Thursday, December 29, 2011

LA PALOMA

PALOMA
Nella versione spagnola una parola vi colpirà su tutte: paloma. Già. Perché in breve tempo si sparge la voce che la causa del primo dei due (tre?) crolli del Colosseo, sia la zampata di un piccione. Non la mancata manutenzione del monumento, quindi, né lo stato di abbandono cui è stato lasciato negli ultimi decenni da chi dovrebbe occuparsene, parti politiche -tutte- comprese, ma il candido volatile, dannoso come l'uccello padulo...

Friday, December 23, 2011

CHE PALLE !

www.leggo.it
ROMA - Una 'palla' di sei chili, con un diametro di 35 centimetri. E' caduta dal cielo a novembre in Namibia, nei pressi di un villaggio del nord e ha lasciato un cratere profondo 33 cm e largo 4 metri. Gli abitanti e le autorità del...
  • FACCIAMO CADERE LE PALLE PURE AGLI ALIENI SIAMO MESSI PROPRIO MALE

Wednesday, December 21, 2011

LA POLITICA CON LA "C" MAIUSCOLA

BASTA MUSI LUNGHI, CHE TORNI LA POLITICA!!

Onorevole Domenico Scilipoti, Popolo e Territorio:
"Intanto combatto Mario Monti, poi candido Sara Tommasi in parlamento. E' molto competente di banche.

Sara Tommasi:
"In caso di elezioni politiche anticipate voterei certamente per Scilipoti. Ha detto che mi vuole candidare nelle sue liste e quindi il mio voto andrà certamente a lui ... dopo essermi spogliata per Marra è nata l'amicizia con l'onorevole Scilipoti: e per le mie qualità di bocconiana, per la mia intelligenza e per la mia capacità di comunicazione mi ha chiesto di candidarmi ... se il partito me lo chiedesse, da candidata, sarei pronta anche a spogliarmi gratis.

BAR BLOG


Questo blog è come un bar. Ci sono clienti affezionati e di passaggio. Persone che entrano, insultano e guardano l'effetto che fa. Altre che hanno molto studiato (elencano i loro titoli di studio..., di solito sono economisti) che criticano e gridano (in maiuscolo) "LA SOLUZIONE E'UN'ALTRA", ma non la spiegano mai. Ci sono i dietrologi che pretendono chiarimenti sulla massoneria, i poteri forti e i salotti buoni, la Casaleggio e cosa facevo quella dannata sera sul piroscafo Britannia con il Bildeberg. Non mancano i buoni di cuore, i samaritani, che segnalano un refuso, un link inesistente, un errore di ortografia, una cazzata qualunque. Grazie! Ci sono quelli che avevano scritto la stessa cosa del post con le stesse parole due anni prima e che non si fa così a copiare. Un gruppetto di implacabili vuole che spieghi il signoraggio "Perché non ne parli, hai una paura fottuta, vero? Maledetto ciccione...", una pattuglia scrive commenti da anni sulle scie chimiche e sul perchè moriremo tutti. Uno, isolato, chiede ogni giorno "QUANTO MANCAAAA???" senza che nessuno mai gli risponda. Ci sono gli strateghi della politica con consigli e analisi tratte dal Capitale di Marx e su cosa è veramente la democrazia diretta. Un leghista, sempre lo stesso, sparge il terrore per la presenza di pericolosi extracomunitari in Italia. Di solito incomincia a scrivere la mattina presto dopo il primo grappino. Il blog ha i suoi poeti, le sue metriche, le sue rime, tra un insulto e un altro spesso nasce un fiore. L'americano, forse uno della Cia, contesta puntualmente i commenti contro gli Stati Uniti. E' la Statua della Libertà Vigilata del blog. E i commentatori da competizione in agguato? Darebbero lo stipendio per scrivere "Primo!", ma ci sono anche quelli che si accontentano di "Secondo". Alcuni ripetenti inseriscono "prova" decine di volte. Chissà perché lo fanno? Tra un commento e il successivo può spuntare, improvvisa, una testimonianza che ti lascia senza fiato, di emarginazione e di povertà. Molti scrittori con la S maiuscola scrivono con 2000 caratteri articoli da urlo, bellissimi. E i guardoni? Lo so che ci siete e passate la notte a leggere 1000 commenti facendo refresh con CTRL F5. E' diventata la vostra magnifica ossessione. C'è chi guarda la televisione e commenta il programma invece del post. Sono i critici televisivi multicanale. I copiaincollatori copiano e incollano. I trolls spammano, vengono bannati, ritornano e vengono ribannati e poi gridano alla censura. E' un bel bar. Io ci spendo le giornate. Non lo cambierei con nient'altro al mondo.
Beppe Grillo

