Wednesday, October 08, 2008

Dovremmo chiedere scusa a Ricucci…

Dovremmo chiedere scusa a Ricucci…

Vi ricordo il suo excursus:

Gran figlio di un autista, lavora come cameriere, mentre segue un corso per odontotecnico. Diplomatosi, esercita a Roma mentre acquista e vende terreni agricoli e immobili nella capitale. Dice che comincio’ tutto con un terreno agricolo di famiglia tramutato all’italiana in edificabile che gli avrebbe dato il primo capitale.
Sorvoliamo.

Entra nel salotto buono della finanza italiana con 100 milioni di euro di plusvalenze in alcune grandi casseforti, come Hopa (1,4%), Banca Popolare di Lodi (0,9%), Reti Bancarie (1%), Investimenti Immobiliari Lombardi (0,4%) e Banca Valori (1%). Continuando con le speculazioni, giunge a detenere il 5% circa di Capitalia, venduta nel 2003 con un guadagno di 120 milioni di euro.

Tenta la scalata al Corriere ma i “Furbetti del quartierino” lo fanno fuori e lo mandano in galera.
La Falchi, sua seconda moglie, pienamente solidale con lui nel momento piu’ difficile dichiara: “Era un grande amore ma ormai l’ho speso tutto” e divorzia.

Ora ditemi voi, se è piu’ delinquente questo avventuriero che a noi non ha tolto UN CENTESIMO! o i signori Profumati (capiscimi ammè) che ci hanno messo con il culo per terra.

O no?


La signora Ricucci con le sue migliori interpretazioni l’ho messa qui:
http://aldoelestorietese.dilucide.com

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