettere in pericolo la popolazione civile, e quindi indurre una condizione di “terrore” diffuso così da ottenere alcuni risultati di tipo politico (per es. cambiamento di governo, sottomissione a potere esterno, separazione e autonomia regionale, ecc.). Il terrorismo è quindi una forma d’azione violenta “indiretta”, cioè non rivolta contro un obbiettivo specifico definito, a esempio le forze armate, ma verso bersagli indeterminati e indifesi (in certo modo assimilabile alle pratiche di ricatto della delinquenza comune) ne risulterebbe che qualsivoglia azione contro forze militari in condizioni conflittuali non possa per definizione essere considerata terrorismo ma azione di guerra o guerriglia. (definizione della rivista dei generali dell’esercito italiano ISTRID)

Mi sembra evidente dunque che i combattenti irakeni, opponendosi a truppe di occupazione, non possano affatto essere considerati terroristi. E neanche i Palestinesi che si ribellano alle occupazioni israeliane di Cisgiordania e Gaza possono essere considerati terroristi (cito sempre l’articolo). Viceversa, chi ha spinto gli aerei contro le Torri Gemelle e sistemato bombe a Madrid e Londra, ma anche i soldati della coalizione che hanno compiuto un massacro di civili a Falluja, oltre a bombardare le città irakene (giacché mi riesce difficile immaginare che migliaia di bombe siano finite solo su caserme) sono a tutti gli effetti terroristi. E, giacché gli onestissimi occidentali hanno già fatto confusione qualche altra volta, ricordiamo anche che la Corte dell’Aia considera gli USA uno stato terrorista. Ricapitolando: chi agisce contro civili è un terrorista, chi agisce contro truppe (specie se d’occupazione) no. Dunque il kamikaze irakeno potrebbe essere guerrigliero, resistente, partigiano, ma anche (a seconda dei punti di vista) assassino, o bombarolo.

Vediamo quale categoria lo identifica meglio.

Resistenza:
Nella recente storia d’Europa, il complesso di movimenti che durante la Seconda Guerra Mondiale si svilupparono contro l’occupazione dei nazisti e dei loro alleati, e che nei paesi a regime fascista rappresentarono la continuità e l’espansione delle forze e dei fermenti democratici sopravvissuti dal periodo prebellico o sviluppatisi successivamente.
Mi sembra che i combattenti iracheni possano essere a tutti gli effetti considerati resistenti.

Scontro di civiltà.
Può essere utile la definizione di civiltà: Il complesso degli aspetti culturali spontanei e organizzati relativi a una collettività in una data epoca.
Confesso che l’espressione “scontro di civiltà” mi ha sempre lasciato perplesso. Ecco, io vorrei un giorno, mentre sproloquia, bloccare Ferrara e dirgli: scusa, ma tu cosa intendi per scontro di civiltà? Giacché, da questa definizione, mi risulta che civiltà sia una astrazione, che due stati possano prendere le armi e scontrarsi, non due civiltà. Non mi immagino un italico gabinetto e un WC inglese scontrarsi perché quest’ultimo è privo del bidet.

Tanto per fare un esempio, Papa Ratzinger, in un documento di esecrazione verso gli attentati di Londra ha parlato di strage “anticristiana”. Poi ha corretto il termine in “barbarica”.

Infine, c’è da mettersi d’accordo su quali sono le due civiltà che si scontrano di cui parlano questi geni. Potrebbe trattarsi di Occidente vs Terrorismo. Ma allora avremmo elevato il Terrorismo al rango di civiltà, e a me francamente non va di scriverlo con la maiuscola. E l’Occidente, con i suoi crimini, non mi sembra sia il Bene. Allora si potrebbe parlare di Cristianesimo vs Islamismo. Qui siamo in un guaio serio: due Verità rivelate sono assolute e incontestabili, a causa del piccolo difetto delle religioni di essere un tantinello ottuse, e se spingessero gli uni a combattere gli altri avremmo poco da discutere.
Allora lo scontro è Cultura Europea e, per estensione, Americana vs Cultura Mediorientale? Ma non scherziamo. Gli Arabi ci hanno portato i numeri, noi Aristotele, tanto per fare due esempi terra terra. La Storia ci insegna che tra queste due grandi civiltà c’è stato semplicemente un proficuo scambio, altro che scontro. Insomma, le armi le imbracciano gli uomini, non le civiltà.

Esportazione:
uscita di merci dal territorio di uno stato. Si parla tanto di “esportare la democrazia”. Abbiamo appena visto che l’idea di esportazione si riferisce a merci, e l’idea che una grande conquista della civiltà occidentale possa essere considerata merce fa un po’ ribrezzo. Oltre a farci poco onore, perché significa che abbiamo dimenticato quanto si è lottato per averla, che non la si è comprata un tot al chilo. Inoltre chi esporta di solito riceve qualcosa in cambio, e i nostri capi di stato sembrano mercanti piuttosto oculati… Infine, possiamo ricordare una battuta di Altan: “Non è che a furia di esportare democrazia finiamo col rimanere senza?”.

Imbrogliare le persone con la lingua è l’inganno più subdolo che si possa perpetrare ai nostri danni. Questo dizionario purtroppo è solo una breve sintesi del ben più ampio campionario delle parole truccate e/o senza senso: basti pensare a quanta confusione (del tutto involontaria, s’intende) fanno i politici italiani tra prescrizione, assoluzione e insufficienza di prove, ma anche tra immunità e autorizzazione a procedere, tra satira e ingiuria, e così via. Perciò invito gli altri frequentatori del sito ad aggiornare il dizionario o a completare il mio. "