Tuesday, December 20, 2011

LA PAROLA DELL'ANNO

Tablet, tweet, indignati
Scegli la parola dell'anno
di MASSIMO ARCANGELI*
Dodici parole candidate a reginetta del 2011, per una scelta quest'anno davvero difficile. Chi la spunterà? Il rigore o l'equità, fra i tre principali obiettivi (l'altro è la crescita) del governo presieduto da Mario Monti, o la rabbia montante e pervasiva degli indignati? L'economia italiana (e mondiale) sull'orlo del precipizio (spread, default) o la zampata d'orgoglio provocata dalle celebrazioni del centocinquantesimo (nazione)? L'ultima, affascinante evoluzione del computer portatile (tablet) o il social network che avanza inarrestabile a forza di tweet? L'Italia volgarotta del fancazzismo o il giovanilismo tenero e schietto di un gran bel film di Francesco Bruni (Scialla!), che spedisce finalmente in soffitta i lucchetti di Moccia e le sue stereotipiche tribù adolescenziali?
Si aprono le danze. Che vinca il migliore

*presidente delll'Osservatorio Linguistico Italiano e docente all'Università di Cagliari

VOTA IL SONDAGGIO
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/20/news/parola_dell_anno_2011-26720382/?ref=HREC1-1

Monday, December 19, 2011

STUPIDARIO PALLONARO

PALOSCHI CHOC «MI SONO USCITI I CRAMPI DAI POLPACCI»
Elio Pirari per "la Stampa"


MASSIMO MAURO
1 - Crampi in fuga. «Ero molto molto stanco, a fine partita mi sono usciti i crampi dai polpacci», Paloschi.

2 - «Quagliarella?, è inevitabile, quando faccio una scelta la testa è l'ultima cosa che guardo, guardo fino al collo e poi inevitabilmente scelgo», Conte.

3 - Nonostante i 3 punti i tifosi lo fischiano, Di Carlo non capisce cosa diavolo vogliano ma non perde il suo aplomb: «In serie A a volte gli episodi fanno la differenza ma altre volte fanno la casualità...», pausa che sprizza neuroni, «...che so, Sardo sostituito da me un giorno fa gol».

4 - Altra Risoluzione. In curva una decina di tifosi surgelati, in campo una ventina di presenze non meglio identificate, ma siccome l'abbonato deve sognare, con una spruzzatina di strass una fatina trasforma l'orrida Chievo-Cagliari in una sfida tra Maradona e Pelè. Baldaccini: «In Italia venite perché il nostro è ancora il miglior campionato che ci sia?», Thereau: «No, veniamo per lavorare».

5 - Conferme sulla vivacità del nostro calcio. A Cesena lo zoom di «Quelli Che» intercetta un Beccalossi particolarmente inespressivo mentre fissa Artemisia Gentileschi e Ilaria del Carretto, due delle donne del nuovo libro di Sgarbi.


ANTONIO CONTE
6 - «Nocerinoooooo!!!! Un gol pesante come il sapore della ciliegiaaa!!!», Pellegatti prima dell'antidoping. «Ibra dal dischetto: gol», Pellegatti dopo il lavaggio del sangue.

7 - Mauro: «E' vero che la notte telefoni ai tuoi per sapere cosa stanno facendo?, sei un maniaco?», Conte: «No, non telefono», Mauro, «Allora sei solo un maniaco».

8 - Marchegiani: «Tesser, col senno di poi contro questa Juve non sarebbe stato meglio cambiare la difesa a cinque?», «Ha ragione, infatti l'ho fatto dopo mezzora».


