Tuesday, February 26, 2019

trucoteuse

Il termine (che deriva dal lemma tricot, che designa generalmente un lavoro fatto a maglia, artigianalmente o industrialmente) viene impiegato per indicare una persona di sesso femminile che lavora, appunto, a maglia servendosi di lana o cotone; in passato veniva usato specialmente in riferimento alle donne che si sedevano abitualmente intorno alla ghigliottina durante la Rivoluzione francese, nella Francia del XVIII secolo, per assistere in prima fila allo "spettacolo" della decapitazione mentre restavano intente a lavorare a maglia.

Riferimenti nella letteratura

Nel ciclo di romanzi della baronessa Emma Orczy su La primula rossa, la protagonista Pimpernel si traveste come una tricoteuse venditrice di vino per far evadere clandestinamente gli aristocratici da Parigi, nascondendoli nelle botti.
Nel romanzo di Charles Dickens Racconto di due città, la protagonista Madame Defarge è una tricoteuse accanita ed assetata di sangue durante il Terrore.
Nel romanzo di Paolo Coelho Adulterio, a pag. 141.


La notizia: 


Daniela, l’uncinetto davanti ai giudici
«Per mia figlia non perdo un’udienza»

Dieci anni fa la morte di Emanuela, una delle 32 vittime del disastro ferroviario di Viareggio. La madre sta seguendo il processo: «Ho bisogno di concentrarmi in qualcosa che mi tenga un po’ staccata da certe parole e ragionamenti che sento fare lì dentro »

 C’è una donna che da mesi lavora all’uncinetto in un’aula di giustizia. Si chiama Daniela, sta seguendo il processo per la morte di sua figlia e non manca mai a nessuna udienza. Ogni volta arriva davanti ai giudici della Corte d’appello di Firenze, stretta nella maglietta con la fotografia della sua Emanuela stampata sul davanti. Si siede, rovista in un sacchetto pieno di gomitoli e comincia a ricamare centrini colorati. Intreccia filo e ricordi. Per ore. «Ho bisogno di concentrarmi in qualcosa che mi tenga un po’ staccata da certe parole e ragionamenti che sento fare lì dentro — dice —, sennò non saprei trattenermi, brontolerei tutto il tempo perché, mi creda, ne sento di cose che mi fanno venire voglia di urlare...».

 https://www.corriere.it/cronache/19_febbraio_26/daniela-l-uncinetto-ai-giudici-58dabd24-3a0c-11e9-a27a-3688e449a463.shtml

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