Saturday, February 27, 2016

divulvare



DIVULVARE

Attraverso il sito http://www.sessosublime.it abbiamo ricevuto una mail di Laura, una donna che da 11 anni combatte contro una malattia che in Italia (e anche negli Stati Uniti) sembra essere sconosciuta alla maggior parte dei medici. Si tratta della "vulvodinia", un disturbo della vulva molto doloroso (bruciori, arrossamenti, prurito) che (citiamo dalla mail) "ci rende impossibili  tanti gesti apparentemente banali (come indossare i pantaloni) ed altri importanti. Per esempio rende molto dolorosi, se non impossibili, i rapporti sessuali".
Dopo anni di lotte Laura e' riuscita a capire di che malattia soffrisse e ora sta guarendo. Insieme ad altre donne nella medesima situazione ha creato un sito internet di divulgazione, che siamo felici di "divulvare" anche noi: http://www.disturbivulvari.it  Il sito e' realizzato in collaborazione con un gruppo di medici.


AMARCORD:
 La parola che analizziamo non è un neologismo, bensì un uso diverso del termine.
  L’ha usata Lapo Elkann quel giovane slavato che assomigliava sempre più alla caricatura di suo nonno (prima dell’avvento di Patrizia). Presentava non un nuovo modello Fiat ( l’ultimo modello creato dalla casa torinese, infatti sono le felpe di Lapo) ma il risultato di mesi di lavoro per trovare un vecchio nome ad un vecchio modello, che lui ha presentato con queste parole:

  “L’auto Fiat deve tornare ad essere, mi si passi il termine, figa”.

  La cosa che più fa sorridere è una nota del quotidiano Il Riformista che nell’interpretare lo sconcerto degli austeri manager della casa torinese ha sottolineato il fatto che la parola “figa” (che io scriverei fica) è un termine obsoleto che risale addirittura al 1972 e per questo non andrebbe usata.
Mi permetto di dissentire, perché secondo me, questa è un’espressione talmente antica che non dubito l’abbia pronunciata Adamo la prima volta che vide Eva.

*

 Finalmente, dopo lunga gestazione, apre anche in Italia un Sito abandonware
Che è un luogo dove si può trovare (e scaricare) il software ludico dimenticato e abbandonato dai produttori perché tecnologicamente superato
In Italia si trova qui: http://www.abandonware.it/
In America, molto più completo, qui: http://abandonwarering.com/





Il cardinale Camillo Ruini ha deplorato le «pallottole di carta» sparate dal sistema mediatico italiano per impedire la presenza dei cristiani sulla scena politica e culturale italiana. Scherzo? La metafora è stata ribadita e amplificata dall'arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone che ha esortato la Chiesa a non lasciarsi intimidire, appunto, dalla pioggia di «pallottole di carta» di cui sarebbe bersaglio.
E quando, in questi giorni, la carta stampata avrebbe vomitato pallottole? Se il cardinale Ruini esprime la sua opinione sulla pillola abortiva, un giornale cartaceo come La Stampa gli dedica un commento critico ma non irridente di Gian Enrico Rusconi e lo stesso Corriere interpella un cattolico come Pietro Scoppola. I giornali italiani saranno pure, come sostiene Giulio Albanese in un editoriale molto aspro di Avvenire, veicoli di «morbosità» e di «banalizzazione», ma ci sarà pure una differenza tra la banalità e un plotone d'esecuzione. In un Paese come l'Italia in cui le pallottole, quelle vere, hanno colpito fanaticamente i «nemici», la metafora delle pallottole, anche se ingentilita dalla edulcorazione scherzosa, inasprisce gli animi ed evoca orribili spettri del passato.  P.G. Battista sul Corriere


*


Su di un sito amatoriale ( e scherzacchioso ) sono stati postati da vari frequentatori anonimi alcuni neologismi un po’ speciali:

flatulare
  da flatulenza, emettere peti, piritàre (dall'italiano regionale calabro pìrito  = peto) Esempio: gli elettro-navigatori flatularono neologismi.  (in realtà è curioso che i moderni dizionari riportino flatulenza e flatulento e non registrino il flatulare. Da oggi, la lacuna è colmata)
 

acquazzina
 brina, rugiada 


 quaglia
Loffa, scoreggia infida, silenziosa e fetentissima. 

