Monday, April 16, 2018

ssssst


...si stese spossato sui ciotoli levigati che se ne stavano bianchi sulla riva del mare, e con la testa appoggiata al vecchio tronco ormai  sbiancato dalla salsedine, si lascio’ cullare un poco dallo sciabordio  della battigia e  si addormento’.
 Sogno’ di essere un gatto che se ne stava arrotolato sulla sedia  polverosa nella soffitta della casa di sua madre e il gatto, anche lui,  sognava.
 Sognava di essere un uomo che stanco,  si era addormentato in riva al mare mentre aspettava l’arrivo della nave.
E la nave arrivo’.
Ne discese una donna che portava con se’ la gabbietta di vimini con il suo gatto che dormiva e sognava di essere un cane che abbaiava felice all’arrivo del suo padrone. 
Il padrone del cane apri’ la porta’, abbraccio’ la moglie e scosto’ il gatto dalla sedia.
Il gatto si sveglio’  e distrusse il sogno con la donna che  scendeva dalla nave e cosi’ anche l’uomo addormentato sulla spiaggia si sveglio’di soprassalto:
“Ti ho spaventato?” Le disse con la sua vocina delicata.
“Affatto. Ti aspettavo. Cos’e’ quello?”
 “Ah questo? E’ Muzzettino, il mio gatto. Ho deciso di lasciare tutto per venire con la nave su quest’isola a vivere con te, ma non ho saputo rinunciare al gatto”
 “Ma dorme sempre?”
 “Di giorno. Poi la notte va in giro.”
 Lui le prese la gabbia con il gatto, l’alzo’ per guardare meglio quel  rotolo di pelo bianco e nero, e il gatto continuava a ronfare, beato, sognando  di essere un uomo che dormiva su una spiaggia che aspettava la sua bella  che portava un gatto che sognava di essere un cane che abbaiava felice al suo padrone che tornava dal suo amore, che aveva un gatto…

 Ssssssssssssss

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