CARLO PELLEGATTI
9 - Da dove nasce, da dove arriva, cos'è una simulazione? Barthes, Heidegger, Collina?, no, Massimo Mauro. In due parole Mauro spiega con chiarezza come qualsiasi esperienza trasformata in immagine diventi commerciabile, manipolabile e opinabile, in due parole la distanza tra tv e vita reale: «Quello che vediamo in studio al ralenti non conta niente, conta quello che vedono arbitro e calciatori mentre giocano».

COLANTUONO E SANNINO TUTTI IN FILA SUL TRENINO E LA CILIEGIA DI NOCERINO
Antonio Dipollina per "la Repubblica"


CLAUDIO RANIERI
1 - Devis Mangia, tecnico del Palermo, nella vigilia del derby si era portato una fetta di panettone in conferenza stampa. E l´aveva azzannata per dare spunto al celebre titolo "Mangia mangia il panettone". Gesto spericolato oltre ogni dire (per di più con Zamparini come datore di lavoro) in quanto prima a Natale mancavano due gare e la prima, appunto il derby, l´ha persa malamente. A Sabato Sprint Varriale non si trattiene: "Mangia, lei ha già mangiato il panettone, ma non è che... eh eh eh". Mangia ha ingoiato l´ironia con compostezza.

2 - Nel dopo gara di sabato sera su Sky, il tecnico dell´Atalanta Colantuono ha spiegato a lungo la tecnica detta "del trenino" sulle punizioni (la fila indiana degli attaccanti attaccati l´uno all´altro che fa tanto Capodanno. E fermiamoci qui). E ha detto di averla copiata da Sannino, tecnico del Siena, che era in collegamento da San Siro, piuttosto compiaciuto.


ILARIA DAMICO B
3 - Ogni gara del Manchester City su Sky ha grande valore aggiunto per il pubblico italiano. Ieri contro l´Arsenal Balotelli prima fa una prodezza che nemmeno Messi, poi un secondo dopo non allunga nemmeno la gamba per spingere un comodo pallone in rete. La telecamera stacca e becca il preciso quanto legittimo "vaffa" di Mancini al medesimo. Cinque minuti dopo la sostituzione, con Balo che passa con sussiego accanto a Mancini, lo ignora, lo supera e se ne va.

4 - Claudio Ranieri è in collegamento con Raisport nel dopogara, Sabrina Gandolfi vede arrivare il giovane nerazzurro Poli e cerca di suscitare emozioni: "Ranieri, nell´altro studio la sta ascoltando anche Poli!". Ranieri se ne approfitta: "Ma davvero? E gli posso pure parlare? Che bello".


JSKY17 ADRIANO GALLIANI
5 - "Nocerinooooo!! Un gol pesante come il sapore della ciliegia" (Carlo Pellegatti del tutto fuori controllo, Mediaset Premium). "Ora mi avvicino a Vincenzo D´Amico che ha come tutti noi la sciarpa di Telethon ma la tiene con la scritta al contrario" (Alberto Rimedio, 90° serie B, Raitre). "Il Cesena ci pressava in ogni dove" (Claudio Ranieri, Sky). "La cessione di Quagliarella? Ma io qui mica ci ho scritto Giocondo" (Antonio Conte, Raidue). "Ormai quello di Maxi Lopez per il Milan è un amore innascondibile" (Ilaria D´Amico, Sky). "Oggi vi intestardavate troppo sulla fascia destra" (Pietro Vierchowood, Raisport)

6 - "Ci sono delle notti che mi addormento davanti al Televideo acceso" (Micidiale immagine malinconica di fine d´anno, Adriano Galliani, Sky)