  (Da notare la derivazione non certo dal perdicino alato, ma da quagliare)

 




DIZZZIONARIO fUTILE  di Aldo Vincent:

 

ABBACCHIARE

Menar fendenti con un agnellino

 ABBACCHIATO

Arrosto d'agnello lasciato troppo a lungo sul fuoco 

 ABBACINARE

Colpire col bacino o con tanti bacetti

 ABBAGNALE

Giuseppe e Carmine (1959 e 1962) fratelli di Remo. Specialisti in due con canottiera.

 ABBAINO
 Verso del cane di razza chihuahua. (Vedi anche latratino e ululatino )

 ABBANDONO

Quando a Natale si regala un CD del complesso svedese

 ABBARBAGLIARE
Abbigliare con l'uso della sola barba

 ABBATTIMENTO

Poderoso pugno atto a far cadere la mascella

 ABBAZIA
Sorella della madre di un famoso complesso musicale svedese degli anni ‘60

 ABBECEDARIO

Esclamazione sollevata di Cambise che si stava per dimenticare il figlio dal nonno Ciro

 ABBELLIMENTO

 Suono ornamentale come il trillo, l'appoggiatura o l'acciaccatura, allo scopo di rendere piu' carina la barba degli ascoltatori

 ABBEVERAGGIO

Percorso con l’aeroplano. A lungo raggio, a medio raggio e abbeveraggio

 ABBIATE GRASSO

Opulento paese brianzolo. Con Lentate, Usmate, Carate ecc. Sviluppa la tendenza dei paesi lombardi ad essere imperativi. Meglio sarebbe: Per favore, potreste Lentare? Vi piacerebbe Usmare? Volete Carare? Fa eccezione RHO che e’ stato scritto con l’acca per accontentare gli abitanti di FIGINO che assolutamente non la volevano.







 
venerdì, 09 settembre 2005

DERAGLIARE

 Le cronache di inizio secolo parlano dello scandalo suscitato dal primo treno uscito dai binari che i giornali avevano descritto con una nuova parola "Deragliamento" traducendolo pari pari dal francese derallier probabilmente adattato sull'inglese To rail che e' il verbo del viaggiare del treno.

 Nessuno scandalo ora, ma nessuno ha piu' osato la stessa operazione negli anni sessanta con la costruzione dell'Autostrada del Sole quando vennero applicati i Guard rail che nessuno oso' italianizzare in guardaragli o consimili.

 Eppure oggi le brutture impazzano, arrivano dall'inglese, ormai lingua dominante e molto raramente dal francese. Oggi arrivano piu' dal Computer che da una vera e propria lingua: Videata, schermata. Scannare che non e' piu' tagliare la gola ma riprodurre una fotografia. Erasare, deletare per cancellare ed altre quisquilie. 

 Recentemente mi e' stato dato dell'ignorante da un ignorante piu' di me, che non potendomi attaccare evidentemente con argomenti validi, si era attaccato al fumo della pipa citando come sbagliassi il plurale di sociologo che scrivevo sociologhi invece che sociologi.

 Quando mi attacco' una seconda volta perche' avevo scritto il verbo fare nella terza persona con l'accento perche' intendevo distinguerlo dalla nota musicale, ho postato (altro orrendo neologismo) su "it. Lingua italiana di Mailgate dove si discutono questioni di lingua per chiedere come si scrivesse FA e DO quando erano verbi e non note musicali, come si scrivesse SI quando era affermazione e LA quando indicava un luogo. Ebbene, si stanno scrivendo ancora adesso senza che riescano a trovare un accordo, forse perche' grazie al Cielo, la lingua e' cosi' in rapido movimento che le regole si formano ormai cammin facendo a differenza della lingua letteraria che fino al Manzoni e' rimasta inchiodata nelle sue regole per quattrocento anni mentre il popolo continuava ad evolvere il linguaggio attraverso i neologismi che venivano assorbiti dai dialetti.



Scusate, ma se SCHASCIARE va considerato come:

 Togliere un processo dall'area cache del server  (grazie, Alexpen per la spiegazione), allora troverò qualcuno che mi spiega cosa significa: RANDOM JOKE ?


No comments: