Saturday, January 25, 2020

PISELLO

PERCHE' SE DICI 
CHE A LEI
PIACE IL PISELLO
POI VA A FINIRE 
CHE SI OFFENDE?


CHE SE INVECE
DICI CHE A LUI 
PIACE LA PATATA
NON SI OFFENDE NESSUNO... 


La parola del giorno è
[ar-cì-gno]
SIGN Duro, aspro, scostante, torvo
etimo incerto; forse dall'antico francese [rechigner] 'mostrare i denti, fare una smorfia'.
Davanti a questa parola succede qualcosa di strano. Vediamo, sentiamo il suo significato, riusciamo a percepire in modo distinto come stringe un volto, una voce, il colore che dà a un atteggiamento... ma è una parola che al nostro occhio non fa trapelare niente della sua origine. Non manifesta parentele; magari le si può richiamare vicino, per mera suggestione, un grappolo di parole che va dall'acido all'asprigno all'arcinemico, ma la realtà è che resta isolata.
Non tutti i linguisti si sbilanciano presentando un'origine certa; la via più probabile allo stato attuale (che non scioglie tutte le riserve) pare sia che si tratti di un germanismo, passato attraverso il francese antico: l'antico alto tedesco kinan è uno storcere la bocca che, con la mediazione dei dialetti franconi può essere arrivato all'antico francese rechigner, fino ad esprimersi nell'antico verbo italiano (e appena appena attestato) ricignare, da cui l'arcigno.
Ebbene, siamo davanti a un termine che è senz'altro caratterizzato benissimo. Altrimenti non sarebbe possibile la convergenza netta fra il plausibile racconto etimologico (certo non riconoscibile per puro intuito) e l'immagine che subito ci proietta in mente. È una voce trecentesca e il suo significato non è slittato di una virgola: la gente arcigna affolla le nostre vite come affollava quelle dei nostri nonni del medioevo. E peraltro in questa caratterizzazione pesa moltissimo la perfezione del suono, che è insieme duro e smiagolato.


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