Sunday, December 18, 2011

BERSANI E LE URNE

Bersani,
"il nostro orizzonte sono le urne"
ma anche le bare, volendo...
ehehehe

REBIBBIA


UNA BELLA E UNA BRUTTA NOTIZIA
LA BELLA:
Un lungo applauso ha accolto Benedetto XVI al suo ingresso nella cappella del carcere romano di Rebibbia. Il Papa ha salutato i detenuti lungo il percorso, molti gli hanno baciato l'anello. Una seconda ovazione si è alzata non appena Ratzinger è seduto nella cella.
E' stato accolto dal ministro della Giustizia Paola Severino, dal capo del dipartimento della polizia penitenziaria Franco Ionta, dal direttore del penitenziario Carmelo Conte e dai cappellani del carcere, don Sandro Spriano e don Roberto Guarnieri.
LA BRUTTA:
Alle 11,30 è previsto il suo ritorno in Vaticano
ehehehe

PAPARATZI A REBIBBIA
(poi purtroppo l'hanno lasciato andare):
«La carcerazione deve essere misura veramente eccezionale e transitoria, che possa portare poi al reinserimento sociale. Dobbiamo ricordare un altro Carcerato, ingiustamente condannato a detenzione...».
CREDO SI RIFERISSE A BARABBA...
ehehehe

Punto XXX

Il Papa si compra l’indirizzo porno
La Chiesa ha acquisito il dominio vatican.xxx
per impedire l'associazione con i siti a luci rosse
però, magari già che c'è...

STELLA CADENTE

Gli inglesi nella EU sono come una volpe dentro un pollaio. Hanno sempre boicottato l'economia europea insieme ai cugini USA. Stranamente detengono una quota maggiore di qualunque altro stato europeo nella BCE. Negli ultimi tre secoli si sono fatti “riconoscere” quasi ovunque. Sono coinvolti in tutte le “peggio porcate” economiche, militari e spionistiche nel mondo. ** Qualunque nazione civile dovrebbe espellere il suo ambasciatore inglese.. Magari senza sapere perché.. Invece a Londra lo saprebbero benissimo !!

Saturday, December 17, 2011

DISPERATO? AFFATTO


DITE ALL'EMERITO PROFESSORE DELLA BOCCONI
che sarà pure un genio in economia, ma la lingua italiana la conosce pochino.
Infatti, ieri in Parlamento, quando ha detto:
"Io disperato? Affatto..."
Ha detto una minchiata, perchè usato in quel modo vuol dire che è proprio disperato, "del tutto" come vuole l'accezione del termine...
ehehehe


Affatto: uso e abuso







Dal Corriere della Sera in rete di ieri:





Monti: «Io disperato? Affatto»Diretta
Imu alla Chiesa, arriva il no dell'Aula
-----------------
Monti, invece, è disperatissimo stando alla lingua adoperata dai redattori ‘titolisti’ del quotidiano in rete. Forse è il caso di ricordare che l’avverbio “affatto” se non è preceduto da una negazione significa “del tutto”, “interamente” e simili. Il titolo corretto, quindi, avrebbe dovuto recitare: «Io disperato? Nient’affatto».
Per l’uso corretto di questo avverbio rimandiamo a un nostro intervento su “il Cannocchiale” di qualche anno fa.
Si clicchi su:
http://faustoraso.ilcannocchiale.it/2009/12/13/abbastanza_e_affatto_due_avver.html

Friday, December 16, 2011

BOCCE ASSASSINE

Angelique Chrisafis per il "Corriere della Sera" - Traduzione di Rita Baldassarre

Tra la folla di donne inferocite che urlano «vogliamo giustizia!», davanti al ministro della Sanità francese, un'operaia dai tratti pallidi e tirati si stringe nella giacca a vento e si sforza di ricacciare indietro le lacrime. Troppo timida e spaurita per dare il suo nome, non si riconosce nello stereotipo spesso cucito addosso alle vittime del peggiore scandalo di chirurgia estetica scoppiato in Francia negli ultimi decenni.

protesi mammariePROTESI MAMMARIE

Decine di migliaia di donne si lamentano che la loro vita è diventata un inferno dopo aver ricevuto protesi mammarie difettose, contenenti non silicone per uso medico, bensì destinato all'industria, del tipo comunemente impiegato nella fabbricazione di componenti dei computer o nel settore dell'elettronica.

«Per tanto tempo ho sofferto di depressione e di altri problemi mentali legati alla percezione del corpo», dice una donna di 48 anni proveniente dalla Normandia. «In fabbrica guadagno mille euro al mese, e non ho potuto permettermi una ricostruzione del seno fino ai quarant'anni e passa. Dopo aver ricevuto le protesi mi sono sentita molto meglio, ho smesso di prendere antidepressivi, ho ricominciato a lavorare. Poi vengo a sapere che le protesi sono dannose per la salute.

Dai controlli si vede che sono ancora al loro posto, ma per sicurezza me le farò togliere. Sono terrorizzata dall'idea che possano rompersi da un momento all'altro. Mi sforzo di dormire supina, quando ci riesco. Ci sono donne che evitano persino di fare movimenti violenti o praticare sport, per paura di danneggiare le protesi, ma io svolgo un lavoro pesante in fabbrica. Sono sempre angosciata, quando vado a dormire, quando mi sveglio. È come vivere con una bomba a orologeria dentro di te».

Nell'arco degli ultimi dieci anni, più di trentamila donne in Francia, oltre a migliaia di altre donne in vari Paesi, tra cui Spagna e Regno Unito, si sono sottoposte a interventi di chirurgia estetica al seno e hanno ricevuto protesi che si sono rivelate difettose e potenzialmente nocive per la salute, innescando quella che è già stata descritta come una vera e propria storia dell'orrore. Lo scandalo ha provocato reazioni di panico nell'imponente industria della chirurgia estetica in Francia.

protesi al senoPROTESI AL SENO

L'azienda incriminata, la Poly Implant Prosthesis (Pip), situata nel sud della Francia, era rinomata a livello mondiale per la fabbricazione di protesi mammarie in silicone fino all'anno scorso, quando si è scoperto che aveva preso una scorciatoia, allettata da un risparmio che si aggira sul miliardo di euro annualmente, e si era messa riempire le protesi non con materiali da presidio medico, bensì con silicone per uso industriale.

L'involucro delle protesi si è rivelato anch'esso difettoso e soggetto a perdite e rotture.
L'azienda oggi ha chiuso i battenti e oltre duemila donne hanno intrapreso azioni legali. La magistratura ha aperto un'indagine giudiziaria per omicidio preterintenzionale nel caso di una donna morta di cancro.

Il governo francese, a oggi, ha riscontrato quattro casi di cancro in donne che avevano ricevuto le protesi, due delle quali sono decedute, anche se non è stato possibile stabilire un chiaro nesso causa-effetto tra le protesi e la malattia. Tuttavia, le francesi che hanno ricevuto protesi mammarie prodotte dalla Pip ieri sono scese in piazza per manifestare davanti al ministero della Sanità, accusando il governo di non aver fatto abbastanza, e chiedendo che paghi i costi per la rimozione delle protesi.

protesiPROTESI

«Siamo stufe di essere considerate aspiranti veline o peggio», protesta una donna nella folla, che ha ricevuto protesi della Pip dopo un intervento di mastectomia per tumore. Molte si lamentano di essere state respinte dalle autorità competenti e addirittura colpevolizzate. Queste donne, per la maggior parte, hanno stipendi bassi e in molti casi hanno chiesto prestiti per l'intervento chirurgico iniziale e oggi sono in difficoltà per pagare anche l'asportazione delle protesi.

Il settore della chirurgia cosmetica e plastica in Francia è tra i più fiorenti in Europa. Fino a oggi, in questo Paese, tra le 400 mila e le 500 mila donne hanno ricevuto protesi mammarie. Un'indagine del 2009 ha rivelato che pur essendo le più magre in Europa occidentale, le francesi sono le più complessate per il loro aspetto e si sottopongono agli standard più severi per quel che riguarda il peso corporeo. I chirurghi sostengono che il numero di operazioni cosmetiche al seno sia calato notevolmente dall'inizio dello scandalo. Le autorità francesi raccomandano a tutte le donne che hanno ricevuto protesi Pip di sottoporsi a regolari controlli per scongiurare il rischio di perdite o rotture.

