Wednesday, December 27, 2017

27 dic 2017

La parola del giorno è

Greppia

[grép-pia]
SIGN Nelle stalle, rastrelliera per il fieno posta sopra la mangiatoia; mangiatoia; impiego, fonte di guadagno
dall'ipotetica voce francone [krippja], analoga al longobardo [kruppja].
Anche se la greppia non è più una presenza così costante nella vita quotidiana (chi ne ha mai vista una?), la sua immagine permane saldamente nella lingua. E con dei significati figurati brillanti.
La greppia è un oggetto umile e importante della stalla - quella rastrelliera che regge il fieno e la paglia da dare a buoi e cavalli. Si trova di solito sopra la mangiatoia vera e propria, tant'è che per metonimia il suo nome indica anche la stessa mangiatoia. Il suo nome è di ascendenza germanica: nome e oggetto giunsero in Italia con le grandi invasioni germaniche al tramonto dell'Impero romano, che fra l'altro introdussero diverse novità nell'allevamento e la cura degli animali.
Nell'Ottocento però alla greppia iniziarono a essere ricondotti dei significati ulteriori: se alla greppia il cavallo trova sempre da mangiare, questa diventa figuratamente la fonte di guadagno - specie poco faticosa. Possiamo parlare di come l'amico abbia trovato la sua greppia nella gestione del patrimonio immobiliare di famiglia, di come certi interessi nascondano una pura devozione per la greppia, o del factotum sempre in cerca di una greppia. Inoltre, con una salata ironia, è diventato l'impiego, specie pubblico, vissuto come sinecura e così accostato alla mangiatoia: l'ozioso lavora quanto basta per non perdere la greppia, salta fuori che qualcuno stava alla greppia ma aveva un secondo lavoro, e appena Tizio ha trovato la greppia si è dato malato e arrivederci.
Le parole che nascono da oggetti così umili e concreti hanno uno smalto formidabile.
* * *


Invitto

[in-vìt-to]
SIGN Mai sconfitto; indomito
dal latino [invictus], composto di [in-] 'non' e [victus] 'vinto', participio passato del verbo [vìncere].
Curioso come una parola del genere sia ricercata: il concetto di non-vinto, in effetti, è piuttosto pronto e semplice.
Si potrebbe pensare che l'invitto sia simile all'imbattuto - come il pugile che dall'inizio della carriera non ha mai subito sconfitte. Ma ci dice qualcosa di più. Il fatto di non essere mai vinto si proietta qui nell'invincibile, un invincibile che quindi non può crollare, non può piegarsi, non può essere ridotto, umiliato, domato. Questo ne spiega la ricercatezza: è del tutto eccezionale.
Con spirito invitto l'imprenditore supera ogni fallimento, una determinazione invitta conduce ineluttabilmente al successo, la lusinga della corruzione si schianta contro una virtù invitta, il segreto della squadra invitta sta nel suo muoversi come un sol uomo.
Splendida parola. Ma più che una risorsa linguistica da usare per finezza, essa segna un concetto da tenere presente, perché ispiri e informi.
* * *

           \ | /
        (@ @)
 ---o00-(_)-00o--------------

ALDO VINCENT
vincentaldo@gmail.com

https://www.facebook.com/aldo.vincent






Aldo Vincent
I miei libri li trovate su Amazon.it
http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=aldo%20vincent

Oppure vai su
www.amazon.it poi CERCA
Aldo Vincent



No comments: