Sunday, February 28, 2016

segue parole nuove del 2005



Segue 2005
                                                           
Comincio questa settimana una nuova rubrica ( mi pagano stavolta…) che si intitola L’ULTIMA PAROLA – un neologismo al giorno toglie il lessico di torno – ed è un commento alla mia maniera su qualche nuovo termine trovato sui giornali del giorno prima.
Ve li posto, sperando che qualcuno voglia avere la gentilezza di leggerli e di postarmi la sua opinione.
Mi servirebbe per indirizzare meglio la mia scrittura.
Grazzzie di tutto.

Cià

Neologismi onorevoli

BERLUSCONI, presidente del Consiglio

«berluschese»: il nuovo modo di comunicare la politica promosso da Silvio Berlusconi. Registrato nel 1994

«berluschista»: di Silvio Berlusconi; che si ricollega a Silvio Berlusconi.

«berlusconardo»: vicino, legato a Silvio Berlusconi, che frequenta il suo giro.

«berlusconeide»: l'epopea di Silvio Berlusconi

«Berlusconi boy»: giovane sostenitore di Silvio Berlusconi e del movimento politico Forza Italia da lui fondato.

«berlusconite»: atteggiamento eccessivamente ottimistico, tipico di Silvio Berlusconi, che tende a distorcere la realtà dei fatti.

«berlusconizzante»: che si conforma agli atteggiamenti e allo stile di Silvio Berlusconi

«berlusconizzare»: attirare, calamitare l'attenzione sul pensiero e sulle vicende politiche e personali di Silvio Berlusconi.

«berlusconizzarsi»: conformarsi agli stili e agli atteggiamenti di Silvio Berlusconi.

Frase: ...è proprio in questo frangente che Lilli (Gruber) si è messa a fare la maestrina dalla penna rossa, d'incanto si è berlusconizzata. Che è quella condizione piscologica di chi vuol avere sempre ragione, di chi tratta con supponenza, di chi non amara fare politica (Aldo Grasso, Corriere della Sera, 1° luglio luglio 2004)

«berlusconizzato»: entrato nell'area di influenza di Silvio Berlusconi, appiattito sulle posizioni di Silvio Berlusconi

«berlusconizzazione»: appiattimento sui modelli proposti da Silvio Berlusconi

Frase: anche Liberation ha scritto che (Cesare) Battisti è «vittima della vendetta delle camicie nere» puntando il dito contro la «berlusconizzazione dello spirito giudiziario» (Paolo Mieli, Corriere della Sera, 22 febbraio 2004)

«deberlusconizzato»: privato di legami, condizionamenti o riferimenti relativi a Silvio Berlusconi, alla sua linea politica

«neoberlusconismo»: nuova linea politica di Silvio Berlusconi e del partito Forza Italia da lui fondato
Frase: il fatto è che il neoberlusconismo rivela soprattutto un'attitudine, se si vuole anche un'astuzia: un modo per dialogare anziché arroccarsi (Stefano Folli, Corriere della Sera, 3 ottobre 2004)

«postberlusconiano»: successivo a Silvio Berlusconi


PRODI,
leader dell'Unione

«postprodiano»: successivo alla presidenza di Romano Prodi nella Commissione europea
«Prodinotti»: sostenitore o esponente dello schieramento politico del centrosinistra che concilia e riassume le posizioni e le scelte politiche di Romano Prodi e Fausto Bertinotti

Frase: «Sarà la sfilata di Prodinotti». L'espressione che circola nell'entourage del premier, e che raccontano abbia avuto il suo imprimatur, è ormai una sorta di parola d'ordine, mutuata dal neologismo coniato dal senatore Antonio Del Pennino...(Marco Galluzzo, Corriere della Sera, 19 febbraio 2005)

«prodizzazione»: assimilazione alle posizioni e alle scelte politiche di Romano Prodi

«sprodizzare»: mutare le caratteristiche proprie della linea politica di Romano Prodi, privarlo di ciò che lo contraddistingue

