Tuesday, May 14, 2019

OSTRACISMO




Oggi vorrei parlarvi di Temistocle.
Premessa: quando accompagnavo mio figlio adorato a letto , lui per conciliare il sonno non mi chiedeva di raccontargli una storia, ma voleva sapere La Storia e io gli narravo le imprese dei protagonisti di ogni epoca, e la passione gli è rimasta anche adesso che è grande, per questo Temistocle lo racconterò per lui e già che ci siete ascoltatela perchè dalla Storia c'è sempre da imparare.
Questo Temistocle è stato uno dei generali, ammiragli, uomini politici più importanti e gloriosi della neonata democrazia greca. Lungimirante si impose per convogliare soldi pubblici per costruire la più grande flotta Ateniese e con essa battè i Persiani per ben due volte diventando il politico più popolare di allora, grazie anche ad una politica a favore del popolo che lo adorava.
I suoi avversari politici (andatevi a cercare Alcmeonidi e Filaidi su Wiki e vi divertirete molto più che seguire le vicende del matrimonio di Pamela Prati) lo misero in cattiva luce prima con le calunnie poi con accuse specifiche che lo portarono all'Ostracismo che era una pratica popolare secondo la quale se almeno seimila cittadini scrivevano il nome dell'accusato su di un coccio, questo veniva esiliato.



Si racconta che questo Temistocle, forte della sua fama e potenza decise di dare battaglia contro i suoi avversari politici ma un giorno all'Agorà incontrò una vecchietta con un coccio in mano che non riconoscendolo gli chiese se poteva scrivere per lei il nome di Temistocle perchè non sapeva scrvere. Lui le chiese perchè voleva ostracizzare questo grande uomo e lei rispose che aveva sentito parlarne un gran bene ma se tutti lo acclamavano voleva dire che sapeva nascondere qualcosa di turpe. Temistocl capì che contro quella forza misteriosa e mortale che si chiama volontà popolare, non si può fare niente, e se ne andò in esilio (pensa, presso i Persiani) dove morì dimenticato.

Io avevo definito questi due pulzelli di governo verdescureggiallo, Salvini centometrista e Di Maio Martoneta, vedo che Salvini non arriva nemmeno ai cento metri e di questo devo dire che un poco me ne dispiaccio, perchè il figliolo aveva molte doti
nascoste, purtroppo...



La parola del giorno è

Proclive

[pro-clì-ve]
SIGN Propenso, incline
voce dotta, recuperata dal latino [proclivis] 'inclinato all'ingiù', derivato di [clivus] 'clivo, pendio', con prefisso [pro-] 'in avanti'.


Fra le persone che con autorità superiore ha abbracciato e promosso questa strategia c'è Leon Battista Alberti, insigne architetto e umanista eclettico, che pur scrivendo molte delle sue opere in latino ha riconosciuto e sostenuto la dignità e l'autenticità del volgare: dal latino, questa nuova lingua poteva attingere a piene mani con recuperi dotti - specie ora che gli spunti non mancavano. Ebbene, è proprio in un'opera giovanile di Leon Battista Alberti che si trovano le prime attestazioni del termine 'proclive'. 

la vignetta del giorno:
 



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