Thursday, April 24, 2008

Chi è Salvatore Ligresti

Chi è Salvatore Ligresti


Che cambiano i governi ma, come dicono a Roma, il cetriolo va sempre in kulo all’ortolano. Che se salga il prode Prodi e liberi 30.000 e passa pregiudicati con un colpo di indulto, o che al Soglio venga eletto Berlusconi e i pregiudicati se li porta in Parlamento, se non li propone addirittura quali Cavalieri Bianchi Senza Macchia e Senza Paura in grado di salvare l’Alitaglia il quale, parole sue: “penso che sia giusto e doveroso per il Paese, per la compagnia, per i lavoratori, per il turismo...».

Ebbene sì, coniglietti miei, sto parlando di Salvatore Ligresti, l’ingegnere di Paternò in odore di Mafia, tangentista che dava le mazzette direttamente a Craxi, condannato da “Mani Pulite” a 2 anni e 4 mesi scontando la sua pena (ti pareva...) ai servizi sociali e inciuciato col Cavaliere (lasciamo perdere i precedenti ) si è pappato la SAI assicurazioni con un colpo di mano (e pochi quattrini) e....

Ma cosa sto qui a ripetere cose che sono state edette e ridette, sapute e risapute?
Gli italiani soffrono di cattiva memoria, si dice ogni qualvolta riciccia uno di questi delinquenti. Ma non è vero, o meno non lo è più da quando basta digitare Salvatore Ligresti su Google per vedersi scodellare 72.000 pagine in italiano!! Con le prodezze del nostro Eroe.

E mi sorprende non tanto che nessun dubbio sia saltato fuori dalle pagine del Corriere della Sega (SAI, lui controlla la RCS) ma che neppure i miei amici di Repubblica, o sul Forum di Delucide così attento alle marachelle del Pifferaio di Arbore, abbiano alzato un sopracciglio mi amareggia.
Solo un lancio Ansa, sempre da quel rompikoglioni di Di Pietro (lo dico con affetto, s’intende):

ALITALIA: DI PIETRO,LIGRESTI? CAVALIERE RENDERA' IL FAVORE

(ANSA) - ROMA - ''Se una persona come Ligresti da' ora la sua disponibilita' e non prima e' perche' sa che Berlusconi potra' rendere il favore all'amico Ligresti...''. il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commenta l'entrata in campo per la vicenda Alitalia di Salvatore Ligresti ricordando il coinvolgimento dell'imprenditore nell'inchiesta di Tangentopoli. ''Questa storia con Ligresti - aggiunge - dimostra che esiste sempre quell'intreccio tra politica e affari che ci riporta alle miserie e agli splendori di un tempo...''.(ANSA). BSA

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24/04/2008 14:14



E qui c’è ancora qualcuno che si aspetta un cambiamento?
Sì, buonanotte Italia!


Aldo Vincent
GODERE CON LA LINGUA
Viaggio attraverso i neologismi dei nostri quotidiani
(Tu, invece, cos’avevi capito, porcellino?)
http://www.giornalismi.info/aldovincent
http://guide.dada.net/satira/

Le vignette sono qui:
http://www.flickr.com/photos/25769300@N06/

DA GOOGLE a caso:

