Thursday, January 30, 2020

CATALOGARE LIBRI



C'è un tale che ha una biblioteca vastissima, migliaia e migliaia di
volumi; questa biblioteca ha solo un grave difetto: i libri non sono
ordinati secondo alcun ordine logico, e ciò crea una gran confusione.
Così, un giorno, questo tale decide di fare la cosa che aveva sempre
rimandato, decide che è ora di catalogare i suoi libri. Essendo una
persona molto precisa, però, procede in questo modo: cataloga tutti i libri più volte, a seconda di criteri diversi. Per esempio: prima li
cataloga per anno di edizione, poi li cataloga per argomento, poi li
cataloga per autore, poi per lingua, ecc ecc...'. Per fare ciò procede
in questo modo: prende un registro (un catalogo appunto) e comincia a segnare, per esempio, tutti i libri scritti prima del 1900; poi prende un altro catalogo e vi segna tutti i libri scritti dopo il 1900; poi un altro e vi scrive tutti i libri di storia; poi un altro, il
catalogo di tutti i libri scritti in italiano; poi il catalogo di
tutti i libri scritti in inglese; poi il catalogo di tutti i
manoscritti, e via dicendo. Alla fine di questo immane lavoro (fatto a mano) si ritrova con un centinaio di cataloghi, e d'improvviso si
rende conto che anche quelli sono fisicamente dei libri, libri che si
sono aggiunti alla sua collezione e che quindi vanno catalogati. E qui nota una cosa: alcuni cataloghi fanno parte dei libri che essi stessi catalogano, altri no. Per esempio: il catalogo dei libri scritti in
italiano è ANCH'ESSO un libro scritto in italiano, e quindi deve
essere catalogato in se stesso, in altre parole l'ultimo libro
catalogato nel catalogo dei libri scritti in italiano è "il catalogo
dei libri scritti in italiano". E sono tanti altri i cataloghi che
rispettano questa regola; per es. il catalogo dei libri scritti dopo
il 1900 è un libro scritto dopo il 1900, e quindi si auto-cataloga;
oppure il catalogo dei manoscritti è un manoscritto, quindi si
cataloga; e via dicendo. Altri cataloghi invece non rispettano questa
regola; per esempio: il catalogo dei libri di storia NON E' un libro
di storia, quindi non aggiunge se stesso in fondo all'elenco dei libri
di storia; il catalogo dei libri scritti in inglese NON E' scritto in
inglese, quindi non si cataloga; eccetera. A questo punto il tale si
accorge che manca solo una cosa alla sua opera per poterla ritenere
completa: i due cataloghi finali: IL CATALOGO DEI CATALOGHI CHE SI CATALOGANO e IL CATALOGO DEI CATALOGHI CHE NON SI CATALOGANO. 
Prende
due nuovi cataloghi ed in uno vi segna tutti i cataloghi che
aggiungono se stessi in fondo, e nell'altro segna tutti i cataloghi
che non aggiungono se stessi in fondo. Ed ora, per finire, deve solo
decidere se questi due cataloghi finali si catalogano oppure no. E qui viene il bello... infatti mentre è logico che IL CATALOGO DEI
CATALOGHI CHE SI CATALOGANO si auto-cataloga, il problema sorge con l'altro, IL CATALOGO DEI CATALOGHI CHE NON SI CATALOGANO, perché se lo
scrive in fondo a se stesso allora diventa un catalogo che si
cataloga, e quindi non deve scrivercelo essendo quello il catalogo di
quelli che non si catalogano, ma se non ce lo scrive diventa un
catalogo che non si cataloga, e allora deve scrivercelo, ma se ce lo
scrive diventa un catalogo che si cataloga, e allora deve
toglierlo..... eccetera eccetera, e non se ne esce.

Continua tu...

ehehehe





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