PIU' CLICCATI

Simoncelli, default, referendum
i più cliccati su Google nel 2011

Il motore di ricerca presenta le classifiche italiane con le parole dell'anno secondo il web. Quello che alla fine emerge è la funzione oracolare della rete, strumento utilizzato anche come una "smorfia" globale

di STEFANO BARTEZZAGHI
SOLDI, backup, braccialetti, addominali, amicizia. Questi cinque elementi hanno qualcosa in comune; sapete indovinare cosa? Sono cinque fra le dieci cose a proposito delle quali gli italiani hanno più consultato Google nell'ultimo anno: come fare soldi, come fare backup? Come fare braccialetti, addominali, amicizia? Google diffonde i dati della sua ricerca "Zeitgeist" (= Spirito del tempo) per il 2011 e bisognerà decidere che uso farne. C'è da temere che si registreranno acriticamente le tendenze risultanti e si perderà di vista quell'unica che viene certificata dai dati stessi con la massima autorevolezza: la tendenza a usare Google come fosse un cartomante.
In quanto alla scientificità, mah, bisogna intendersi. La scienza è una cosa seria e non dovrebbe confondere la rilevazione di un esatto conteggio di clic con una rivelazione sociologica. Per fare un'analogia: l'eccesso di velocità, in autostrada, è spesso meno grave e direttamente pericoloso del mancato rispetto della distanza di sicurezza (che è gravissimo e direttamente pericoloso anche a cinquanta all'ora): però viene punito e represso molto di più; perché? Perché è possibile rilevarlo con la tecnologia ed è facilmente quantificabile. Ma non è che gli automobilisti commettano più eccessi di velocità che altre infrazioni al codice.

Allo stesso modo nessuno può davvero sapere con certezza cos'abbiano avuto in
testa gli italiani nel 2011. Anche vedere quali sono le parole e i personaggi su cui gli italiani si sono informati più di frequente può quindi essere contemplato, se non come un segno o come un sintomo, almeno come un simbolo, un auspicio, un volo di uccelli. Nel 2011, per esempio, i maggiori incrementi si sono registrati in merito alle ricerche su nomi e parole come Simoncelli, Danza Kuduro, iPhone 5, Groupon e referendum. Personaggio celebre e giovanissimo che muore tragicamente in diretta tv; tormentone musicale dell'estate; gadget tecnologico di culto; sito di offerte commerciale; enigma della politica. Pare significativo, no? Ancora più pregnante la lista dei cinque personaggi che nel 2011 hanno avuto il maggiore incremento nelle ricerche: ancora Marco Simoncelli, e poi Lamberto Sposini, Gheddafi, Amy Winehouse, Nicole Minetti. Tessere di ferocia per un puzzle di potere, media e morte. Se Google all'inizio è diventato famoso per il suo pulsante "I'm feeling lucky" si può essere certi che ognuno fra gli utenti che hanno digitato quei nomi nella feritoia della ricerca si è certamente sentito molto fortunato di non essere uno di quei vip.

Le espressioni di cui più spesso è stato chiesto il significato sono state: lol, tamarro, nemesi, blog, default, vintage, taggare, empatia, spa, cool; e va notata la commistione fra ingenuità e voglia di imparare il gergo alla moda (tamarro, ti ho taggato con empatia, Laughing Out Lough!) e la sensazione di catastrofe imminente connessa al default e, soprattutto, alla nemesi.
Il quantitativo è una moneta a due facce, come tutte: non è solo più facile da percepire: è anche più facilmente confondibile con l'oggettivo. Queste "classifiche" ci dicono solo quante volte una certa stringa di caratteri è stata digitata dai nostri connazionali e "inviata" al motore di ricerca. Ma se non pretendiamo di trarre conclusioni affrettate possiamo comunque vedere, in questi dati, l'indicazione di misteriose convergenze. Molti vanno su Google per cercare di conoscere il "significato" dei sogni. Bravo o brava l'analista che ha avuto l'idea di aggregare il dato per scoprire così quali sono i soggetti dei sogni che incuriosiscono di più gli italiani. Ebbene, si rivolgono a Google soprattutto quando sognano donne incinte, smarrimenti, scarafaggi, incidenti stradali, serpenti, fango, scarpe nuove, gattini (eh già, anche gattini), di annegare e di mangiare. Paura o desiderio che si tratti di sogni premonitori? O Google usato come una "Smorfia" telematica e globale?

