Tuesday, January 14, 2020

LINGUA FRANCA


Mi pare di aver gia' accennato alla Lingua Franca, quella lingua inventata dagli antichi navigatori nel Medio Evo per capirsi prevalentemente sulle navi.
Composta da una morfologia semplificata e un lessico essenziale nel Mediterraneo era conosciuta anche come SABIR ed era usata prevalentemente da europei, turchi e arabi, ed era costituita prevalentemente da un tronco linguistico italo/spagnolo con prestiti linguistici dal greco, arabo e turco. Si conoscono altre forme di lingue franche: il CHINOOK dell'America settentrionale, il GERAL del Brasile e una bella lingua nata dall''800 tra i pescatori d'altura della Norvegia, Scozia e Russia che loro chiamavano RUSSONORSK mentre i marinai inglesi nel pacifico parlano il PIDGINS ( Io avevo una bellissima fidanzata di Singapore con la quale, negli intervalli parlavo il PONG, ma di questo te ne parlero' un'altra volta )
Adesso tu ti chiederai, ma dove vuole arrivare, questo.
Volevo solo dire che per tutta la settimana sono intercorse varie mail con proposte di fondare club o associazioni per la difesa della lingua italiana, proposte fatte sempre da persone per bene ed in perfetta buona fede ma che sembrano quelle battaglie di retroguardia che non portano a nulla. Fermo restando la necessita' di conservare la memoria della nostra bella lingua, pretendere di surgelarla in un'algida purezza fuori dalla portata di ogni contaminazione mi pare un'utopia.
Sembra di essere tornati alla Treccani del Ventennio che non riportava la parola bar ma il caffe' per lei era solo la piantina, e cosi' gli italiani continuavano ad andare al bar a prendere il caffe' ma non si poteva dire.
Certo bisogna evitare anche gli eccessi:

Lo scorso week-end avevamo deciso di fare un pic-nic nel farm di nostro zio Max e cosi' abbiamo preso la station-vagon con la roulotte senza moquette e abbiamo seguito il guard-rail fino all'ingresso della motorway vicino all'auto-grill dove ci siamo fermati per un drink e uno snack con Hamburger e chips che abbiamo consumato nel caravan mentre i bambini nel parking giocavano con lo sketting-board.
Dopo lo stop abbiamo pagato con la card e ci siamo avviati in direzione OUT e abbiamo bypassato la citta' per andare al lago in una localita'  "IN" che avevamo visto in uno spot sul banner di internet dentro il computer. All'improvviso un poster gigantesco con su scritto una parola sola:

ATTENZIONE !

Ho frenato di colpo e ci siamo guardati atterriti: " Ma vuoi vedere che senza saperlo siamo sconfinati in Svizzera?" ci siamo detti.
Eh si', perche' una parola cosi' solo in Svizzera la possono scrivere, ormai!
Come avrete capito, comiglietti miei, stiamo parlando delle contaminazioni della lingua ma non solo da una lingua all'altra, ma da un settore all'altro, dalla terminologia dei computer alla vita di tutti i giorni in un continuo arricchimento:



Sentite questa conversazione per strada, di notte, fra due vecchie bagascie bavose. Una piu' triste e sfatta, l'altra sembra se la passi meglio:

"Ma come hai fatto a sistemarti così bene?"
"Sai, ho conosciuto un manager! "
"E cos'è un manager? "
"E' una specie di dirigente, ma più importante, più ricco."
"E cosa ci fai col manager? "
"Beh, ogni sera mi viene a prendere con la sua limousine..."
"E cos'è la lumousine??"
"E' una specie di macchina, ma più grande, più lunga, col frigobar  e la TV "
"E cos'e' il frigobar? "
"E' praticamnente un bar ma per la macchina. Cosi' possiamo farci un cocktail "
"Eh ! Ma che è un cocktail? "
"Una specie di bibita, ma alcolica, costosa, con tanti liquori dentro;
poi andiamo nel suo pied-a-terre..."
"E cos'è il pied-a-terre? "
"E' una specie di monolocale, ma più grande, arredato bene con tutti i
confort; poi lui tira fuori il pene..."
"E cos'è il pene? "
"E' una specie di cazzo, ma più moscio."