Frase: si può sprodizzare Prodi? Si dovrebbe forse, magari si potrebbe, mi sa che non si può (Riccardo Barenghi, Manifesto, 6 gennaio 2005)


CARLO AZEGLIO CIAMPI,
presidente della Repubblica
«ciampiano»: chi si riconosce nelle posizioni e nel pensiero di Carlo Azeglio Ciampi

«ciampismo»: la concezione economica e politica di Carlo Azeglio Ciampi

«ciampizzazione»: assorbimento nella sfera di influenza istituzionale e morale esercitata da Carlo Azeglio Ciampi

Frase: ...anche perché dopo il viaggio del leader di An a Gerusalemme di un anno fa ci fu chi parlò della ciampizzazione di Fini nel senso che la kippah calcata sulla testa del vicepremier consacrava il suo definitivo sdoganamento (Riformista, 3 novembre 2004)
MASSIMO D'ALEMA, presidente dei Ds
«dalemismo»: l'adesione alla linea politica di Massimo D'Alema

«antidalemismo»: la contrapposizione alla linea politica di Massimo D'Alema


LETIZIA MORATTI,
ministro della Pubblica Istruzione
«demoratizzare»: sottrarre all'eccessiva influenza delle politiche riformatrici di Letizia Moratti, ministro dell'Istruzione


FAUSTO BERTINOTTI,
segretario del Prc
«bertinottaggio»: comportamento ondivago, che ricalca le posizioni politiche fortemente critiche assunte da Fausto Bertinotti nei confronti della coalizione politica del centrosinistra

ROCCO BUTTIGLIONE,
ministro dei Beni culturali
«buttiglionesco»: chi si richiama al pensiero e alle posizioni di Rocco Buttiglione, ministro per i Beni e le attività culturali

Frase: Primo, fare un po' di rumore con apparenti sciocchezze che avrebbero consentito, a lui e alla folla apocalittica di ideologici governativi e buttiglioneschi di inventarsi una inquisizione anticristiana (non si capisce perché non anticattolica) da parte del povero parlamento europeo (Natalisa Aspesi, Repubblica, 19 ottobre 2004)

SERGIO COFFERATI, sindaco di Bologna
«cofferatizzarsi»: farsi forte di un sostegno e di un consenso espressi al di fuori dell'organicità di strutture politiche istituzionali, richiamandosi all'esperienza di Sergio Cofferati, sindaco di Bologna


ROBERTO FORMIGONI,
presidente della Regione Lombardia
«formigoniano»: chi o chi fa riferimento a Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia

«formigonismo»: il modello politico realizzato da Roberto Formigoninel governo della Regione Lombardia

ARTURO PARISI
, presidente dell’assemblea federale della Margherita

«parisiano»: chi si riconosce nelle posizioni politiche di Arturo Parisi, esponente del movimento della Margherita


WALTER VELTRONI
, sindaco di Roma

«Veltroni boy»: sostenitore stretto collaboratore di Walter Veltroni, sindaco di Roma


NICHI VENDOLA,
presidente della Regione Puglia
«vendoliano»: di Nichi Vendola, esponente politico di Rifondazione comunista, presidente della Regione Puglia dal 2005
Frase: un bel pasticcio, lo stesso che portava ieri notte Nicola La Torre e Gianni Cuperlo, fedelissimi dalemiani, a stringersi in abbracci sorprendenti sulle spalle vendoliane (Luca Telese, Giornale, 18 gennaio 2005)

LUCIANO VIOLANTE,
presidente dei deputati ds
«violanteo»: di Luciano Violante, presidente del gruppo parlamentare dei Democratici di Sinistra

Frase: Gustavo Zagrebelsky, l'attuale presidente (della Consulta), e Guido Neppi Modona hanno trascorse e manifeste simpatie diessine, di impronta violantea
«violantiano»: di Luciano Violante