Chi è Salvatore Ligresti

Redazione di Firenze
Chiacchierato per i suoi presunti rapporti con la mafia, è finito in carcere per l'inchiesta "mani pulite" e condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione ha scontato la sua pena affidato ai servizi sociali. Salvatore Ligresti, il costruttore travolto dagli scandali, il tangentista che dava mazzette direttamente a Craxi, l'imprenditore che grazie ai suoi buoni rapporti con la politica è stato salvato dalle banche quand'era sull'orlo del fallimento, ora vive una nuova vita dorata grazie al nuovo sodalizio col neoduce Berlusconi, per conto del quale nel luglio 2004 è diventato amministratore delegato della Rcs Media Group, che controlla il Corriere della Sera.
Il feeling tra l'ingegnere di Paternò e il cavaliere piduista di Arcore però non è di vecchia data. Don Salvatore negli anni '80 era un concorrente di Berlusconi, come lui costruiva la sua fortuna sul mattone. Entrambi erano sponsorizzati dal PSI di Craxi, ma Ligresti ha sempre avuto riferimenti politici più ampi e articolati, che spaziano da AN alla vecchia DC.
Nato nel 1932 a Paternò, in Sicilia, da famiglia agiata, ha frequentato il liceo classico e poi l'università a Padova, dove ha conseguito la laurea in Ingegneria. Negli anni '50 si trasferisce a Milano e si lega a Michelangelo Virgillito e Raffaele Ursini, originari anche loro di Paternò. Gli insegnarono il "corsarismo" in finanza tanto che il giovane Ligresti superò il maestro e "rilevò" da Ursini il primo pacchetto di azioni Sai. Avrebbe dovuto essere una vendita simulata, ma Ligresti sostenne di aver regolarmente pagato e una sentenza gli diede ragione. La sua fortuna crebbe rapidamente tanto che negli anni '80 Ligresti era l'immobiliarista più potente di Milano. In questi anni acquista a destra e a manca quote azionarie di società di gran nome come Cir, Pirelli e Montedison. Sotto l'ala di Cuccia e di Craxi entra in Mediobanca.
Nel 1986 scoppia lo scandalo delle aree d'oro: Ligresti viene indagato per corruzione, ma alla fine se la cava con piccole condanne per abusi edilizi.
Il 16 luglio '92 finì a San Vittore. Dopo quattro mesi mise a verbale una deposizione fiume che consentì ai magistrati di arrivare a Craxi. I guai seri arrivarono con l'inchiesta Eni-Sai, coimputati l'ex finanziere Sergio Cusani e lo stesso Craxi. Altre vicende giudiziarie le ha chiuse col patteggiamento: quelle per le tangenti per i piani edilizi di Pieve Emanuele e per l'ampliamento del palazzo di giustizia di Milano e il processo per la svendita del patrimonio immobiliare dell'Ipab.
Proprio grazie agli stretti rapporti con il mondo della politica e ai molti favori ricevuti da quello bancario, Mediobanca in particolare, nel luglio 2001 tenta una prima scalata ai vertici della Montedison in quel momento oggetto del desiderio della Fiat per l'acquisto della quale aveva lanciato un'Opa (Offerta pubblica d'acquisto). Grazie alla sua compagnia di assicurazioni, la SAI, acquista un primo 6,7% di Fondiaria, la compagnia d'assicurazioni fiorentina controllata proprio dalla Montedison, con l'impegno di rilevarne un ulteriore 22,2%. Dietro alle quinte la direzione di Mediobanca che, in quel momento grande nemica della Fiat, vuole impedire a tutti i costi che gli Agnelli si impossessino di Fondiaria.
Inizialmente stoppata dall'organismo di controllo della Borsa (Consob), secondo la quale per l'acquisto di Fondiaria occorre essere più trasparenti lanciando un'Opa sul 100% del capitale, Ligresti è a questo punto costretto a cercare una strada alternativa che trova grazie all'aiuto del gruppo di banche Jp Morgan Chase, Interbanca, Mittel e Commerzbank guidate dal finanziere Francesco Micheli, che compra il pacchetto di Fondiaria per poi rigirarlo alla SAI. Si è venuto così a costituire il binomio societario SAI-Fondiaria che, se affiancato alle Generali, già nell'orbita di Mediobanca, è un colosso nel campo assicurativo.
Ora, come sostenitore di Berlusconi, Ligresti si sta lanciando in una nuova stagione di grandi speculazioni edilizie in tutto il paese, da Milano dove si è aggiudicato la vecchia Fiera per costruirci un nuovo quartiere avvenieristico e un'area a ridosso della stazione Garibaldi per costruirvi una "città della moda", a Torino, dove è a caccia di aree dismesse, a Capo Taormina in Sicilia dove ha in progetto un grande albergo, a Firenze dove si prepara a cementificare la Piana di Castello grazie ai nuovi amici del "centro-sinistra" di Domenici.



Ligresti risponde ai giornalisti
A proposito della cordata Alitalia.
“Le cose si fanno in silenzio.e penso che si fanno".
A Ligrè, una spolverata al congiuntivo no, eh?
Eppoi si fanno di cosa?
Di cocaina?

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