Quello che alla fine emerge è proprio la funzione oracolare di Google e ce ne si convince leggendo l'elenco degli spauracchi. Google delle mie brame e dei miei tremori, cosa devo fare quando ho paura di sbagliare, vivere, amare, morire, guidare, impazzire, volare, crescere, cadere, ammalarmi? Un Google spiritoso risponderebbe con le ricette per fare soldi, backup, braccialetti, addominali, amicizia. Un responso vale l'altro, perché da un cartomante ci si aspetta appunto un responso, un consiglio, un monito: l'incontro con sé può essere ancora rinviato.

PALLONATE

BLOG | di Pippo Russo
Sociologo e giornalista

Altre Pallonate: la lingua aliena dei cronisti Sky I telecronisti di Sky sono i divulgatori di una neolingua. Si sono intestati questa missione perché organici a un progetto neo-televisivo che sta cambiando in profondità i codici di consumo culturale del paese, perciò agiscono e parlano come zelatori d’un verbo post-italiano. E però che palle! Urlano come Olgettine nella sala del bunga bunga, e usano un codice che ricorda quello di C2-D2, il robot nano di Guerre Stellari. Si diano una calmata, o altrimenti qualcuno provveda a sedarli.

Sabato scorso ne abbiamo sentite un paio da psicopatologia linguistica. Al 35’ della ripresa di Siena-Genoa, il senese Rossi, entrato in campo 20 minuti prima, sbagliava un facile passaggio a metà campo. Ciò che dava occasione al telecronista Gianluca Di Marzio d’esprimere la seguente valutazione: “Non bene Rossi nell’approccio alla partita e nell’impatto sulla gara”. Quanta inutile fuffa linguistica, quando bastava dire che il nuovo entrato stava giocando male.

E che dire di Riccardo Trevisani? Il modo indecoroso con cui beatifica il Barcellona durante le inascoltabili telecronache sulla Liga spinge a tifare a tutta randa contro i blaugrana. L’apice si è toccato durante l’ultimo Real Madrid-Barcellona. Al 40’ Iniesta ha provato un passaggio bello e complicato per Messi, senza risultati. Lì Trevisani l’ha sparata grossa: “Una sintassi calcistica talmente complicata che neanche Messi l’ha capita, evidentemente Iniesta è un livello ancora più su”. Bisognerebbe cominciare a prendere in considerazione una class action degli abbonati di Sky Sport; che pagano profumatamente per sentirsi annichilire di parole superflue e castronerie pallonare.

Sono già dei fenomeni quando agiscono individualmente. Sicché figuratevi cosa succede se Andrea Elefante e Matteo Dalla Vite della Gazzetta dello Sport firmano insieme un articolo. È successo nell’edizione del 10 dicembre. Il pezzo di presentazione della gara fra Inter e Fiorentina iniziava così: “Sembra un film. In parte dell’orrore. Sembra un film sì, perché Snejder se ne sta ancora dietro le quinte col muscolo dolorante e perché in fondo – neanche tanto in fondo – l’Inter si gioca tutto nelle prossime 72 ore: Fiorentina oggi e Genoa martedì. Morale: o la vita cambia in meglio o il meglio della vita sarà lottare per scampare la mediocrità”. Con questi due la mediocrità non si rischia mai.

Continua la tempesta ormonale di Alberto Manassero su Tuttosport. Il guru dei Toro Boys sta vivendo una nuova stagione testosteronica grazie alla cavalcata del Torino in B. Il suo ingrifamento è talmente forte da contagiare il resto del giornale, che domenica per celebrare la vittoria dei granata sul Pescara è andato in edicola col seguente titolo di prima pagina: “Libidine Toro”. E che dietro quel titolo ci fosse l’influenza di Manassero è dimostrato dall’incipit del suo pezzo sulla partita: “Giampiero Ventura firma il suo capolavoro e il Toro attizza libidine pura dentro i tifosi, che da tanto non entravano allo stadio così caldi e da troppo non ne uscivano così goduti”. Come direbbero gli Squallor, c’ha un Toro nelle mutande.