Frase: al deputato diessino (Giuseppe Giulietti) risponde solo il senatore di An Michele Bonatesta, membro della commissione di Vigilanza sulla Rai: «La sua sortita in stile violantiano si commenta da sola» (Claudia Voltattorni, Corriere della Sera, 15 ottobre 2003)


La copertina del libro
TRATTO DA
2006 PAROLE NUOVE
Un dizionario di neologismi dai giornali
di Giovanni Adamo e Valeria Della Valle
Sperling & Kupfer Editori






Almeno a parole, il Cavaliere è più forte del Professore. Silvio Berlusconi batte Romano Prodi per 14 a 4. L'azione politica del Cavaliere nell'arco degli ultimi tre anni ha fatto nascere numerose nuove parole, finora non presenti nei vocabolari, come «berluschese», «berluschista», «berlusconardo», «berlusconeide», «Berlusconi boy», «berlusconite», «berlusconizzante», «berlusconizzare», «berlusconizzarsi», «berlusconizzato», «berlusconizzazione», «deberlusconizzato», «neoberlusconismo» e «postberlusconiano». Al nome del leader dell'Unione sono invece legate un ristretto numero di parole di nuovo conio come «postprodiano», «Prodinotti», «prodizzazione» e «sprodizzare».







Tutta la pornografia in 450 parole
Esce in Francia il «Dizionario». Un percorso curato da sociologi, filosofi e storici 

Più di qualcuno la considera una forma d’arte. Se non una parte di sapere.
«pornografia». L’hanno esaminata da tutti i punti di vista.
 Il risultato sono 450 definizioni contenute nel Dizionario della pornografia appena pubblicato in Francia (Puf, 46 euro).

Ma non si tratta di «un’enciclopedia, né di un semplice specchio che ingrandisce oggetti sparsi», dice Philippe Di Folco nella sua introduzione, che non rende facile dare una definizione precisa di «pornografia » che invece «sembra sottrarsi a tutte le definizioni, non ne tollera nessuna che sia equivoca, discutibile, o troppo morale», anzi, «si sa meglio cosa non è più che cosa è, come è più che perché è, la si riconoscemanon la si conosce ». Il Dizionario serve a questo.
Si parte dai fondamentali, «porno», «pornologia», «pornocrazia». Dove ad esempio il «porno» «è intimamente legato all’invenzione del cinema», pur «non essendo realmente cinema, le tecniche sono le stesse, ma diverso è un criterio: la presenza o l’assenza di simulazione » che rende gli attori porno «non dei commedianti,madegli operatori sessuali».

E così alla «H» compare il nome di Alfred Hitchcock, considerato uno specialista nell’amore al cinema pur non avendo mai girato scene di nudo esplicito: «Il suo è implicito e loquace — lo definiscono Stéphane Bou e Jean-Baptiste Thoret —, è la sua arte della metafora». E lo stesso regista al collega Francois Truffaut diceva: «Se il sesso è troppo evidente non c’è suspense». E così viene giudicata altamente pornografica la scena iniziale della Finestra sul cortile con «l’ombra diGrace Kelly tra le gambe di James Stewart».
Alla voce «P» non manca il nostro Pier Paolo Pasolini, «amante della pornografia che ha eccitato il mondo intellettuale » secondo lo scrittore Vincent Borel. Tutto in lui è pornografico. I suoi libri, Ragazzi di vita, Vita violenta, Amado mio/ Atti impuri. E soprattutto i suoi film che ad ogni uscita «richiamavano denunce per oscenità»: daMammaRoma a Teorema, fino a Salò o le 120 giornate di Sodoma, «si andava ai suoi film come a proiezioni porno », scrive Borel.
Ma il Dizionario è in più un’occasione per girare il mondo e scoprire le pratiche sessuali di Paesi come il Giappone, l’India, la Cina. È anche un viaggio nella storia della pornografia, vista nel «Medioevo», nel «Rinascimento», o attraverso la vita di personaggi come il «Marchese De Sade», «Luigi XV», «Louis Calaferte», «Picasso», «Warhol», ma anche letta e scoperta in perversioni lecite o discusse, nascoste o manifeste, diffuse o elitarie come «sodomia », «scambismo», «turismo sessuale », «fist-fucking», «flagellazione».
Un percorso che si apre con l’«abiezione » e si chiude con gli «zoo umani».
Claudia Voltattorni (ha collaborato Alessandro Grandesso)
12 novembre 2005



 da
DIZZZIONARIO del Terzo Millennio di Aldo Vincent:
 http://www.ebookservice.net/scheda_ebook.php?ideb=1654



A BUSO


 Insulto bolognese political correct

Notare che l’abuso dell’uso del buso porta al disuso e non lo scuso.


AALTO

 Alvar Hugo (1898-1976) Urbanista finlandese di circa due metri. Famoso alle Olimpiadi (salto in aalto) e in edilizia (Subappaalto)


ABACO

 Strumento fiorentino di calcolo da cui derivava l’aseta


ABACUC

 Vecchio profeta rincoglionito


ABARTH
Carlo (1908-79) Elaboratore di motori sportivi. Famose le sue Mutande Abarth con la striscia marrone in mezzo




ABAT-JOUR

 Frate francese che non lavora di notte


ABBA

 Giuseppe Cesare (1838-1910) garibaldino e Marta (1900-88) attrice,  componenti di un famoso complesso musicale svedese




Roberto Maroni,
intervistato da Affaritaliani.it sul tridente della Cdl:
“Noi siamo come Kakà, dobbiamo fornire la palla giusta alle tre punte perché vadano in gol. Berlusconi ha la classe cristallina di Shevchenko. Casini è come Vieri, un po' affaticato. E Fini mi ricorda Inzaghi, uno che ogni tanto si infortuna …”

Va bene. E allora che vadano tutti a Kaka’…

***

Parolaio/ Le perle dei giornali www.affaritaliani.it   Lunedí 05.12.2005 19:00

DOMANDA D'OBBLIGO
"Io mi dico, se tutti dicono che le catene a bordo sono indispensabili in caso di neve, allora perché non renderle obbligatorie in caso di neve?"
Massimo Di Marco, ad autostrada Milano Serravalle, Corriere della Sera

CONFESSIONALE
"Ma certo che mi manca il sesso. Le rinunce valgono per le cose che ci piacciono, mica per quelle che ci fanno schifo"
Rosy Bindi, l'Espresso

PELATI DOC
"Io sex-symbol? Se vanno i calvi bella fregatura per Berlusconi, coi soldi che ha speso..."
Pierluigi Bersani, Il Corriere della Sera

IL MIRACOLO DEL PANE AL PANE E VINO AL VINO
"Non si può andare in Chiesa come in pescheria. Invece di perdere tempo con la sessualità dei preti, quelli che dettano la linea in Vaticano dovrebbero riportare la liturgia della Messa a contatto con il Sacro"
(Franco Battiato, Il Messaggero)

PASSEGGIATA MAZZINI
"An ha portato in Rai solo zoccole"
Luca Barbareschi, il Riformista

TESTOSTERONE STELLARE
"Il nostro albero di Natale con 53 palle, una per ogni modifica della Costituzione"
Roberto Calderoli, Repubblica

BEAUTIFUL
"Cortina è l'unico posto al mondo dove si sta come una grande famiglia, che unisce intellettuali, aristocratici, borghesi, nuovi ricchi. Tutti insieme appassionatamente, libero però di soddisfare gusti e hobby diversi"
Raffaella Curiel, Il Corriere della Sera


***
Il primo instant book era stato di Enrico Deaglio . Protagonista Stefano Ricucci. Che poi ha coniato (suo malgrado) l’espressione da copyright. E I furbetti del quartierino sono diventati il titolo scelto da Paolo Panerai (con Fabrizio Massaro) per raccontare le disavventure di Gianpiero Fiorani & C. Ora, poiché la «fenomenologia della furbettologia» è contagiosa, i cataloghi si allungano. E l’editore di Milano Finanza punzecchia: «Cominciano ad arrivare altri libri analoghi. Quello che costa meno è in vendita a 16 euro ed è molto più generico».

SENSI ATTENTO AL DIO ZEBRATO CHE PARLA MOGGESE
Cos'è il moggese? E chi è il dio zebrato? Chiedetelo a Pippo Marra, patron dell'Adnkronos nonchè superascoltato consigliere di Franco Sensi che al Romanista di Riccardo Luna ha sciorinato una grande intervista (non per niente anche il processo di Biscardi vi ha dedicato buona parte della trasmissione).
Ma esiste davvero un dio zebrato? "Non so se esiste nell’Olimpo, ma sui campi di calcio sì. Certo è che strane e inevitabili maledizioni, di fallimento o quasi, colpiscono tutte le squadre che hanno vinto lo scudetto senza chiamarsi Juventus, Milan o, a suo tempo, Inter.

- (Jena per La Stampa) - Io mi sprodizzo, tu ti sprodizzi, egli si sprodizza, noi ci sprodizziamo, voi vi sprodizzate e tutti si sprodizzano. E’ un verbo appena coniato, un’idea di Rutelli.

ORIANISMO
Il Secolo d’Italia è d’accordo con Giancarlo Bosetti: contro l’orianismo. Secondo il quotidiano, infatti, «le tesi “dure e pure”» della Fallaci non piacciono affatto alla destra italiana, unita nella «convinzione» dell’«assoluta indigeribilità delle ricette viscerali snocciolate» dalla scrittrice. «Non appare strano – scrive Filippo Rossi sul paginone di oggi - che Giancarlo Bosetti nel suo recente pamphlet Cattiva Maestra sottolinei l’ossessione e la “fobia” provata da Oriana Fallaci nei confronti di Gianfranco Fini». Bosetti coglie, infatti, «l’alterità reciproca» che separa la Signora dal presidente di AN il quale, secondo la scrittrice, sarebbe un «emulo di Togliatti», un cinico che ha tradito la propria parte politica per concedere il voto agli immigrati “invasori”.
*

Mi è successo una mattina, di sentire che il tennista Agassi era entrato in semifinale lasciando BASITO l’avversario.

Poiché lo reputavo un termine dialettale ho fatto una piccola ricerca ma l’Accademia della Crusca, che tra i recenti neologismi annovera nientemeno che  BIPARTISAN (Che secondo me risale al gergo giornalistico di almeno una decina d’anni fa ) non lo riporta. Riporta invece nel suo Forum un post inviato da un certo Basito che chiedeva:

Cosa cosa cosa??!
"Cheffai, cheddisci (cheddici), chettefrega (chettenefrega), chettimporta, chellasci, chemmenefotte non sono espressioni, pur esistendo nel parlar comune, che possano essere ritenute "lingua italiana"." / Cosa cosa cosa???!!! (Suona bene, eh? Oqqualcuno vorrèbbe forse obièttare cheddovrei dire "Checcosa checcosa checcosa" o, peggio ancora - tipo femminello - "Checosa checosa checosa"??!!!) Hoccapito chell'italiano di oggi èppiuscicc sessuòna "alla milanese" ("s" sonora alla fine, dunque!), con poche geminazioni, "s" quasi tutte sonore, "zio" che in luogo di "tsio" è piuttosto "dzio", mannon misconosciamo la tradizione!! (éssoprattutto: diciamo meno assurdità!)
Autore : Basito - Email : piscoloxx@hotmail.com

 Il Dizionario De Mauro e il Devoto-Oli-De Monnier danno basito come derivante addirittura dal Manzoni: costei è un pulcin bagnato che basisce per nulla  che mal si adatta però alla definizione dei dizionari moderni, e cioè: attonito, impietrito, semisvenuto.