Perche' il linguaggio sara' pure nuovo ma i cazzi sono sempre quelli.
Le cronache di inizio secolo parlano dello scandalo suscitato dal primo treno uscito dai binari che i giornali avevano descritto con una nuova parola "Deragliamento" traducendolo pari pari dal francese derallier probabilmente adattato sull'inglese To rail che e' il verbo del viaggiare del treno.
Lo stesso procedimento, grazie a dio, non e' avvenuto per il guard-rail che hanno messo in autostrada. Te lo immagini "guardaraglio?"
Ma lo stesso moquette, roulotte, rulette, caravan, chip voi come lo chiamereste?

P.S. Per approfondire l'argomento vi consiglio di andarvi a vedere NEOPANTO e EUROLINGUA http://www.cris.com/~Lugex/prima.htm


Avevo gia' parlato in un mio primissimo intervento su Forum
a fine febbraio  quando accennavo a Caste, Camarille.
Baronati, che inventavano un linguaggio specialistico per tagliare fuori dalla comprensione il non
iniziato, parlando innanzi tutto con un lessico riconducibile alle esperienze di un piccolo gruppo,
inserendovi poi terminologie prese dalle ultime invenzioni, scoperte, neologismi che nascevano per
partenogenesi nella branchia o nel settore d'appartenenza. Ecco che non tanto all'improvviso
appaiono due avvenimenti che intrecciati tra di loro potrebbero far pensare che sia giunto il momento
della nascita di una nuova Lingua Franca, nata spontaneamente tra le continue contaminazioni
linguistiche dentro Internet e fra i suoi programmatori, e un nuovo popolo di Europei che si trovano
in contatto tra di loro, pensa solo nel Palazzone della CEE di Bruxelles e hanno bisogno di un
lessico, pratico, veloce con poche regole, per capirsi in fretta e verbalmente. Tu sai come io sia
sensibile alle forme di linguaggio, io che ho attraversato l'Africa visitando tutte le tribu' che
incontravo, io che ad Haiti, ho incontrato la mia attuale moglie e all'istante con lei ho elaborato la
Lingua Franca che ancora imperversa nella mia casa. 





Eppure oggi le brutture impazzano, arrivano dall'inglese, ormai lingua dominante e molto raramente dal francese. Oggi arrivano piu' dal Computer che da una vera e propria lingua: Videata, schermata. Scannare che non e' piu' tagliare la gola ma riprodurre una fotografia. Erasare, deletare per cancellare ed altre quisquilie.
Recentemente mi e' stato dato dell'ignorante da un ignorante piu' di me, che non potendomi attaccare evidentemente con argomenti validi, si era attaccato al fumo della pipa citando come sbagliassi il plurale di sociologo che scrivevo sociologhi invece che sociologi.
Quando mi attacco' una seconda volta perche' avevo scritto il verbo fare nella terza persona con l'accento perche' intendevo distinguerlo dalla nota musicale, ho postato (altro orrendo neologismo) su "it. Lingua italiana di Mailgate dove si discutono questioni di lingua per chiedere come si scrivesse FA e DO quando erano verbi e non note musicali, come si scrivesse SI quando era affermazione e LA quando indicava un luogo. Ebbene, si stanno scrivendo ancora adesso senza che riescano a trovare un accordo, forse perche' grazie al Cielo, la lingua e' cosi' in rapido movimento che le regole si formano ormai cammin facendo a differenza della lingua letteraria che fino al Manzoni e' rimasta inchiodata nelle sue regole per quattrocento anni mentre il popolo continuava ad evolvere il linguaggio attraverso i neologismi che venivano assorbiti dai dialetti.
Una noticina per gli amici che ogni tanto mi scrivono in latino:
Su un negozio di Pompei c'e' una deliziosa insegna:
SATOR
AREPO
TENET
OPERA
ROTAS
Che come vedete e' un palindromo quadrato, cioe' che si puo' leggere in tutte e quattro le direzioni senza cambiare la frase che dice: IL FABBRO AREPO FA LA MANUTENZIONE DELLE RUOTE.
Finisco postandovi questa cosa che non so come archiviarla. Si tratta delle note musicali quando non si usava ancora il Do:

UT queant laxis
REsonare fibris
MIra gestorum
FAmuli tuorum
SOLve polluti
LAbe reatum
Sancte Iohannes"


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