PALLONATE

BLOG | di Pippo Russo
Sociologo e giornalista

Altre Pallonate: la lingua aliena dei cronisti Sky I telecronisti di Sky sono i divulgatori di una neolingua. Si sono intestati questa missione perché organici a un progetto neo-televisivo che sta cambiando in profondità i codici di consumo culturale del paese, perciò agiscono e parlano come zelatori d’un verbo post-italiano. E però che palle! Urlano come Olgettine nella sala del bunga bunga, e usano un codice che ricorda quello di C2-D2, il robot nano di Guerre Stellari. Si diano una calmata, o altrimenti qualcuno provveda a sedarli.

Sabato scorso ne abbiamo sentite un paio da psicopatologia linguistica. Al 35’ della ripresa di Siena-Genoa, il senese Rossi, entrato in campo 20 minuti prima, sbagliava un facile passaggio a metà campo. Ciò che dava occasione al telecronista Gianluca Di Marzio d’esprimere la seguente valutazione: “Non bene Rossi nell’approccio alla partita e nell’impatto sulla gara”. Quanta inutile fuffa linguistica, quando bastava dire che il nuovo entrato stava giocando male.

E che dire di Riccardo Trevisani? Il modo indecoroso con cui beatifica il Barcellona durante le inascoltabili telecronache sulla Liga spinge a tifare a tutta randa contro i blaugrana. L’apice si è toccato durante l’ultimo Real Madrid-Barcellona. Al 40’ Iniesta ha provato un passaggio bello e complicato per Messi, senza risultati. Lì Trevisani l’ha sparata grossa: “Una sintassi calcistica talmente complicata che neanche Messi l’ha capita, evidentemente Iniesta è un livello ancora più su”. Bisognerebbe cominciare a prendere in considerazione una class action degli abbonati di Sky Sport; che pagano profumatamente per sentirsi annichilire di parole superflue e castronerie pallonare.

Sono già dei fenomeni quando agiscono individualmente. Sicché figuratevi cosa succede se Andrea Elefante e Matteo Dalla Vite della Gazzetta dello Sport firmano insieme un articolo. È successo nell’edizione del 10 dicembre. Il pezzo di presentazione della gara fra Inter e Fiorentina iniziava così: “Sembra un film. In parte dell’orrore. Sembra un film sì, perché Snejder se ne sta ancora dietro le quinte col muscolo dolorante e perché in fondo – neanche tanto in fondo – l’Inter si gioca tutto nelle prossime 72 ore: Fiorentina oggi e Genoa martedì. Morale: o la vita cambia in meglio o il meglio della vita sarà lottare per scampare la mediocrità”. Con questi due la mediocrità non si rischia mai.

Continua la tempesta ormonale di Alberto Manassero su Tuttosport. Il guru dei Toro Boys sta vivendo una nuova stagione testosteronica grazie alla cavalcata del Torino in B. Il suo ingrifamento è talmente forte da contagiare il resto del giornale, che domenica per celebrare la vittoria dei granata sul Pescara è andato in edicola col seguente titolo di prima pagina: “Libidine Toro”. E che dietro quel titolo ci fosse l’influenza di Manassero è dimostrato dall’incipit del suo pezzo sulla partita: “Giampiero Ventura firma il suo capolavoro e il Toro attizza libidine pura dentro i tifosi, che da tanto non entravano allo stadio così caldi e da troppo non ne uscivano così goduti”. Come direbbero gli Squallor, c’ha un Toro nelle mutande.

Thursday, December 15, 2011

FOR NERO

Fornero: “Mi commuovo una volta al mese”
Simpaticissima donna non ancora in menopausa che sospira
con un eccesso di sollievo ogni volta che scopre di non essere stata messa incinta dall'amante...
ehehehe

Tuesday, December 13, 2011

BOSONE

Bosone di Higgs, c'è l'improntadella «particella di Dio»      Bosone di Higgs, c'è traccia della «particella di Dio»

L'annuncio al Cern di Ginevra. Studio coordinato da scienziati italiani

COMMENTO DI GIOVANARDI:

"quando c'ero io, di bosoni non se ne vedevano in giro..."

ehehehe