 Forse ho ragione ancora io, ma occorre andare molto indietro nel tempo a cercare la forma dialettale del latino badius che era il color giallo del cavallo baio che veniva distorto dal popolino in basus.
Ecco che allora BASITO forse deriva dal diventare giallognolo, cadaverico, immobile in quanto in stato comatoso…
Chissà.
Certo è che Agassi, ha lasciato il suo avversario basito, che vuol dire di stucco, ma di color giallognolo.

Cià






Ricevo e frwrd:

Bandanator
Strano esemplare di essere umano con la bandana in testa, teoricamente innoquo ma soggetto a strane crisi di autoesaltazione di se e del gruppo nel quale ha la sua vita sociale. ( per vederene un esemplare http://members.it.tripod.de/morgen/index.html)



NON SONO PIU' I VOLATILI DI UNA VOLTA
Titolo sul Corriere della Sera Del 8/11/05:
"GAZZA AGGREDISCE UN FOTOGRAFO, FINISCE IN CELLA, ESCE SU CAUZIONE" (csf)

Minzolinismo non a caso è una voce del vocabolario
Ad Augusto Minzolini, che oggi cortesemente mi definisce "una delle menti più intraprendenti della galassia rutelliana", invio un ringraziamento e una precisazione: come corpo astrale sono certamente a me stante. Ma quella galassia comunque produce quanto di più interessante ci sia attualmente sotto il cielo assai poco stellato della politica italiana. (M. Adinolfi)



ANIMA

In questo Universo in perenne espansione ( esultate! tra poco non avremo piu' problemi di parcheggio) la scienza un poco alla volta ha cancellato tutte le certezze metafisiche dell'umanita'. Aveva il buon Dio creato l'Uomo al centro dell'Universo? Ecco che alcuni pensatori, sfogliando la Bibbia notarono che la luce era stata creata il primo giorno, e il Sole e le stelle che quella luce forniscono, erano arrivati solamente il quarto giorno. Poi Copernico e Galilei dissero che non e' la Terra al centro del Sistema Solare e fu il caos.



 Passano poche centinaia d'anni per riprendersi ed ecco arriva Darwin che spinge l'Uomo ancora piu' ai margini della Creazione, dicendo che forse non siamo stati creati direttamente dal Supremo, ma deriviamo dalle piu' prosaiche scimmie. Vabbe', ma almeno noi siamo noi. Cogito ergo sum.

No, dice Freud. Non sappiamo nemmeno chi siamo, visto che parte del nostro essere risiede nell'Inconscio che regola la maggior parte dei nostri impulsi.
 Sara', dicono i filosofi, ma almeno noi possediamo l'anima, forse nel cervello, forse nel cuore o nel fegato. (Tanto che Lombroso pesava i moribondi per sapere quanto pesasse, quest'anima.) Poi arrivo' Barnard dando inizio all'era dei trapianti e con essi il dubbio sulla localita' dove andarla a cercare.  Fino all’anno scorso, quando Francis Crick, che non e' un benefattore delle auto in panne, bensi' il padre del DNA ci disse che: "L'anima dell'uomo non ha niente di sovrannaturale, anzi e' la banale fusione di un gruppo di neuroni del cervello. "

 Credo capirete senza difficolta' la gravita' di questa affermazione e delle conseguenze che si portera' dietro. Per cominciare, non si potra' piu' dire:"L'anima de li mortacci tua" e gli occhi, di cosa saranno lo specchio?
Alla Valtur non potranno piu' fare animazione ma solo ...zione e chissa' se i turisti si divertiranno. Spariranno gli animali e rimarranno solo ...li, ma anche se tu guarderai li' non vedrai nulla perche' si sono estinti. Non potrete piu' dimostrare dedizione verso qualcuno dandovi a lui anima e corpo, e non troverete mai piu' l'anima gemella.
Al casino' Emilio Fede smettera' di giocarsi l'anima e la pubblicita' non sara' piu' l'anima del commercio. Ma nel pieno di tutto questo caos, la cosa terribile e' che Berlusconi non potra' piu' riunire il governo a casa sua, in via dell'Anima e forse questa e' una buona notizia.




L’ULTIMA PAROLA 

Un neologismo al giorno toglie il lessico di torno

Auto

Questo prefisso che deriva dal greco - per esempio auto (la u si legge effe) e kinitò vuol dire che si muove da solo- lo si trovava come prefisso negli accessori automobilistici, l’autoradio, l’autorimessa ecc.
Se in alcuni casi è stato usato nell’esatta accezione del termine ( per es. l’autodosarsi dei moderni elettrodomestici) in alcuni casi è tracimato in un uso improprio con un forte significato politico. Infatti gruppi informali e non strutturati che premono per indirizzare la politica dei partiti o di organizzazioni sindacali, si riuniscono in luoghi non deputati ( vedi i girotondini) autoconvocandosi, dando cioè l’impressione che trattandosi di un movimento nessuno abbia la forza o il potere di prendere decisioni, nemmeno sulla data e sul luogo della manifestazione.



A proposito dei girotondini, va da sé che esso è riferito al girotondo.
Il termine risale originariamente al 1887 e viene riferito a quel "gioco infantile nel quale i bambini si prendono per mano formando un circolo e girano al ritmo di una filastrocca". Venne coniato per definire questi manifestanti che si riunirono per primi in piazza Navona e si presero per mano simulando un girotondo infantile.

P.S.

Da notare che i girotondi si manifestarono all’epoca in cui la sinistra italiana tentava di coagularsi attorno a Romano Prodi ( che era ancora presidente della Commissione Europea) con un progetto che chiamavano Triciclo che prendeva il nome dalle tre forze motrici della coalizione.
La combinazione Girotondi e Triciclo offriva il destro a Emilio Fede che su questa metafora infantile infarciva i suoi telegiornali.

@





C'è chi ha il dono della parola, chi non proferisce parola e chi vuole sempre avere l'ultima parola. Comunque la si guardi, scomodando l'immortale Nanni Moretti di Palombella Rossa, «le parole sono importanti».

In fondo sta tutto qui il senso del sondaggio del Corriere.it, online a partire da oggi, martedì, e fino al termine delle vacanze natalizie: stabilire il primato della parola, stavolta però al singolare. E cioè individuare nel marasma di vocaboli finiti sui giornali e nei dibattiti televisivi la parola dell'anno che si sta per concludere. In una parola: la parola del 2005.

Per venirvi in aiuto abbiamo, a nostra sindacabilissima discrezione, delimitato il campo a dodici espressioni che evocano altrettanti fatti entrati di diritto nella cronaca dei dodici mesi appena trascorsi. Si va – citiamo a caso - dal virus che minaccia il globo al rompicapo che ha spopolato in estate passando per la questione etica che ha tenuto banco nei palazzi della politica. Espressioni alcune note, altre meno, alcune nuove, altre «di ritorno», alcune rock, altre lente, alcune in italiano, altre importate dall'estero.

Negli ultimi 365 giorni le avete udite a scuola, in ufficio o al bar sotto casa. Sono entrate nel lessico comune, chiedendo permesso e per piacere e poi lì sono rimaste, come un ospite che non dà fastidio ma fa simpatia vederlo scorrazzare dentro casa . Ora vi chiediamo di stilare la classifica, di mettere in fila, da uno a dodici, i vocaboli rimbalzati dal mese di gennaio fino al mese di dicembre. Collegandovi al sito www.corriere.it basta un clic per incoronare il termine-icona del 2005.
In conclusione, votate. O meglio, a voi la parola.
Lu.Ge.


 Votate la parola del 2005

Santo subito - 15.76%
 

Rock&Lento - 14.51%
 

Sudoku - 13.68%
 

Primarie - 11.61%
 

Aviaria - 11.20%
 

Furbetti (del quartierino) - 7.74%
 

Pacs - 7.67%
 

Podcast - 6.63%
 

Zapaterismo - 3.52%
 

Banlieu - 3.11%
 

Meticciato - 2.56%
 

Tav - 2.00%

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